
Assoprovider, l’associazione con oltre 200 provider indipendenti, lancia un appello al MISE, per accedere a milioni di link radio ed usarli per portare la banda ultra larga, nelle zone rurali.
A tal proposito, Assoprovider ha affermato: “Chiediamo al MISE di appoggiare, senza indugi, l’emendamento 195.4 al Decreto Rilancio, in discussione alla Camera. Quest’ultimo consente, a migliaia di operatori italiani, di accedere alla Rete Internet e ampliare i servizi nelle zone rurali, servendosi di risorse frequenziali”
Inutilizzato il 98% delle risorse frequenziali punto-punto
Secondo una stima interna all’organizzazione, oltre il 98% delle risorse frequenziali punto-punto sono inutilizzate, laddove potrebbero essere impegnate per portare connettività ultra veloce nelle zone rurali.
L’emendamento permetterebbe di portare la banda larga a centinaia di operatori tlc locali, presenti sul territorio e pronti a rendere più efficienti i servizi erogati in tali aree.
La richiesta di rimodulare gli oneri amministrativi
L’associazione sottolinea come la proposta non richiede un uso gratuito delle frequenze, ma la rimodulazione degli oneri amministrativi. Si tratta di una delle tante battaglie, che ritiene gli oneri, nel nostro Paese, “ingiustificatamente alti” , con la conseguenza di provocare una “distorsione dei prezzi”.
A tal proposito, Assoprovider ha dichiarato: “Una giusta rimodulazione degli oneri amministrativi avrebbe un impatto positivo sulla concorrenza nel settore degli “operatori del trasporto digitale”.