Con il multi-cloud networking F5 permette di aumentare l’agilità aziendale, migliorare la sicurezza e ridurre i costi operativi.

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Nell’articolo di Geng Lin, CTO di F5, si evidenzia come il multi-cloud networking rappresenta oggi una componente fondamentale per alleggerire la complessità dell’infrastruttura delle architetture applicative multi-cloud.

Nell’ultimo State of Application Strategy Report 2023, che ha coinvolto più di 1.000 decision makers IT a livello globale, spiccano due risultati.

Il primo è che le architetture ibride e multi-cloud sono destinate a rimanere, nonostante i costi e la complessità della loro gestione e sicurezza. Il secondo è che il multi-cloud networking sta emergendo come una strategia che promette di aiutare le organizzazioni a gestire e affrontare con successo le sfide degli ambienti ibridi e multi-cloud di oggi.

I risultati mostrano anche come lo sviluppo di app cloud-native non abbia risolto il problema della complessità. Sebbene gli approcci cloud-nativi siano decisamente popolari, con oltre il 73% delle aziende che attualmente sviluppa applicazioni cloud-native basate su architetture a microservizi, diventare cloud-native raramente rappresenta una soluzione ideale.

Il multi-cloud networking aiuta quelle organizzazioni si trovano ad affrontare la complessità perché non sono in grado di impegnarsi con un unico cloud provider, a volte a causa di vincoli normativi o semplicemente perché non vogliono essere legati a un unico fornitore. La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di distribuire i carichi di lavoro su più cloud, con il 42% che sfrutta quattro o più cloud provider. Altre organizzazioni potrebbero, invece, non essere in grado di adottare un approccio completamente cloud-nativo perché la loro attività si basa su tecnologie che necessitano di rimanere in un data center on-premises, rendendo indispensabile un approccio cloud ibrido. Altre ancora hanno scoperto che un approccio cloud-nativo può causare problemi imprevisti. Il 43% delle aziende intervistate ha dichiarato di aver recentemente invertito la rotta rispetto a un’implementazione cloud-native, o di avere intenzione di farlo a breve, riportando in un ambiente on-premises le applicazioni chiave che erano state precedentemente migrate nel cloud.

Le implicazioni inevitabili di un mondo ibrido e multi-cloud

Le architetture applicative ibride e multi-cloud sono complesse, è impossibile negarlo, ma risultano anche inevitabili per la maggior parte delle organizzazioni di oggi. Se alcuni segmenti dell’azienda richiedono data center on-premises, molti servizi rivolti ai clienti hanno bisogno della velocità, della flessibilità e dell’efficienza tipiche del cloud. Inoltre, man mano che l’azienda si evolve, vuole essere altrettanto pronta a trarre vantaggio dalle performance e dall’engagement resi possibili all’edge. Le applicazioni tradizionali, o legacy, aiutano a preservare le funzionalità aziendali di base, mentre le applicazioni moderne sono più facili da sviluppare e distribuire per nuove funzionalità e touchpoint. Di conseguenza, un numero crescente di applicazioni e API oggi è ampiamente distribuito in ambienti ibridi e su più cloud.

Attualmente, l’85% delle organizzazioni gestisce sia applicazioni moderne sia tradizionali su più architetture e sedi applicative, ma su 10 aziende che gestiscono infrastrutture multi-cloud, 9 hanno dichiarato di riscontrare problemi. I costi e la complessità della gestione di ambienti ibridi e multi-cloud possono creare problemi significativi in tutti i settori, dal deployment e distribuzione delle app alla sicurezza e alle prestazioni.

Una criticità è sicuramente rappresentata dalla mancanza di standardizzazione e interoperabilità degli strumenti utilizzati per i diversi modelli di distribuzione delle applicazioni. Un’altra sfida sta nell’ottimizzazione delle prestazioni per le applicazioni distribuite che vengono eseguite in più ambienti. Anche la difficoltà di garantire policy di sicurezza app coerenti tra i diversi ambienti è un problema significativo.

Di fronte a queste sfide, la maggior parte delle organizzazioni desidera ridurre la complessità dell’infrastruttura, consolidare gli ambienti di distribuzione e ridurre la necessità di più soluzioni puntuali. Tuttavia, poiché costi, controllo, latenza, continuità operativa e scalabilità sono preoccupazioni continue, ci saranno sempre buoni motivi per mantenere più di un’opzione e distribuire applicazioni e API in più ambienti. Le organizzazioni digitali di oggi vogliono e devono avere la flessibilità di distribuire le app e i loro componenti ovunque sia più opportuno. Eppure, spesso il prezzo da pagare per questa flessibilità comporta una maggiore complessità, che può compromettere altre priorità aziendali.

La soluzione di F5 per il multi-cloud networking

Il multi-cloud networking rappresenta oggi una componente fondamentale per alleggerire la complessità dell’infrastruttura delle architetture applicative multi-cloud, e non sempre viene affrontato in modo adeguato.

A tal fine, F5 sta collaborando con i clienti per fornire le funzionalità per automatizzare il multi-cloud networking, tra cui un fabric applicativo realmente scalabile che estende le funzionalità di software-defined networking e di sicurezza dichiarativa fino al livello applicativo.

Oggi, F5 supporta migliaia di aziende digitali leader in tutto il mondo, molte delle quali stanno intraprendendo il viaggio multi-cloud, comprendendo a pieno l’opportunità e il valore della semplificazione in ambito multi-cloud networking.

Le soluzioni multi-cloud networking di F5 sono in grado di:

  • Aumentare l’agilità aziendale, sostituendo i processi manuali con l’automazione, riducendo da settimane a ore il tempo necessario per la configurazione delle app (ovvero connessione, distribuzione e protezione) in ambienti multi-cloud.
  • Migliorare la sicurezza e ridurre la vulnerabilità verso gli attacchi informatici grazie alla creazione di un unico fabric che consente alle organizzazioni di applicare e unificare criteri di sicurezza coerenti.
  • Ridurre i costi operativi di dieci volte grazie a una maggiore agilità ed efficienza nella connessione, distribuzione e protezione delle applicazioni in ambienti multi-cloud.

Il tutto senza dover modificare la struttura stessa dell’azienda.

Immaginiamo ad esempio un grande provider di servizi gestiti che ha molti dei clienti che stanno modernizzando le loro applicazioni e adottando più cloud, con conseguenti problemi operativi e di sicurezza. Collegare e proteggere le app tra i vari cloud richiede settimane, creando moltissima complessità dal punto di vista operativo. Le soluzioni multi-cloud networking, basate sui Distributed Cloud Services, aiutano gli MSP ad affrontare e risolvere le sfide dei loro clienti attraverso orchestrazione e consolidamento automatizzati, riducendo il tempo di connessione e protezione delle app da settimane a ore.

di Geng Lin, CTO di F5