Sono anche detti NPL, o non performing loans, quindi dei prestiti fatti dalla banca, dei quali è possibile che non riceverà i pagamenti con regolarità.

Crediti deteriorati

Si parla di crediti deteriorati in ambito bancario, quando un creditore ha nel proprio portafoglio dei clienti che con buona probabilità non saranno in grado di saldare i propri debiti. Sono anche detti NPL, o non performing loans, quindi dei prestiti fatti dalla banca, dei quali è possibile che non riceverà i pagamenti con regolarità.

Perché esistono i crediti deteriorati
Per comprendere perché è altamente possibile che qualsiasi banca possieda dei crediti deteriorati non serve interrogarsi su cosa sono gli NPL, ma sulle motivazioni che portano alla loro nascita. Generalmente infatti le banche chiedono delle garanzie a tutti i soggetti a cui offrono dei prestiti. Questo avviene per il privato cittadino che chiede un prestito personale, così come per le aziende che necessitano di un fido elevato o di finanziamenti di grande entità. Purtroppo però non sempre è possibile effettuare l’analisi perfetta della situazione creditizia di un soggetto; inoltre chiunque rischia un evento che possa causargli una mancanza di denaro. Sostanzialmente è quindi fisiologico per qualiasi banca avere, all’interno del proprio portafoglio di creditori, una certa percentuale di soggetti che non saranno in grado di restituire il capitale ottenuto come finanziamento. Ci sono poi situazioni economiche in cui è molto più probabile che si sviluppino crediti deteriorati, anche in numero molto elevato.

Le principali cause dei crediti deteriorati
Quindi in specifiche condizioni economiche o sociali può capitare che i crediti deteriorati posseduti da una banca siano molti più di quelli solitamente presenti normalmente in qualsiasi istituto di credito. Periodi storici come quello della pandemia appena passata sono un buon esempio; con i lockdown, molte persone ospedalizzate, varie aziende chiuse o impossibilitate all’attività, è altamente possibile che molte banche si siano trovate con numerosi nuovi crediti deteriorati, posseduti da soggetti che fino ad alcune settimane prima non avevano alcun genere di problema economico. Perdere il lavoro, una malattia improvvisa, un lutto in famiglia sono tra le principali motivazioni che portano i singoli cittadini a non riuscire più ad assolvere ai propri obblighi. Situazioni come la guerra in Ucraina, o il caro energia, sono tra le principali cause dei crediti deteriorati degli ultimi mesi, correlati anche e soprattutto alle attività imprenditoriali.

Cosa può fare la banca
Esistono in realtà diverse tipologie di crediti deteriorati; in particolare ne indichiamo due: i già citati NPL e gli UTP, unlikeky to pay. Nel primo caso è altamente improbabile che il debitore restituisca quanto dovuto alla banca; quest’ultima non può fare altro che verificare le garanzie e, dove possibile, entrare in possesso degli averi del debitore. Nel secondo caso è possibile che il debitore riesca a restituire il capitale ottenuto in prestito, ma in un futuro abbastanza prossimo. In entrambi i casi le banche hanno la possibilità di cedere i crediti deteriorati a terze parti, ottenendo in cambio una certa remunerazione. Chiaramente l’offerta economica è solitamente inferiore rispetto al valore del singolo credito deteriorato, consente però alla banca di ottenere liquidità, da utilizzare per altre tipologie di affari. In ogni caso ogni singolo credito viene attentamente valutato in fase di vendita.