La challenge lanciata da Fly University Project, Associazione che supporta studenti e studentesse particolarmente meritevoli sostenendo la loro formazione nelle materie STEM, punta a raccogliere 120.000 euro con l’erogazione di 40 borse di studio entro il 31 Dicembre

Il settore che ruota intorno all’Intelligenza Artificiale sta spostando il proprio asse verso una maggiore sicurezza, oltre che necessità di trasparenza e affidabilità. In questa linea evolve la sottoscrizione da parte dei Paesi membri del G7 di un accordo su un Codice di condotta internazionale per le aziende che sviluppano sistemi di AI avanzati e i conseguenti percorsi formativi in materie STEM. Questo documento avvalora ulteriormente l’impegno che le istituzioni stanno esprimendo nei confronti dell’AI e delle funzioni che può ricoprire nei diversi ambiti della società.

In tutto il 2023, in effetti, l’AI è stata grande protagonista tra tutti gli attori coinvolti: aziende, organizzazioni, tech e digital company hanno fortemente investito nelle possibilità che questo nuovo strumento poteva offrire, scatenando una vera e propria rivoluzione anche nel mondo del lavoro e nella richiesta crescente di nuove figure professionali legate a questa expertise.

I costi formativi, freno per i percorsi di laurea

AI developer, Machine Learning Engineer, Big Data Engineer, Data e Research Scientist, sono tutte nuove professioni esplose nell’ultimo anno, fortemente ricercate dalle aziende di tutto il mondo. A tal proposito, passa in primo piano il background di cui tali figure si avvalgono, basato su percorsi di studio non sempre accessibili a tutti, sia per ragioni di selezione sia per disponibilità economica.

In Italia, i laureati in discipline STEM sono solo il 24,5%, e di questi solo il 14,5% sono donne. Dati allarmanti che però rimangono costanti se si fa un confronto con il resto d’Europa, dove le percentuali sono comunque abbastanza basse e si attestano al 25,8% per la Francia, 26,2% per il Regno Unito e 27,3% per la Grecia. Al primo posto svetta la Germania con il 36,8% di laureati, di cui il 19,2% donne. Ma perché i giovani fanno ancora fatica ad iniziare un percorso di laurea STEM? Sicuramente i costi possono essere un deterrente, soprattutto per famiglie modeste o che non possono permetterseli.

Fly University Project: un’Associazione che punta ad aiutare 40 studenti e studentesse in ambito STEM

Fly University Project, grazie all’erogazione di borse di studio universitarie nei settori dell’Intelligenza Artificiale, del Management e dell’Economia, si pone l’obiettivo di raccogliere fondi proprio per aiutare economicamente ragazzi e ragazze che vivono situazioni di difficoltà o disagio ma che risultano particolarmente dotati per merito e talento alle materie STEM.

Per sostenere i giovani più meritevoli ad intraprendere questo tipo di studi, è nato Challenge 2023, il progetto di Fly University con l’intento di aiutare 40 studenti e studentesse con altrettante borse di studio per un valore totale di 120.000 euro. Contribuire alla formazione dei giovani di oggi, infatti, permette alle aziende di poter usufruire di manager qualificati e di talento che un giorno occuperanno le posizioni previste a conclusione di questi corsi di studio, anche in un’ottica internazionale. Grazie alle numerose aziende del network di Fly University Project i beneficiari delle borse di studio potranno essere direttamente selezionati dalle aziende “partner” per iniziare lì il proprio percorso di carriera.

Tra queste, anche Axis – realtà specializzata in soluzioni di rete per un mondo più intelligente e più sicuro – sostiene il progetto di Fly University Project appoggiando a pieno i valori che la challenge porta avanti e non solo supportando le borse di studio, ma anche ponendosi in prima linea come azienda impegnata nella valorizzazione dei talenti in ambito software e nuove tecnologie.

“Ho avuto l’opportunità di partecipare al progetto – Il Futuro parte da qui – in cui Fly University Project ricopriva il ruolo di Comitato Scientifico. L’iniziativa ha supportato studenti meritevoli in ambito STEM attraverso borse di studio legate all’Intelligenza Artificiale. Questa esperienza è stata per me fondamentale per dare uno sguardo verso un futuro in cui la tecnologia e l’IA giocano un ruolo cruciale nell’affrontare le sfide globali e contribuire alla ricerca scientifica. Durante la mia partecipazione all’Expo di Dubai, ho presentato un’idea innovativa sulle applicazioni di Intelligenza Artificiale per il raggiungimento del GOAL “Clean Water and Sanitation” dell’UNESCO. Ritengo che iniziative come questa siano fondamentali poiché offrono grandi opportunità ai giovani e promuovono un futuro senza barriere socio- economiche, rendendo l’innovazione accessibile a tutti tramite gli studi di queste tecnologie.” afferma Santina Romeo, ex studentessa di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Si può donare per la formazione di 40 giovani, entro il 31 Dicembre 2023

La challenge è rivolta a studenti e studentesse del Politecnico di Torino (Corso di Laurea in Data Science and Engineering), dell’Università di Bicocca di Milano (Corso di Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia), dell’Università di Pisa (Corso di Laurea Magistrale in Computer Engineering), dell’Università di Bologna (Laurea Magistrale in Direzione aziendale) e dell’Università della Calabria (Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica). Tra le aziende che hanno supportato Fly University Project nella comunicazione: IBM, illycaffè, Disruptives, Olimaint, Confcommercio Milano, Lodi e Monza-Brianza.

Il progetto intende raccogliere borse di studio per studenti e studentesse che stanno frequentando corsi di laurea in materie STEM con grande attenzione verso l’istruzione e la ricerca, anche internazionale, nell’ambito dell’AI, promuovendo l’eccellenza accademica e l’innovazione. L’iniziativa inoltre, si pone con decisione a favore dell’occupazione femminile puntando alla lotta contro il gender gap nelle materie STEM.