La professione più sexy del 21esimo secolo: così l’Harvard Business Review ha definito il mestiere del data scientist. Una delle figure professionali più richieste del momento – e quella, tra le professioni di area STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), dove più scarseggiano le donne. Per rispondere alla richiesta del mercato del lavoro e, al tempo stesso, colmare il gender gap, l’Università Roma Tre ha inaugurato il Corso di laurea triennale in Economia e Big Data che, a partire da settembre 2021, si propone di formare figure capaci di coniugare competenze economiche, aziendali, giuridiche, matematiche e statistiche, tipiche dei corsi di laurea in economia, con quelle informatiche e di programmazione.
SPAZIO ALLE DONNE – Per le future data scientist il Dipartimento di Economia ha deciso di finanziare ben 20 borse di studio “Girls4Innovation” riservate a studentesse meritevoli che si iscriveranno nell’a.a. 21-22 al primo anno del corso di laurea triennale in Economia e Big Data.
“Con l’istituzione della nuova Laurea triennale in Economia e Big data, l’Università Roma Tre dimostra di sapere innovare la propria offerta formativa per rispondere ai fabbisogni formativi emergenti nel mercato del lavoro e per formare, in stretta relazione con le imprese, le figure professionali più richieste dal sistema produttivo. La formazione accademica viene arricchita sin dai primi anni dal contatto diretto con le realtà produttive che collaborano al Corso e ciò permetterà alle studentesse e agli studenti di acquisire quelle competenze necessarie a diventare protagonisti della trasformazione digitale”, ha dichiarato Silvia Ciucciovino, Prorettore con Delega per i rapporti con il mondo del lavoro.
COMITATO DI ESPERTI – Un corso orientato al miglior inserimento dei suoi data scientist nel mondo del lavoro. Lo testimonia l’istituzione di un Comitato di esperti che supporterà il perfezionamento dell’efficacia dell’offerta formativa e dello sviluppo delle relazioni con imprese, istituzioni, ed il mercato del lavoro. Il Comitato è Composto da esperti e personalità di alto profilo delle istituzioni e del sistema produttivo come Marina Collautti, Head of Employer Branding, Recruiting & Mobility, Generali; Vincenzo Caridi, Direttore Innovazione Tecnologica e Informatica, INPS; Franco Prampolini, Chief Operations Officer, ATOS; Augusto Coppola, imprenditore, Entrepreneur Evangelist; Eugenio Gaiotti, Direttore Economia e Statistica, Banca d’Italia; Walter Ruffinoni, CEO NTT DATA EMEA e CEO NTT DATA Italia; Stefano Stinchi, Direttore Divisione Pubblica Amministrazione, Microsoft Italia.
IL CORSO – Fine ultimo del Corso per data scientist è la costruzione delle competenze necessarie per comprendere e gestire i processi generati dalla trasformazione digitale della societa’ e di saperne valutare l’impatto sulle istituzioni, i mercati, gli agenti, e il disegno delle politiche pubbliche. Il percorso formativo si caratterizza per la sua vocazione interdisciplinare. Si propone di fornire una preparazione solida nelle scienze economiche, aziendali, statistiche e giuridiche, di programmazione, analisi e gestione dei dati, integrando nel programma di studi tradizionale di classe economica gli strumenti conoscitivi piu’ avanzati messi a disposizione dall’analisi quantitativa dei big data e delle tecnologie della informazione e comunicazione (ICT). Il Corso comprende complessivamente 20 insegnamenti, 1 prova di idoneità (lingua inglese), 1 tirocinio (o laboratorio), 1 prova finale.
IL TIROCINIO – A completare la formazione dello studente saranno preziose occasioni di confronto col mondo del lavoro. Il Dipartimento di Economia ha infatti instaurato accordi di collaborazione con molte realtà aziendali ed istituzionali – come ad esempio NTT Data, Oracle, IBM, Engineering, PAgoPA, Atos – che contribuiranno alla formazione dei futuri laureati con l’attivazione di borse di studio, tirocini e stage in azienda, tesi di laurea congiunte, nonché eventi formativi e culturali di varia natura come testimonianze, project works, business cases, challenges e hackathon, cicli seminariali.
SBOCCHI LAVORATIVI – Il laureato sarà dotato di una serie di competenze specifiche che gli permetteranno sia di proseguire negli studi con master o lauree magistrali in vari ambiti disciplinari dell’area economico-gestionale, sia di inserirsi direttamente in un mercato del lavoro dove le competenze informatiche assumono una rilevanza crescente nelle professioni tecniche dell’economia nelle imprese e nelle aziende pubbliche e non profit, nonché nell’ambito di uffici studi di organismi territoriali, di enti di ricerca nazionali e internazionali, nelle pubbliche amministrazioni e negli organismi sindacali e professionali.
Ma quali sono gli sbocchi lavorativi di un laureato in Economia e Big Data? Il nuovo corso di laurea risponde appieno alle evoluzioni del mercato del lavoro interconnesso alla trasformazione digitale che non è limitata all’inserimento di nuove tecnologie, ma comporta una riconfigurazione dei processi industriali in ottica IT, che prevede la gestione informatizzata di un’enorme mole di dati. I cosiddetti Big Data, infatti, ossia le informazioni raccolte dalle macchine intelligenti, permetteranno di ottimizzare al meglio ogni step del workflow aziendale, minimizzando i rischi d’impresa. Per implementare queste tecnologie, però, occorre rivoluzionare anche il mindset del personale e la struttura dell’organigramma aziendale.
Ecco quindi l’emergere di nuove figure professionali che fungono sempre più da punti di riferimento imprescindibili all’interno delle organizzazioni, e che hanno il difficile compito di dover gestire questo nuovo scenario operativo. Si chiamano CDO (Chief Digital Officer), CIO (Chief Information Officer), CMO ( Chief Marketing Officer) e figure multidisciplinari, come Chief Data & Insurance, Chief Marketing & Data Officer.