Secondo il primo studio globale di settore della società di consulenza Roland Berger “Smart City, Smart Strategy”, Vienna è la città più smart al mondo, con una strategia ben focalizzata e chiari obiettivi a breve e medio-lungo termine sul fronte della digitalizzazione.
Dall’Europa all’Africa, dai centri con meno di mezzo milione di abitanti alle megalopoli con più di 20 milioni di residenti, gli esperti di Roland Berger hanno passato al setaccio 87 città in tutto il mondo. Obiettivo: capire gli impatti della rivoluzione digitale sul tessuto urbano, e individuare le best practice da adottare come modello per lo sviluppo futuro.
Si è scoperto così che la medaglia d’oro spetta al capoluogo austriaco, grazie a un piano strategico puntuale ed estremamente variegato, che punta a promuovere l’espansione dell’infrastruttura IT con un approccio visionario nei confronti delle economie digitali. In generale, Vienna ottiene 73 punti su un totale di 100 possibili. Ha un ottimo punteggio su tutte le macro-aree che gli analisti di Roland Berger definiscono “strategiche” per il buon governo di una città “smart”: Amministrazione, Sanità, Istruzione, Energia e Ambiente, Edifici e Mobilità. Medaglia d’argento, a pari merito, a quota 72 punti su 100, per Singapore e Tokyo, entrambe altrettanto eccellenti e al di sopra della media globale. Nello specifico: Singapore emerge come una vera e propria Smart Nation capace di mettere in campo partenariati pubblico-privati molto stretti e funzionali in praticamente tutti i settori economici. Mentre Tokyo scommette tutto su una pianificazione rigorosa e, ancora una volta, sul coinvolgimento di soggetti sia pubblici sia privati.
Secondo Paolo Massardi, Senior Partner di Roland Berger, “Sta avanzando un movimento globale, guidato da una nuova e più diffusa consapevolezza dell’importanza del saper vivere bene nelle città moderne. Se ben “sfruttate” le potenzialità che le smart city posseggono, possono non solo rendere agevole la vita di cittadini, aziende e comunità ma arricchirla ed allargarne continuamente i confini. Le tecnologie digitali, applicate ai vari campi – dall’Istruzione alla Sanità, dall’Energia alla Mobilità – sono i fattori abilitanti del cambiamento e concorreranno sempre più alla trasformazione “smart” delle città, purché se ne pianifichino e coordinino le possibili molteplici iniziative”.