I business digitali hanno un grande impatto sulle emissioni di CO2. Da Merakyn 3 consigli per rendere sostenibile ed inclusivo l’impatto della comunicazione digitale

Se da un lato l’innovazione tecnologica abilita la transizione ecologica sostenibile, dall’altro la sua impronta ambientale comincia ad avere dimensioni indubbiamente importanti. È il cosiddetto paradosso del digitale: sebbene le innovazioni tecnologiche possano contribuire a risolvere i problemi ambientali, il settore ICT – Information & Communication Technology – nel suo complesso genera un’impronta di CO2 significativa.

Quanto è energivoro il business digitale ed i processi digitali di un business tradizionale?

Si stima che i business digitali contribuiscano alle emissioni mondiali di CO2 almeno per il 3,7% del totale contro il 2% del traffico aereo. Internet produce annualmente infatti circa 1,2 miliardi di tonnellate di CO2, pari alle emissioni di CO2eq annuali di Italia, Francia, Spagna e Regno Unito messe assieme. Questa tendenza è in grado di creare uno scenario che vedrebbe entro il 2030 circa il 10% delle emissioni globali generate da Internet (fonte: The Shift Project).

Da Merakyn 3 consigli per un digitale sostenibile

Come rendere quindi sostenibile ed inclusivo l’impatto della comunicazione digitale?

Ecco 3 consigli dati dall’agenzia di consulenza Merakyn, per accompagnare le imprese verso una comunicazione digitale ecologica. Specializzata nello sviluppo di PMI e Startup tramite servizi di comunicazione e sostenibilità, la società ha doppia sede su Torino (IT) e Leeds (UK) e guidata da Lorenzo D’Amelio, imprenditore ed Angel Investor.

  • 1. Attivarsi in maniera strategica è fondamentale per un approccio sistemico che renda efficace in maniera continuativa le azioni ad impatto sociale ed ambientale, per questo si consiglia di affidarsi a metodologie come il framework ESG – Environmental Governance Social. Ciò avviene per le aziende che decidono di trasformarsi in Società Benefit e/o B Corporation.
  • 2. Sia che si comunichi online tramite un sito web oppure offline tramite eventi, in entrambi i casi pianificare e misurare il proprio livello di sostenibilità può permettere di ridurre il proprio impatto ambientale e comprendere come poter diventare Carbon Neutral. Esempi pratici sono l’ultimo tour dei Coldplay “Music of the Sphere” che si è posto l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di CO2 del 50% rispetto ad eventi di simile portata. Oppure nel digitale l’uso di hosting sostenibili certificati dalla The Green Web Foundation permettono di incidere sull’impatto delle proprie comunicazioni online.
  • 3. Non si può essere inclusivi senza essere accessibili. Oggi 87 milioni di disabili (ipovedenti, sordi, ecc.) in Europa non sono in grado di leggere le informazioni online perché ancora pochi siti web seguono gli standard tecnologici corretti. Tutto ciò si appresta a cambiare prossimamente però in quanto entro il 2025 tutte le piattaforme web dovranno adeguarsi all’EAA – European Accessibility Act previsto dall’Unione Europea.

In occasione della Milano Digital Week, organizzata da IAB Italia con Cariplo Factory e Hublab e promossa dal Comune di Milano, l’agenzia di consulenza Merakyn propone venerdì 6 ottobre alle ore 15.30 un webinar gratuito su questi temi denominato “L’impatto della comunicazione digitale: verso la neutralità e inclusività” in collaborazione con SustainMe, Artera, Siti Accessibili e GreenCome.