Il Country Manager di ESET Italia Fabio Buccigrossi spiega perchè la protezione e la sicurezza delle app, in particolare FinTech, devono essere considerate importanti.

sicurezza delle app

Se c’è una chiara conclusione derivante dell’indagine sul FinTech condotta da ESET negli ultimi mesi, è che è giunto il momento di mettere al primo posto la sicurezza delle app. Ormai le app utilizzate dagli utenti non si limitano solo a giochi, torce o app antistress che hanno caratterizzato il mercato agli inizi.

I rischi derivanti dall’uso delle app mobili sono aumentati di pari passo con la complessità delle soluzioni che offrono. Tra le migliori app di oggi ci sono soluzioni bancarie integrate, e-trading, criptovalute e persino soluzioni di conformità normativa. Queste applicazioni complesse gestiscono dati reali, personali e preziosi e ciò comporta che, soprattutto se si tratta di app FinTech, le conseguenze delle violazioni della sicurezza delle app possono essere considerevolmente gravi.

ESET, negli ultimi dieci anni, ha dedicato tempo e denaro alla ricerca sulla sicurezza delle app, contribuendo a ridurre i rischi per gli utenti che utilizzano gli smartphone. I risultati di questo progetto, si possono evidenziare maggiormente in ESET Mobile Security (EMS), che, dal suo rilascio nel 2011, ha svolto importanti funzioni di protezione tra le diverse app presenti sul mercato. EMS si è evoluto in linea con il mix sempre più complesso di giochi, social media, mobile banking, trading online e varie piattaforme di messaggistica emerse nell’ultimo decennio e presenti sulla maggior parte degli smartphone in circolazione, mitigando molti degli errori comuni commessi dagli utenti nell’utilizzo delle app mobili.

L’interesse di ESET per il mercato FinTech emerge principalmente nell’analisi a lungo termine del malware bancario per Android, un argomento su cui l’azienda ha concentrato diversi anni della sua ricerca e che ha influenzato lo sviluppo dei prodotti. Successivamente, sono state avviate collaborazioni con Google per proteggere Google Play e persino Chrome stesso. E ora, l’impegno è quello di proteggere e aumentare la consapevolezza dei consumatori e delle imprese attraverso una nuova fonte: la ricerca di mercato. I sondaggi svolti da ESET sui consumatori e sulle imprese FinTech hanno lo scopo di quantificare e comprendere i rischi che le persone sono disposte a correre per trarre vantaggio dal FinTech.

Sono stati intervistati 10.000 consumatori e 1.200 leader aziendali in una varietà di settori nel Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Giappone, Messico e Brasile. È stata posta un’ampia serie di domande su temi relativi alla tecnologia finanziaria e alla sicurezza delle app e informatica e sul loro impatto sulla protezione delle finanze in un mondo condizionato dalla pandemia da COVID-19.

Mentre le app hanno continuato ad accrescere la loro popolarità, nessuno avrebbe potuto prevedere gli effetti della pandemia sulle vite digitali di tutti. Tra lockdown regionali e nazionali e restrizioni alle attività fisiche, dispositivi e app digitali sono stati utilizzati da tutti, più che mai. L’interesse per l’utilizzo di piattaforme e soluzioni FinTech è stato amplificato e, di conseguenza, è ancora più imperativo che la sicurezza delle app venga presa sul serio.

Il Report Eset ha illustrato chiaramente la popolarità delle soluzioni FinTech sia per i consumatori che per le aziende, rilevando che quasi i due terzi (62%) dei consumatori in tutto il mondo utilizzano una qualche forma di app o piattaforma FinTech. Inoltre, oltre i due terzi (68%) dei leader aziendali prevede un aumento degli investimenti in FinTech nel 2021/2022 e l’81% dei senior manager intervistati concorda sul fatto che il COVID-19 abbia aumentato la necessità di una maggiore sicurezza delle attività finanziarie aziendali.

Tuttavia, del 42% dei consumatori globali che utilizzano un’applicazione o una piattaforma FinTech gratuita, la metà non sa se l’app che utilizzano venda i loro dati. Inoltre, solo il 31% delle persone afferma di aver letto i termini e le condizioni di utilizzo di un’applicazione FinTech prima di scaricarla e solo il 29% ha letto l’informativa sulla privacy. Anche tra i consumatori che si considerano avanzati nelle competenze tecnologiche, il 31% non utilizza un password manager. Sebbene i consumatori che hanno utilizzato quattro o più app FinTech avessero maggiori probabilità di avere installato software di sicurezza delle app e, quindi, di essere dotati di un’idonea protezione, mancano le informazioni sui rischi delle app FinTech. Solo il 17% dei consumatori ritiene che la qualità delle informazioni disponibili sui potenziali rischi legati all’utilizzo delle applicazioni FinTech, come i wallet digitali, le app di budgeting o le app di e-trading, sia adeguata.

Non ci sono dubbi: le app FinTech sono qui per restare. Sia che si tratti di utenza occasionale o di aziende globali che utilizzano soluzioni FinTech per aumentare l’efficienza e i profitti, la sicurezza dei dati finanziari e personali è fondamentale. Le applicazioni sono in grado di prendere concetti e piattaforme complicati e distillarli in piattaforme user-friendly e facilmente accessibili e, proprio per questo motivo, può essere fin troppo facile perdere di vista che i propri dati cadano in mani poco sicure o vengano sfruttati per finalità non sempre lecite. La sicurezza e la protezione delle applicazioni, in particolare, ma non solo, FinTech, devono essere considerate importanti quanto l’esperienza e i vantaggi complessivi dell’utente. Senza una sicurezza delle app completa, i vantaggi delle applicazioni FinTech non possono essere pienamente apprezzati, perché le conseguenze di una sicurezza finanziaria mal riuscita sono semplicemente troppo alte.

Di Fabio Buccigrossi, Country Manager di ESET Italia