Il digitale ha già pervaso ogni ambito della nostra vita ma la strada è ancora lunga.

città del futuro

Il panorama urbano sta attraversando una rivoluzione senza precedenti, con le città del futuro che si proiettano verso un percorso che le renderà sempre più sostenibili e connesse. Il digitale ha già pervaso ogni ambito della nostra vita ma la strada è ancora lunga.

Oggi, infatti, abbiamo molte possibilità con questa ormai non così più nuova tecnologia. Dall’effettuare bonifici tramite smartphone al lavoro in modalità smart working, per poi passare dal settore videoludico che propone tanti che ci permettono di guardare numerosi film e serie tv ai videogiochi sempre più avanzati e coinvolgenti, con la possibilità di avere dai giochi piú famosi fino a quelli nicchia, come quelli del sito di Betway Casino oppure le versione di Call of Duty o Counter Strike nelle versione mobile, in qualunque momento della giornata.

E così, mentre ciascuno di noi oggi può lavorare e divertirsi comodamente da casa, i centri urbani stanno adottando innovazioni intelligenti per affrontare le sfide ambientali e migliorare la qualità della vita dei cittadini, semplificando tutta una serie di processi e operazioni e diventando sempre più “intelligenti”, curando anche altri aspetti come sicurezza, viabilità e sostenibilità ambientale.

Di esempi ce ne sono già diversi, comprese alcune città storiche e importanti d’Europa e del resto del mondo, ma in futuro, queste, sono destinate ad aumentare ancora. Ecco quindi come le cosiddette smart city stanno plasmando il nostro modo di vivere.

Mobilità sostenibile: l’esempio di Copenaghen

Copenaghen, la capitale danese, è un esempio brillante di come la mobilità urbana stia evolvendo verso soluzioni sostenibili. La città ha investito massicciamente in infrastrutture ciclabili, incoraggiando i cittadini a utilizzare biciclette per gli spostamenti quotidiani. Inoltre, Copenaghen ha implementato un sistema di trasporto pubblico alimentato da energie rinnovabili, riducendo drasticamente l’impatto ambientale e migliorando la qualità dell’aria.

Stesso discorso è applicabile anche a numerose città dei Paesi Bassi e del Nord Europa in generale, dove ormai da anni ci sono più persone che girano in bici che in auto. Se siete stati ad Amsterdam, ad esempio, vi sarà infatti capitato di vedere le rastrelliere piene e tanta gente che preferisce pedalare anziché spostarsi con un veicolo e questo risultato è frutto altresì di politiche istituzionali volte alla sensibilizzazione per il rispetto ambientale.

Contestualmente, sono stati profusi sforzi anche per migliorare la viabilità urbana, con infrastrutture e mezzi pubblici sempre più green e alla portata di tutti, facendo attenzione anche a chi soffre di particolari disabilità.

Singapore sempre più “Smart Nation”

Singapore sta invece emergendo come un vero e proprio hub di innovazione nella creazione di città intelligenti, tanto da arrivare a chiamarla “Smart Nation”. Essa si basa su reti intelligenti che collegano ogni aspetto della vita urbana, dal trasporto pubblico alla gestione energetica. I sensori urbani monitorano costantemente il traffico, l’illuminazione pubblica e la raccolta dei rifiuti, consentendo una gestione più efficiente delle risorse e una risposta rapida alle esigenze della città.

Dunque, non sorprende neanche più di tanto che nel 2023 la capitale del Paese è stata eletta città più “smart” dell’Asia piazzandosi davanti ad altre città all’avanguardia come Pechino e Abu Dhabi.

A che punto è l’Italia?

Anche in Italia, fortunatamente, abbiamo esempi virtuosi di come connettività e sostenibilità possano coesistere in città storiche come Milano. Il capoluogo lombardo ormai non è più noto soltanto per la moda e centro lavorativo, dal momento che negli ultimi anni ha abbracciato una sorta di rivoluzione nell’edilizia verde. Progetti innovativi come il Bosco Verticale, due torri residenziali con migliaia di alberi e piante, stanno ridefinendo il concetto di sostenibilità urbana. Queste strutture non solo migliorano la qualità dell’aria, ma contribuiscono anche a isolare gli edifici, riducendo il consumo energetico.

Certo, la strada è ancora lunga, soprattutto perché Milano è una delle città più inquinate d’Europa, ma il percorso intrapreso sembra essere quello giusto, anche perché si stanno potenziando le reti di trasporto pubbliche che rendono più facile l’accesso ai diversi quartieri e comuni dell’interland milanese.

A proposito di smart city, però, il primato spetta a Bergamo, che negli ultimi anni sta facendo molto per sviluppare e implementare competenze e servizi digitali piazzandosi davanti a tutti. Ciò secondo uno studio di Unicusano che vede al secondo posto il capoluogo toscano Firenze, seguita a ruota da Milano, Modena e Bologna.

Altri esempi

Un altro esempio è invece New York, che sta rivalutando il concetto di spazio urbano. Progetti come il parco High Line, costruito su una vecchia linea ferroviaria sopraelevata, trasformano spazi urbani in vere e proprie oasi verdi, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e, in generale, della vita dei cittadini.

Per quanto riguarda progetti ancora più innovativi e forse ancora più ambiziosi, particolarmente interessante è il caso della smart city fondata dal colosso giapponese Toyota. Alle pendici del monte Fuji, infatti, il Gruppo automobilistico ha inaugurato nel 2021 Woven City, città che nei prossimi anni promette di essere del tutto autosufficiente. Un ecosistema completamente connesso e alimentato a idrogeno che inizialmente ospiterà 360 persone tra ricercatori e rispettive famiglie, per poi superare in futuro i 2000 residenti. Qui circoleranno soltanto veicoli a zero emissioni e a guida autonoma, con case, principalmente realizzate in legno ma super “smart” e dotate di intelligenza artificiale per controllare e garantire il benessere dei cittadini.