
Con l’ondata di digitalizzazione che ha coinvolto l’Italia e gli altri Paesi, negli ultimi mesi sono tantissime le realtà che hanno deciso di aprire un e-shop per vendere online i propri prodotti o servizi. Questo trend, però, ha portato molti commercianti a voler aprire soltanto una piattaforma di vendita in rete. Tuttavia, se è vero che i costi di gestione di un e-commerce sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli di un negozio è altrettanto corretto che l’uno non deve sostituire l’altro. Ecco, quindi, le quattro motivazioni per le quali un negozio in rete non potrà mai sostituire del tutto gli acquisti fisici.
- E’ difficile che all’interno di uno shop online si sviluppi lo stesso legame emozionale che si crea in un negozio fisico. Non è detto che ciò si verifichi, ma quando questo accade dà sicuramente forza e valore agli acquisti.
- Il fattore immediatezza, in particolar modo per i negozi sotto casa. E’, infatti, sufficiente entrare nello store per effettuare l’acquisto, senza dover aspettare i tempi di spedizione. Ad oggi, le consegne si sono molto accorciate e a volte la spedizione viene effettuata entro poche ora dall’acquisto
- La possibilità di girare nel punto vendita, toccare la merce, vedere i colori dal vivo e lasciarsi ispirare dall’atmosfera del negozio. Questo può invogliare il cliente a guardare anche altro, oltre a ciò per cui è entrato nel negozio.
- Ci sono prodotti dall’alta componente emozionale (come ad esempio gioielli, oggetti d’arte, stoffe e tessuti) che rendono maggiormente se visti di persona e soprattutto toccati. In questo caso, l’acquirente può effettivamente entrare in contatto con il prodotto e capire subito se può essere di suo gradimento o meno.
Secondo l’esperienza di Luca Gerini, la forza del negozio fisico sta proprio nel riuscire ad incentivare la relazione tra imprenditore e acquirente e, a tal proposito, ha affermato: “Durante il lockdown, l’e-commerce ha mostrato tutto il proprio potenziale, permesso a tanti clienti di scoprire i benefici di ricevere un prodotto a casa. Dall’altro lato, ha esaltato il potenziale delle vendite a distanza. Questo potenziale non è solo legato alle vendite ma soprattutto al fatto di avere dei team nei negozi che diventano più digitali, assistendo i clienti via chat e via video. Le aziende connettono i negozi e l’e-commerce con un solo obiettivo: soddisfare il cliente ovunque esso si trovi. Sino a febbraio esisteva un cliente e-commerce ed uno retail, oggi esiste solo un cliente”.