Nella competizione per aggiudicarsi talenti, budget e successo tecnologico, il settore pubblico si trova in una posizione di svantaggio. Per la PA è sempre stata una sfida attirare professionisti giovani e con competenze tecnologiche, avere fondi sufficienti per rispondere alle minacce interne ed esterne e infondere fiducia nel pubblico. Tuttavia, negli ultimi due anni, queste urgenze sono diventate ancora più pressanti. Il mondo sta affrontando sfide enormi nel campo sanitario, economico e climatico. Nel mondo dell’IT, la pandemia da COVID-19 ha provocato un aumento esponenziale dei cyberattacchi e, solo nel 2020-2021, il 40% è stato rivolto al settore pubblico. Inoltre, il passaggio al lavoro da remoto o ibrido spesso non è stato facile, in particolare a causa di budget limitati e di un mercato della forza lavoro e della tecnologia in rapida evoluzione.
Dynabook offre alcuni consigli utili alla pubblica amministrazione per competere con successo e affrontare le crescenti sfide future.
- Accelerare la trasformazione digitale. La trasformazione digitale nel settore privato ha chiaramente superato quella della PA. Anche prima della pandemia, un sondaggio condotto su 200 funzionari governativi in oltre 70 Paesi ha rilevato che quasi il 70% degli intervistati si sentiva in ritardo rispetto al settore privato. Nel 2021, Accenture ha riportato che il 75% dei dirigenti di servizi pubblici riteneva che la tecnologia obsoleta li ostacolasse, ma che ne comprendesse l’importanza per raggiungere il successo. Inoltre, la mancanza di competenze digitali e tecnologiche sta aumentando la pressione: McKinsey ha stimato che entro il 2023 più di 8,6 milioni di persone nel settore pubblico dell’UE-28 non avranno le competenze IT adeguate. Tuttavia, non agire non è un’opzione e ritardare la trasformazione digitale si tradurrà in opportunità mancate. Il panorama tecnologico è in rapida evoluzione e, per tenere il passo, il settore pubblico dovrà essere resiliente e prepararsi al futuro o rischierà di rimanere ancora più indietro.
- Utilizzare gli strumenti giusti. I dispositivi dei dipendenti non sono solo uno strumento. Se da un lato il settore pubblico dovrebbe rivedere apertamente le aspettative dei propri dipendenti relative ai device, dall’altro dovrebbe anche tener conto di altre caratteristiche essenziali, come la mobilità, la sicurezza, l’affidabilità e la connettività, oltre al formato e al design. Il lavoro ibrido è destinato a rimanere, quindi è fondamentale garantire un certo grado di libertà attraverso i dispositivi. Un altro aspetto da considerare è l’aggiornamento regolare dei device per permettere di usufruire delle tecnologie più recenti ed evitare qualsiasi differenza tra la tecnologia personale e quella lavorativa. Per garantire una migliore strategia di employee engagement e rimanere interessanti agli occhi dei talenti nuovi e di quelli già esistenti, è fondamentale che il settore pubblico adotti un nuovo modello per l’acquisto e la fornitura di tecnologia, in particolare dei dispositivi, che coinvolga la forza lavoro fin dalle prime fasi. Nell’attuale era digitale, consentire ai dipendenti di scegliere la tecnologia da utilizzare è uno dei modi più importanti per trattenere i talenti. Infatti, una recente ricerca di Gensler sul tema del luogo di lavoro ha rilevato che il 76% dei dipendenti afferma che la possibilità di scegliere la tecnologia avrebbe un impatto positivo sulle proprie prestazioni, mentre il 60% afferma che probabilmente influirebbe sulla soddisfazione lavorativa.
- Aumentare flessibilità e adattabilità. Sebbene il settore pubblico, a causa della natura della sua struttura e cultura, non sia noto per la sua flessibilità, ci sono alcune misure che possono essere adottate per mitigare questo aspetto. La PA non dispone delle stesse risorse del settore privato, per cui la flessibilità può spesso essere il fattore determinante per tenere il passo con un panorama tecnologico in continua evoluzione e la crescente domanda dei cittadini. Una ricerca di McKinsey Agile Tribe dimostra, infatti, che le organizzazioni agili hanno il 70% di possibilità di essere nel quartile superiore della salute organizzativa, uno dei migliori indicatori di performance a lungo termine. La chiave per raggiungere l’agilità è una metodica pianificazione, una standardizzazione dei processi e delle procedure e una migliore comunicazione. Accogliere i cambiamenti ed essere abbastanza flessibili da adattarsi è un principio chiave dell’agilità. Questo può essere difficile in un settore come quello pubblico, dove i processi possono durare 5-10 anni e le modifiche basate sui feedback non sono molto comuni. Poiché il settore pubblico è spesso vincolato da norme e regolamenti, anche il cambiamento culturale verso una maggiore flessibilità e innovazione può rappresentare una sfida. Progettare organizzazioni con una struttura portante stabile e sovrapporre elementi dinamici permette di favorirne lo sviluppo.
- Esternalizzare dove è opportuno. I vantaggi economici dell’outsourcing possono essere numerosi, ma questa strategia deve essere applicata con attenzione. In presenza di budget limitati, alcuni enti potrebbero scoprire di aver bisogno di personale aggiuntivo, ma di non poter sostenere le spese di assunzione e gestione. Questo rallenta lo sviluppo e limita la trasformazione necessaria per il successo. L’outsourcing può essere più conveniente rispetto alla creazione di un team interno e rappresenta un ottimo modo per accedere a nuovi talenti, mantenendo il gruppo centrale concentrato sulle attività interne. Il vantaggio principale è che i dipendenti del settore pubblico possono concentrarsi e orientarsi verso la priorità principale: servire i cittadini. Per questo motivo, l’outsourcing dovrebbe essere assegnato a compiti di back-office che fanno risparmiare tempo e consentono ai dipendenti di mantenere il focus sul proprio lavoro e sul servizio al pubblico.
Il settore pubblico sta affrontando sfide enormi e i cittadini e le imprese si aspettano che i responsabili governativi li aiutino a superare i problemi complessi, dalla crisi climatica alla ripresa economica dopo la pandemia. Rimanere forti, rilevanti e in grado di rispondere, oggi, è più che mai cruciale. Per essere in grado di agire, è necessaria una combinazione di trasformazione tecnologica più rapida, dell’utilizzo dell’hardware giusto, della flessibilità e dell’apertura al cambiamento e della collaborazione con i partner giusti per l’outsourcing.