II progetto di Epson “Ad alta voce” prevede la creazione di una animazione realizzata in collaborazione con artisti digitali per celebrare la bellezza del nostro Pianeta, oltre a mostrarne la fragilità

The wind field of the mountain ridge. High angle aerial photography.

“Mentre i leader mondiali erano riuniti alla COP28 – ha dichiarato Yasunori Ogawa, presidente di Epson noi abbiamo voluto concentrarci sulle generazioni future, quelle che più saranno influenzate dalle decisioni prese oggi. Il nostro sondaggio ha rivelato uno stato d’animo incerto tra timore, preoccupazione e speranza.”

In tal modo, per sondare i sentimenti delle nuove generazioni riguardo agli effetti del cambiamento climatico, in occasione della COP28, Epson ha avviato il progetto “Ad alta voce” sviluppato insieme a due giovani artisti digitali di talento. L’azienda ha invitato la cosiddetta generazione COP, che comprende i nati dopo la prima COP del 1995, a scegliere le parole che meglio esprimono i loro sentimenti nei confronti del cambiamento climatico.

“Ad alta voce”: parlano le generazioni COP

Per fare emergere questi sentimenti e queste voci, Epson ha collaborato con gli artisti digitali Katy Wang e Gabriel Greenough nella realizzazione di un’opera d’arte digitale originale che, con grande efficacia visiva, mirasse a descrivere questo stato d’animo espresso dalle voci delle generazioni COP.

Basandosi sull’Epson Climate Reality Barometer, il duo artistico ha prodotto un’animazione sociale dal forte impatto emotivo che, attraverso l’impiego di svariate tecniche, ha saputo esprimere la complessa relazione dell’umanità con la natura e l’ambiente nel XXI secolo. Non solo, per testare quanto stavano creando, si sono avvalsi di una stampante inkjet Epson EcoTank.

“Ciò che di interessante è emerso dalla ricerca condotta da Epson tra le generazioni COP – ha dichiarato Katy Wang – è quanto convivano in esse, in parti praticamente uguali, speranza e timore. Ci ha fatto riflettere sui momenti che tutti abbiamo vissuto negli ultimi due anni dopo la pandemia e, a livello personale, su come siamo diventati più connessi all’ambiente”.

“Abbiamo concentrato la nostra animazione sulla bellezza e sull’interconnessione della natura – continua Katy – per ricordare al pubblico che le iniziative per il cambiamento climatico possono nascere non solo dalla paura, ma anche da una sincera gratitudine per il nostro mondo. Il semplice atto di fare più attenzione all’ambiente che ci circonda e vivere più consapevolmente i suoni, i colori e il cambiamento delle stagioni ci spinge a riconoscere che la natura ha tutto ciò di cui abbiamo bisogno e ce ne fa dono incessantemente. Preservare e avere cura di questa, che è la nostra casa, non è mai stato tanto importante e urgente. Siamo stati felicissimi di portare avanti questo concetto e ora siamo entusiasti di poter condividere la nostra animazione.”

Il progetto “Ad alta voce” è nato come parte del costante impegno di Epson ad agire per affrontare il cambiamento climatico, che culmina nella Environmental Vision che prevede di diventare carbon negative e di non utilizzare più materie prime vergini, entro il 2050.

“Amplificando le voci delle generazioni che avranno un ruolo chiave nel trasformare in meglio il futuro del nostro pianeta – conclude Ogawa – speriamo di riuscire a comunicare i complessi sentimenti che tutti proviamo verso la crisi climatica. Nonostante il timore e la preoccupazione che le persone avvertono, la fiducia portata avanti dalla generazione COP dimostra che c’è ancora spazio per l’ottimismo. Il nostro pianeta è un ambiente con confini certi e dobbiamo mettere in campo ogni sforzo possibile per realizzare una società più sostenibile.”