
Siamo tutti consapevoli del ruolo fondamentale di Borsa Italiana come volàno per la crescita dell’economia reale; dell’importanza di Cassa Compensazione e Garanzia come strumento di stabilità finanziaria dei mercati italiani; della rilevanza di MTS e di Monte Titoli per la gestione prudente ed efficiente del debito pubblico sovrano.
A fronte dell’importanza sistemica di tutte le società del Gruppo Borsa Italiana, denunciamo il costante, sistematico e complessivo disinvestimento dall’Italia del Gruppo Euronext, e lo svuotamento dall’interno delle strutture italiane.
Si tratta di una decisione, quella di avviare lo stato di agitazione, presa congiuntamente da tutte le sigle sindacali, lungamente meditata e sofferta, storica perché mai prima sperimentata.
Quattro le materie di rivendicazione sindacale
- Profonda è innanzitutto la preoccupazione delle Organizzazioni Sindacali per la tenuta occupazionale sul territorio nazionale. Mentre si delineano progetti di delocalizzazione e near shoring di intere aree di attività al di fuori dei confini nazionali, l’azienda continua a rifiutarsi di fornire garanzie e di intraprendere percorsi condivisi di tutela dei posti di lavoro e di valorizzazione delle professionalità esistenti.
- Secondo tema è quello legato alla questione salariale: a fronte delle recenti dinamiche inflazionistiche, la scelta della parte datoriale di non corrispondere gli aumenti salariali previsti dal rinnovato CCNL del settore del credito attraverso assorbimento degli ad personam, rappresenta l’ultimo di una serie di episodi che evidenziano la volontà del Gruppo di non voler proteggere il potere di acquisto dei lavoratori italiani. Una decisione peraltro ancora più incomprensibile considerando i risultati record registrati dalle stesse società italiane del Gruppo negli ultimi anni e soprattutto nel 2023.
- Terzo punto di profondo disagio e preoccupazione è legato all’organizzazione del lavoro. A seguito di strutture organizzative che nel corso del tempo sono divenute sempre più fragili, nel Gruppo Borsa Italiana è diventato sistematico e oramai strutturale il ricorso al lavoro straordinario, al lavoro di sabato, festivo e perfino notturno, unito ad una gestione insostenibile della reperibilità, mettendo a repentaglio la salute psicofisica dei lavoratori.
- Ultimo elemento di rivendicazione sindacale è legato al tema della governance e della progressiva perdita di autonomia direzionale e strategica delle società italiane del Gruppo Borsa Italiana. A fronte della rilevanza nazionale dell’infrastruttura di mercato, come volano per la crescita economica e la stabilità finanziaria del nostro paese notiamo un progressivo trasferimento al di fuori dell’Italia dell’indirizzo strategico del Gruppo, e di uno spostamento dei ruoli apicali in altre aree geografiche del gruppo Euronext.
Tutti e quattro i punti sopra menzionati crediamo confermino la volontà del Gruppo Euronext di disinvestire progressivamente dall’Italia, scelta questa che desta profonda preoccupazione per la tenuta della competitività complessiva del sistema Paese, oltre che per le evidenti e potenziali ricadute occupazionali e depauperamento delle professionalità presenti sul territorio italiano.
Le Organizzazioni Sindacali di tutte le società coinvolte proclamano uno sciopero con astensione dal lavoro nelle ultime due ore della giornata del 27 giugno 2024 sino a fine servizio
In aggiunta allo sciopero che vede coinvolte tutti i lavoratori del Gruppo, le OOSS hanno deciso anche un ulteriore calendario di mobilitazioni, articolate nel modo seguente nell’ambito delle diverse legal entity:
BORSA ITALIANA e MONTE TITOLI
- sabato 29 giugno: astensione dalle attività straordinarie e sciopero della reperibilità,
- domenica 30 giugno: astensione dalle attività straordinarie e sciopero della reperibilità;
- lunedì 1 luglio moratoria
- martedì 2 luglio sciopero della reperibilità
- mercoledì 3 luglio moratoria
- giovedì 4 luglio, sciopero della reperibilità
- venerdì 5 luglio, sciopero della reperibilità
- sabato 6 luglio astensione dalle attività straordinarie e sciopero delle reperibilità;
- domenica 7 luglio astensione dalle attività straordinarie e sciopero delle reperibilità;
- lunedì 8 luglio moratoria
- martedì 9 luglio sciopero della reperibilità
- mercoledì 10 luglio moratoria
- giovedì 11 luglio sciopero della reperibilità
- venerdì 12 luglio sciopero della reperibilità
- sabato 13 luglio astensione dal lavoro straordinario e sciopero della reperibilità
- domenica 14 luglio astensione dal lavoro straordinario e sciopero della reperibilità
CASSA COMPENSAZIONE E GARANZIA
- giovedì 4 luglio sciopero con astensione dal lavoro di un’ora a partire dalle 11,30 sino alle 12,30
- giovedì 11 luglio sciopero con astensione dal lavoro di un’ora a partire dalle 11,30 sino alle 12,30
MTS
- Sabato 6 luglio, sciopero degli straordinari
- Sabato 13 luglio, sciopero degli straordinari