Il Codacons esprime il proprio parere positivo riguardo all’istruttoria aperta dall’Antitrust nei confronti di Google in merito all’invio agli utenti della richiesta di consenso al “collegamento” dei servizi offerti.
Ancora una volta i giganti del web sono al centro di indagini dell’Autorità per la concorrenza per possibili violazioni dei diritti degli utenti e pratiche scorrette in tema di privacy e uso dei dati personali dei cittadini – afferma il Codacons – Ricordiamo che i dati degli utenti hanno enorme valore economico sul mercato, consentendo profilazioni, pubblicità e vendite di servizi e prodotti, dati che spesso vengono raccolti in modo subdolo senza fornire adeguate indicazioni ai consumatori. E’ questo l’avvertimento mosso a Google.
Le informazioni circa il consenso all’uso dei propri dati personali devono essere sempre chiare e trasparenti, per mettere in condizione i propri utenti di conoscere chi e come utilizza questi dati e permettere loro di compiere scelte consapevoli che hanno ripercussioni sua sul fronte della privacy, sia sul fronte economico – conclude il Codacons.
Perché Codacons prende posizione contro Google?
Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, comunemente conosciuto come Codacons è un’associazione senza fini di lucro, nata nel 1986 in difesa dei consumatori e dell’ambiente, quale erede di precedenti campagne risalenti alla cosiddetta “guerra alla SIP” del 1976.
Il Codacons fa parte del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU), nonché di numerose commissioni consultive della Pubblica Amministrazione.
Secondo il proprio statuto, opera con l’esclusiva finalità di tutelare, con ogni mezzo legittimo (e in particolar modo attraverso lo strumento giudiziario), i diritti e gli interessi di consumatori e utenti.