Approfondimento di Franco Iorio Presidente e Amministratore di Timenet, società che offre soluzioni di connettività Internet e dà voce a professionisti e aziende, grazie a una rete di partner tecnologici distribuiti su tutto il territorio nazionale

Numerosi studi dimostrano l’impatto significativo che la tecnologia ha nella nostra vita quotidiana, sia a livello personale che professionale. Le analisi condotte da esperti come il professor Cabitza e la ricercatrice Kate Crawford mettono in luce come le tecnologie cognitive, come l’Intelligenza Artificiale, influenzino positivamente le nostre scelte e giudizi, offrendoci suggerimenti e guidando le nostre decisioni. In questo senso le intelligenze artificiali hanno (e diamo loro) il potere di condizionarci in compiti che, per definizione, sono complessi e richiedono doti non comuni e intelligenza.

Tuttavia, è cruciale comprendere che, pur avendo a disposizione strumenti potenti come l’Intelligenza Artificiale, non dobbiamo delegare la nostra responsabilità a macchine o algoritmi. Non è sufficiente seguire ciecamente una procedura predefinita, perché la realtà è complessa e mutevole, e non sempre “A” è la risposta giusta. La tecnologia, per quanto avanzata, non può sostituire la responsabilità individuale e la comprensione del contesto.

Adattare la tecnologia alle proprie esigenze, e non il contrario

Nel mondo odierno, spesso ci si affida ciecamente a procedimenti automatizzati e algoritmi, seguendo un percorso predeterminato senza pensare alle possibili alternative. Ma è fondamentale sottolineare che il percorso suggerito dalle tecnologie non deve essere l’unico percorso possibile. Gli individui, soprattutto in ambito professionale, devono essere consapevoli della possibilità di scelta e dell’importanza di adattare la tecnologia alle proprie esigenze. Per questo ritengo fondamentale affrontare il tema della deresponsabilizzazione causata dalle tecnologie emergenti, in particolare l’Intelligenza Artificiale.

Sinergia uomo-macchina

Come Amministratore Delegato di una società di Telecomunicazioni, ritengo necessario mettere in primo piano l’utente, affinché sia consapevole di come utilizzare la tecnologia, evitando di seguire in modo acritico le direttive delle macchine. La tecnologia è uno strumento potente, ma deve essere maneggiato con responsabilità e comprensione del contesto. I professionisti devono essere pronti ad agire in modo alternativo rispetto alle indicazioni automatiche se ciò serve a raggiungere il risultato desiderato. La responsabilità deve quindi essere condivisa tra l’individuo e la macchina. In questo spirito, sostengo la consapevolezza degli utenti e la responsabilità professionale nell’utilizzo delle tecnologie emergenti, contribuendo così a un mondo tecnologicamente avanzato e socialmente responsabile.

Progettisti e sviluppatori di soluzioni etiche

Infine, credo che una fetta di responsabilità vada anche ai progettisti di tecnologie emergenti, essi hanno la responsabilità di sviluppare soluzioni etiche, sicure, rispettose della privacy e inclusive. In quanto la tecnologia non è neutra; come si è soliti a pensare, ma essa riflette i valori dei suoi creatori e influisce sulle vite degli utenti. Il filosofo Luciano Floridi ci ricorda che ogni tecnologia porta con sé valori intrinseci, e quindi, promuovere un’etica nell’innovazione tecnologica è essenziale per creare tecnologie che rispettino i principi di responsabilità sociale ed individuale.