Con un’offerta crescente, una competizione sempre più serrata tra i professionisti e la sfida interna per le aziende per abbassare il tasso di turnover, il settore ICT è attualmente in continua espansione. L’inarrestabile sviluppo tecnologico comporta la necessità di implementare e sperimentare nuove tecnologie e, di conseguenza, avere competenze aggiornate per rispondere a un mercato in costante evoluzione. Ma non è solo il progresso tecnologico a fare da traino: all’interno delle aziende diventa cruciale saper attrarre e trattenere i migliori talenti. Per farlo, è necessario adottare un approccio integrato che includa lo sviluppo delle hard skills, per affrontare le sfide tecniche, e delle soft skills, con l’obiettivo di generare un ambiente di lavoro che ben si adatta alle esigenze mutevoli dei professionisti, combinando innovazione, formazione continua e una cultura aziendale orientata al benessere e alla crescita professionale.
“Al giorno d’oggi il termine “benessere aziendale” ha subito una forte inflazione semantica, tanto da perdere gran parte della sua chiarezza e incisività. Questo non dipende solo dal confronto con un mercato caratterizzato da bisogni sempre più mutevoli, ma anche dalla difficoltà, spesso sottovalutata, di adattarsi concretamente a questi cambiamenti. Cosa fare quindi? Un buon punto di partenza è essere in grado di conoscere realmente i tuoi dipendenti, comprendendo le esigenze, le aspirazioni e ciò che li motiva” commenta Antonello Spinetti, CEO di Begear.
4 consigli per costruire un rapporto duraturo con i propri talenti
In un mercato del lavoro in continua evoluzione, attraction e retention dei talenti diventano la chiave per la competitività e il successo aziendale. Begear, grazie alla sua esperienza ventennale nel settore IT con un’attenzione particolare alla formazione, ha elaborato alcuni spunti che le imprese possono mettere in atto per raggiungere questi obiettivi:
- Valorizzazione e conoscenza delle persone: conoscere davvero i propri dipendenti è il primo passo per creare un ambiente lavorativo positivo e produttivo da entrambe le parti. Ciò significa infatti comprendere non solo i loro punti di forza, ma anche le aree su cui è possibile lavorare, sia a livello personale sia in termini di competenze professionali.
- Ricollocamento interno e potenziamento delle competenze: queste azioni rappresentano interventi strategici che non solo promuovono la crescita personale e professionale dei dipendenti, ma accrescono anche la loro soddisfazione e coinvolgimento e si traducono anche in vantaggi concreti per l’organizzazione, permettendo di investire a lungo termine sul capitale umano.
- Upskilling e reskilling: nei prossimi tre anni, si stima che il 40% delle competenze nel settore IT dovrà essere aggiornato. Di fronte a un panorama in costante evoluzione, diventa fondamentale per le aziende implementare percorsi di upskilling e reskilling mirati e continuativi. Questi interventi consentono ai dipendenti di restare aggiornati offrendo loro opportunità di crescita professionale e allo stesso tempo, rappresentano per le aziende un investimento strategico a medio-lungo termine sulle proprie risorse, garantendo una capacità di risposta più rapida alle trasformazioni del settore.
- Attività di employer branding: fornire alle persone percorsi formativi, opportunità reali di crescita professionale basata su obiettivi stabiliti assieme, ma anche organizzare eventi e momenti di ritrovo anche fuori dal lavoro come viaggi o attività di team building, è essenziale per creare un ambiente stimolante, in cui si abbassano le barriere gerarchiche e si instaura un reale dialogo e scambio di idee tra persone.