Indagine di Chaos: in Italia il 40% degli intervistati considera l’idea di trasferirsi fuori città, spinti da preoccupazioni economiche e ambientali. L’architettura può dunque giocare un ruolo fondamentale nel delineare le città del futuro più sostenibili e a ‘misura d’uomo’

Chaos, leader nella tecnologia di visualizzazione 3D, presenta i risultati della ricerca “Architects of Change”, condotta tra 4.000 cittadini di Stati Uniti ed Europa, compresa l’Italia, che evidenzia le principali criticità delle aree urbane e delinea le caratteristiche imprescindibili per città del futuro più vivibili e sostenibili. Di fatto l’evidenza principale che emerge dalla ricerca è che le città di oggi devono cambiare per poter affrontare una serie di problematiche che hanno un impatto negativo sul benessere fisico e mentale dei loro cittadini.

Ambienti urbani difficili

Se da un lato le città offrono numerose opportunità, dall’altro presentano molte sfide con conseguenti effetti negativi sulla vita e sul benessere dei residenti. Secondo i risultati dell’indagine condotta da Chaos, in Italia oltre il 47% degli intervistati concorda sul fatto che traffico e inquinamento siano le principali criticità nelle aree urbane, seguite dalla mancanza di parcheggi (35%) e dall’eccessiva rumorosità (31%).

Quasi la metà degli intervistati italiani ha messo al primo posto il traffico, percentuale che raggiunge i suoi picchi massimi in Lazio (60%), Toscana (56%) e Liguria (55%). Al contrario il traffico non è assolutamente una preoccupazione per i molisani e lo è relativamente per chi abita in Friuli-Venezia Giulia (13%) e nelle Marche (22%). L’inquinamento e la qualità dell’aria, anche recentemente al centro dell’attenzione, sono la preoccupazione principale per chi risiede in Piemonte (62%), Veneto (59%) e Lombardia (58%). La qualità dell’aria indoor all’interno di abitazioni, uffici e spazi commerciali ha assunto sempre maggior importanza dopo la pandemia Covid-19 e secondo il 31% degli italiani dotarsi di sistemi di filtrazione dell’aria può contribuire a migliorare la qualità di vita negli spazi chiusi.

I recenti cambiamenti climatici influiscono sul benessere di chi vive nelle città. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio città clima di Legambiente, in Italia nel 2023 gli eventi climatici estremi registrati sono stati 378, in crescita del 22% rispetto al 2022. Le regioni settentrionali sono state particolarmente colpite con il doppio o il triplo di eventi rispetto al Centro e al Sud. Circa il 25% degli intervistati concorda sul fatto che in futuro la progettazione degli edifici dovrebbe tenere in considerazione questi cambiamenti climatici estremi, percentuale che aumenta in modo sensibile in Liguria (43%) e raddoppia in Trentino e Umbria (50%).

Ultimamente capita sempre più spesso di avere stagioni estive molto calde e il 2023 è stato, a livello mondiale, l’anno più caldo di sempre. Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, infatti, la temperatura media annuale globale è stata di 1,45 ± 0,12 °C al di sopra dei livelli preindustriali (1850-1900) e, anche per questa ragione, il 26% del campione ritiene fondamentale disporre di soluzioni di climatizzazione e ventilazione all’interno delle abitazioni.

La ricerca Chaos ha evidenziato, inoltre, una maggiore sensibilità verso soluzioni più sostenibili: gli edifici del futuro dovranno essere dotati di soluzioni di riscaldamento a basse emissioni di carbonio (44%), sistemi di illuminazione più efficienti (39%) e un miglior isolamento termico (39%). La maggior parte degli italiani residenti in aree urbane è disposta a investire in miglioramenti per incentivare la sostenibilità, come pannelli solari (66%), materiale edile eco-compatibile (44%), pompe di calore (36%) e caricabatterie EV (23%).

L’effetto del “carovita” in città

Gli eventi economici globali hanno un impatto importante che può farsi sentire maggiormente su chi vive in città. Il costo delle case, tra cui affitti e tassi dei mutui, è la preoccupazione principale per quasi la metà (47%) degli italiani coinvolti nella ricerca e circa il 40% ha considerato l’idea di cambiare casa per queste ragioni. Nel 2023 gli affitti hanno registrato un aumento record del 13,8% mentre, secondo Banca d’Italia, a novembre dello scorso anno i tassi dei mutui hanno raggiunto il massimo degli ultimi 15 anni. Il forte aumento dei costi energetici si piazza al secondo posto, secondo il 26% del campione: in generale, circa l’80% si preoccupa del ‘caro bollette’. Gli intervistati concordano che gli aumenti dei costi, come ad esempio quello dei tassi dei mutui o delle spese per il riscaldamento centralizzato, sono la principale motivazione per valutare l’idea di cambiare casa e lasciare le città.

“Come anche confermato dalla nostra ricerca, sappiamo che le città sono in costante cambiamento e che le sfide che gli abitanti delle città si trovano ad affrontare sono le più disparate, dalle crescenti pressioni economiche agli effetti dei cambiamenti climatici. Per queste ragioni sarà necessario che gli ambienti urbani si evolvano, e l’architettura si trova in una posizione unica per dare forma e significato a questa trasformazione. L’indagine Chaos scatta una fotografia della realtà delle città di oggi, consentendo agli architetti di progettare, visualizzare e costruire le città di domani”, ha dichiarato Roderick Bates, Director of Corporate Development di Chaos.

“Il report di Chaos ‘Architects of Change’ rivela crescenti problemi per chi vive nelle città di oggi. Con la sempre maggiore pressione economica e gli effetti dei cambiamenti climatici, le città possono venire percepite come ambienti ostili per i loro abitanti. Dal momento che alcune problematiche, come il costo degli alloggi e gli effetti degli eventi climatici, sono fonte di preoccupazione, gli architetti sono chiamati a immaginare il paesaggio urbano del futuro. Grazie alle tecnologie oggi possiamo prendere in considerazione molte alternative e visualizzare modi di abitare davvero innovativi – come i micro-alloggi, magari pensati per gli studenti, o le soluzioni in cohousing per le famiglie – per trovare un equilibrio tra il modo in cui gli abitanti delle città di domani hanno bisogno di vivere e il modo in cui vogliono vivere”, ha aggiunto Professor John Cays, Associate Dean for Academic Affairs, the Hillier College of Architecture and Design.

“Oggi i progettisti devono affrontare un numero maggiore di sfide per realizzare edifici che soddisfino le esigenze dei propri clienti e delle comunità in cui operano. In Chaos ci siamo sempre impegnati a mettere i progettisti in condizione di creare spazi migliori per le persone che li abitano oggi, e continueremo a sviluppare i migliori strumenti che li aiutino anche a rispondere alle più grandi sfide del domani”, ha concluso Petr Mitev, VP Product, solutions for designers di Chaos.