Secondo un articolo di Startup Geeks che riprende un’analisi del Cruscotto di Indicatori Statistici del MISE sul secondo trimestre del 2021 dell’ecosistema startup, il Trentino Alto Adige è la regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo.
E se si considera il numero totale di startup innovative in rapporto al numero di nuove società di capitali attive in tutta la provincia, al primo posto si posiziona Trento con circa l’8,4% e solo dopo Milano con il suo 6,5%. Solo nel terzo trimestre del 2021, infatti, si contano 208 startup innovative registrate sotto la provincia di Trento mentre in totale se ne contano ben 330 in tutta la regione.
E sebbene il Trentino Alto Adige sia famoso per le sue tradizioni culinarie e culturali oltre che per alcuni dei siti naturali più belli del mondo, è ormai chiaro che la voglia di puntare sull’imprenditorialità e sulle idee innovative rende questa regione anche un vero punto di riferimento per il mondo startup.
L’innovazione sul territorio: ecco 5 startup nate tra le Dolomiti da tenere d’occhio
Tra tutte le startup nate in Trentino Alto Adige, 5 di esse puntano a rinnovare in modo particolare il settore dell’imprenditoria italiana dando il proprio contributo al mondo dell’innovazione.
Smartpricing, fondata nel 2020 da Tommaso Centonze, Luca Rodella e Eugenio Bancaro, è una delle startup del Trentino Alto Adige che più ha fatto parlare di sé rivoluzionando il mondo delle strutture ricettive attraverso una gestione digitalizzata e innovativa delle prenotazioni. La startup, infatti, ha creato un algoritmo pensato per regolare i prezzi di hotel, case vacanze e b&b che si è rivelato un ottimo strumento per aumentare il fatturato, dando un’opzione in più a tutto l’ecosistema dell’hospitality fortemente colpito dalla situazione pandemica.
Volverup, fondata da Melina Benetton e Nicolas Dorosz, è la startup radical green che punta a trasformare il materiale da smaltire come i teloni di camion usati, in oggetti di design come borsoni, zaini e accessori. L’idea è quella di creare prodotti che siano in grado di ridare vita ai materiali inutilizzati, riducendo così l’impatto della produzione sull’ambiente e sul territorio.
Nature 4.0, nata nel 2018 da Riccardo Valentini, è una startup e società Benefit nata sempre in Trentino Alto Adige, che ha creato diversi dispositivi a microprocessore e trasmissione dati wireless via radio (LoRa-Sigfox) per il monitoraggio di parametri ambientali con applicazioni in campo agricolo e forestale. In particolare, la startup ha sviluppato un dispositivo denominato TreeTalker (TT+) in grado di misurare in tempo reale il consumo idrico degli alberi, la crescita del diametro della biomassa e lo stato di salute complessivo delle foglie attraverso indici spettrali e processa prodotti innovativi in attesa di brevetto.
Bluetensor, fondata a Trento da Jonni Malacarne e Federico Lucca ha creato un sistema che permette alle aziende di sfruttare l’intelligenza artificiale per far crescere il proprio business. Tra i principali servizi creati dalla startup c’è l’Analisi Predittiva, che permette agli imprenditori e ai manager di prevedere gli eventi futuri, basandosi sull’analisi dei dati storici; la Computer Vision che permette alle macchine di riconoscere gli oggetti e la Natural Language Processing, che rende le macchine capaci di comprendere i testi scritti dagli esseri umani.
Hormoon, fondata in Trentino Alto Adige, a Bolzano, da Fabrizia Grimaldi e Francesca Peggion, nasce dall’idea di due farmaciste cosmetologhe che hanno dedicato i loro studi e la loro ricerca all’approfondimento e all’influenza che le fluttuazioni ormonali della donna hanno sulla pelle, sullo stile di vita e sull’emotività. La mission della startup altoatesina è proprio quella di equilibrare lo stato di benessere dell’epidermide durante i principali cicli ormonali, sincronizzando con essi la beauty routine quotidiana.