Mentre le principali aziende tech si stanno muovendo per riempire il mercato di dispostivi per la realtà virtuale, la televisione si prepara a utilizzarli

I visori per la realtà virtuale sembrano a tutti gli effetti i prossimi dispostivi tecnologici di cui nessuno potrà fare a meno. Ogni possibile utilizzo è stato studiato e sviscerato dalle principali aziende tech, tra cui i giganti Facebook, Apple, Samsung, Google e Microsoft. E se c’è chi ha già pensato agli ambiti più popolari come i videogiochi o più tecnici come l’utilizzo in campo medico, il media commerciale per eccellenza non poteva fare eccezione: la televisione.

Sky in primis sta lavorando e investendo su questa nuova tecnologia, sia per quanto riguarda le serie televisive che lo sport. Iniziate quindi a capire quali sono i pacchetti pay tv piu’ convenienti, perché già da quest’anno si vedranno i primi contenuti a 360° in realtà virtuale.

Sky e lo sport in realtà virtuale

VR Studio è la divisione per i contenuti in realtà virtuale di Sky e poco tempo fa ha postato sulla pagina Facebook 360 (la pagina ufficiale di Facebook dedicata ai video a 360°) due video sui test di Formula Uno corsi a Barcellona. Guardandoli, sembra di trovarsi in quel momento nei box e in pista, assaporando l’esperienza dei giri a tutta velocità, del lavoro nella pit lane e della concitazione nei box. Insomma, Sky sta tracciando la linea del futuro della fruizione di sport in televisione: la realtà virtuale e il video a 360°.

Sì, perché la Formula Uno non è l’unico evento sportivo su cui Sky sta lavorando per creare contenuti in VR. Sembra che nel 2017 saranno ben venti i prodotti televisivi che Sky trasmetterà anche a 360°, tra cui eventi sportivi come il Tour de France o i più importanti match di pugilato. Tutto ciò grazie al lavoro di VR Studio e Jaunt, quest’ultima acquistata da Sky nel 2013 e specializzata in contenuti in realtà virtuale. Ma non solo, entro la fine dell’anno verrà creata anche un’applicazione per smartphone ad hoc per riprodurre tutti i contenuti di questo tipo realizzati.

Infatti, per poterne usufruire bisognerebbe possedere un Samsung Gear VR o un Oculus Rift. Il primo è il dispositivo per la realtà virtuale di Samsung, il secondo invece è proprietà di Facebook e si è già lanciato nel mercato dei videogiochi in realtà virtuale. Alcuni creatori di contenuti a 360°, però, puntano a un target con meno possibilità economiche e che ha già uno smartphone, per creare applicazioni di giochi o video da sfruttare con un apposito sostegno venduto da Google, la Google Cardboard, nel quale si inserisce il cellulare e che si tiene di fronte agli occhi, oscurando i lati e permettendoti di vedere solo lo schermo attraverso lenti studiate apposta. I modelli vanno dai meno sofisticati in semplice cartone, con un prezzo intorno ai 15$, a quelli più studiati con lenti Zeiss da 120$.

Realtà virtuale e televisione: non solo sport

Se lo sport sembra essere il primo ambiente in cui la realtà virtuale si incontra meglio con la televisione, Sky non si è fermata lì e sta già pensando a contenuti di fiction da usufruire a 360°. Non a caso, nel corso della presentazione della seconda stagione della serie tv Gomorra, prodotto originale Sky, è stato permesso ai presenti di godersi un filmato girato apposta tramite il già citato Samsung Gear VR e di immergersi nella scena vedendo intorno a se i protagonisti della serie.

Si leggono così con occhio diverso le notizie che vedono Sky stringere accordi con case di produzione come Cattleya, Lucisano Group, Wildside, Palomar e Indiana Production. I motivi ufficiali riguardante l’intenzione di Sky di far concorrenza a Warner Italia nella distribuzione televisiva e cinematografica, ma qualcuno vedrebbe nel futuro di queste collaborazioni anche produzioni per la realtà virtuale.

In ogni caso, Sky non è l’unica a pensarci e il piccolo studio milanese Brandon Box, famoso per altri prodotti innovativi come le web-serie, ha già iniziato a “giocare” con questa tecnologia e sta girando una nuova produzione in realtà virtuale: “The bomb”.