Lo scorso 15 maggio, in occasione del Fintech Cocktail organizzato da HiPay, la Fintech Company specializzata in soluzioni di pagamento omnichannel ha presentato i risultati della ricerca Pagamento: l’importanza della pagina di checkout per evitare l’abbandono del carrello commissionata a Toluna.
Paola Trecarichi, Senior Head di HiPay Italia, ha commentato: “La ricerca realizzata conferma nuovamente quanto la pagina di pagamento rappresenti una leva di marketing fondamentale per tutti coloro che operano nel mondo dell’e-commerce, un risultato che permette ai merchant di riflettere sugli ultimi step della customer journey evitando così di perdere possibili clienti proprio qualche istante prima della conclusione della transazione. Dall’analisi dei dati emerge chiaramente come ogni aspetto di questo argomento sia da presidiare attentamente, scegliendo un payment provider in grado di garantire alti livelli di performance, dall’integrazione di metodi di pagamento iper-locali fino ai più sofisticati strumenti di strong authentication e di sistemi antifrode.”
Toluna ha intervistato tra il 6 e l’11 maggio 2019 un panel di nazionalità italiana di oltre 1.000 contatti rappresentativi della popolazione italiana attraverso una survey digitale, selezionando solo utenti che comprano online più di una volta ogni sei mesi.
La pagina di pagamento è un asset fondamentale per la strategia di business
Secondo i dati raccolti, è emerso che il 59% dei consumatori ha già abbandonato l’acquisto a causa della fase di pagamento, a conferma del fatto che la checkout page rappresenta a tutti gli effetti una leva di marketing e come tale va considerata nell’ideazione della strategia di business. Infatti, il 24% degli intervistati considera la scelta del metodo di pagamento il parametro più importante per procedere con l’acquisto online. Inoltre, il 21% dei consumatori ha abbandonato l’acquisto perché il processo di pagamento si è rivelato troppo complicato, mentre il 29% non ha finalizzato l’operazione perché il loro metodo di pagamento preferito non era disponibile.
Omnicanalità & Cross border: come si comportano gli italiani?
Gli italiani sembrano apprezzare gli ultimi trend in fatto di acquisti omnicanale come il Click & Collect, infatti il 54% degli intervistati ha confermato di aver già acquistato un prodotto online e di averlo ritirato in negozio, mentre il 52% dichiara di aver abbandonato un acquisto in negozio perché il prodotto desiderato non era disponibile. In questo caso, offrire la possibilità di scegliere online il prodotto e di proseguire l’acquisto o il ritiro in negozio può essere la soluzione ideale.
Per quanto riguarda i pagamenti cross border, il 92% degli intervistati è a favorevole all’acquisto di prodotti che provengono da siti europei, se questi ultimi sono in grado di offrire il metodo di pagamento preferito dall’utente. Ad oggi il 55% degli acquisti cross border viene realizzato in Europa, il 52% in Cina e il restante 32% negli Stati Uniti.
Sicurezza online: qual è la situazione italiana?
Analizzando i dati della ricerca, la sicurezza resta il parametro più importante per la scelta del metodo di pagamento per il 48% dei consumatori intervistati, seguita dalla facilità di utilizzo e dalla rapidità di esecuzione. Se però da un lato è vero che il 19% degli intervistati è già stato vittima di una frode online e che quindi la sicurezza di un e-commerce resta un elemento fondamentale sia per il merchant sia per gli utenti, è vero anche che la rapidità e la fluidità del processo di pagamento si confermano fattori determinanti nel completamento della transazione finale.
In particolare, il 47% degli utenti ha dichiarato di non procedere all’acquisto se il processo di pagamento è troppo lungo mentre il 18% ha già abbandonato il carrello a causa del 3D Secure (il codice che viene inviato sullo smartphone). Per trovare il giusto equilibrio, è importate trovare soluzioni specifiche in grado di garantire un alto livello di sicurezza, senza rinunciare alla user experience, come soluzioni anti-frode automatizzate che riescono a selezionare ed inserire in stato di challenge solo le transazioni effettivamente più rischiose secondo differenti parametri caricati antecedentemente.