Google ads contro Amazon ads. La sfida commerciale è sempre più diretta anche in Italia, dove il ruolo di Amazon negli ultimi anni è chiaramente diventato sempre più cruciale nel mercato dell’online advertising, destabilizzando quello che fino qualche anno fa era il duopolio Google e Facebook. Il gigante dell’e-commerce è già è entrato nella zona calda della top ten delle concessionarie e spinge per salire ancora.
Vanessa Maggioli, Digital Media Manager di Rebold Antevenio, è convinta che il processo andrà avanti in maniera ancora più decisiva nei prossimi anni e dice: “L’accelerazione della trasformazione digitale è uno degli elementi chiave di questi ultimi mesi. Il nostro Paese, con il suo tessuto di piccole e medie imprese, dispone di un’occasione irripetibile per fare un salto di qualità”. In questo contesto “sia per i big spender che per gli altri investitori sarà inevitabile un ricorso più massiccio all’online advertising e alle offerte delle principali piattaforme. Google vs. Amazon? Noi”, spiega Vanessa Maggioli, “abbiamo messo a punto una sorta di metodo “olistico”, focalizzato a integrare le opportunità dei due colossi. Tenendo conto anche della coerenza con gli investimenti che i brand fanno sui media tradizionali. Per fare un buon lavoro bisogna considerare somiglianze e differenze, punti di forza ma anche punti critici delle due piattaforme”.
Non esiste un mix preordinato, buono per qualunque cliente. “Sono le esigenze, le dimensioni e gli obiettivi di breve o medio periodo da raggiungere, a farci definire il media mix per l’online advertising”, commenta Valeria Gennari, Responsabile Marketing & Communication di Rebold Antevenio Italia. Negli Usa negli ultimi anni Google domina sempre la scena, ma Amazon è il ‘new comer’ più interessante. “La rimonta è stata notevole. Fino al 2016 Google veniva accreditata da Business Insider al 46% del market share delle piattaforme, con l’impero di Zuckerberg al 17% e Amazon al 2%. Lo stesso osservatorio proietta ora una stima 2021 con Google al 33%, il mondo Facebook al 21% e quello del colosso dell’ecommerce al 12%. In Italia”, continua la manager, “i numeri sono diversi, ma non c’è dubbio che la tendenza sia identica”.
L’analisi, la diagnosi e la cura
L’analisi e quindi la ‘ricetta sinergica’ di Rebold Antevenio conseguono da una precisa osservazione delle caratteristiche strutturali dell’offerta di online advertising dei due player. Vanessa Maggioli delinea alcuni presupposti ed elementi che finiscono per determinare dopo la “diagnosi anche la cura. Amazon”, continua Vanessa Maggioli, “ha un costo per click e un tasso di conversione più elevati rispetto a Google e la società sta diventando un serio contendente per il full-funnel advertising budget. Google, da parte sua, offre la possibilità di fare pubblicità online a tutti. Amazon non è utile per tutte le aziende, ma per quelle che sono già sulla piattaforma; le altre devono pagare un canone che può risultare molto alto per un certo tipo di realtà. Normalmente il costo per click non è molto alto e tutto dipenderà dalla concorrenza che il prodotto ha”.
Ma come si presenta l’offerta di online advertising delle due piattaforme, in linea generale? “Entrambi si concentrano sulle vendite al 100%. Entrambi hanno la stessa struttura contemplando la visualizzazione dell’immagine, la descrizione, il prezzo e le altre caratteristiche topiche. Entrambi forniscono i risultati organici dei motori di ricerca. Con Google Ads ogni annuncio ha un’immagine del prodotto, il nome, il prezzo e il nome del negozio. E si dispone anche di dati aggiuntivi, come recensioni e valutazioni degli utenti. Quando una persona fa click sull’annuncio visualizzato, accede al file del prodotto sul sito Web del venditore. Per converso con Amazon Ads, puoi vedere l’immagine del prodotto, il prezzo, il nome del venditore, le recensioni dello stesso e il valore della spedizione del prodotto. Quando si fa click sul collegamento, la persona viene inviata alla pagina centrale di Amazon dove viene visualizzato l’articolo con le sue caratteristiche più importanti”.
Risolvere le contraddizioni, in molti casi apparenti, tra queste indicazioni/opportunità, scegliendo anche nel range dei servizi di supporto che i due big mettono in campo? “E’ proprio il lavoro e l’expertise che Rebold Antevenio”, conclude Vanessa Maggioli, “ha deciso d’implementare per metterli a disposizione delle aziende che hanno voglia di salire sul treno della crescita”.