In un mondo sempre più digitalizzato, gli ingegneri dell’informazione ricoprono un ruolo di supporto fondamentale per la PA e le aziende private. Questo perché gli ingegneri iscritti, oltre al noto percorso di studi, sono chiamati ad un costante aggiornamento professione, al rispetto del codice deontologico ed alla sottoscrizione di specifiche assicurazioni professionali, a tutela dei propri committenti. Il tutto a fronte di un’attività sulla quale vigilano gli stessi Ordini Provinciali e Nazionali, oltre che i singoli Consigli di Disciplina. Proprio alla luce delle nuove sfide, che vanno dall’impiego dell’intelligenza artificiale a Transizione 5.0, passando attraverso la Sanità digitale, le nuove regole della PA e la Cybersecurity, il C3i – Comitato Italiano Ingegneria dell’Informazione ha rinnovato propri vertici.
C3i, ecco il nuovo Consiglio Operativo
Un appuntamento al quale hanno partecipato i delegati di 57 province, provenienti da tutta Italia, chiamati ad indicare i 5 membri che si affiancheranno al presidente del CNI (Angelo Domenico Perrini) ed al Vice Presidente Elio Masciovecchio, che sono membri di diritto. L’elezione, giunta al termine di una serie di incontri, ha comunque avuto un risultato relativamente scontato, in quanto solo cinque ingegneri hanno confermato la propria candidatura, raccogliendo i seguenti voti:
Vincenzo Tizzani – Ordine di Bologna: 51 preferenze
Diego Franzoni – Ordine di Ancona: 50 preferenze
Nicola Fiore – Ordine di Lecce: 49 preferenze
Gennaro Annunziata – Ordine di Napoli: 32 preferenze
Massimo Staniscia – Ordine di Chieti: 30 preferenze
Tra questi nominati, nelle prossime settimane, verrà scelto il nuovo coordinatore, che sarà chiamato anche ad organizzare i singoli gruppi di lavoro che saranno costituiti su una serie di tematiche specifiche.