Alla fiera italiana di automazione si parla sempre più di integrazione con le tecnologie Ict

Ancor prima del Piano Industria 4.0, già quattro anni fa la Germania aveva promosso un piano di digitalizzazione del proprio comparto manifatturiero. Il tutto con l’obiettivo, non dichiarato, di aumentare la flessibilità delle proprie aziende anche per contrastare gli Oem italiani, la cui crescita aveva messo in crisi la “supremazia” tedesca.

Una mossa che, a livello italiano, è stata colta in ritardo, ma che si sta tentando di colmare anche facendo tesoro delle esperienze maturate da altre realtà internazionali.

SPS Italia, la fiera dell’automazione sempre attenta a cogliere i nuovi trend, da tempo sta favorendo la digitalizzazione delle aziende italiane con una serie di progetti dedicati. E una conferma arriva dalla settima edizione, in calendario dal 23 al 25 maggio a Parma, che nell’area Know How vedrà la presenza di ben 30 demo funzionanti, per consentire di “toccare” con mano altrettanti progetti funzionanti e caratterizzati da un’elevata interazione tra le macchine stesse e con le persone.

Inoltre, dopo la significativa presenza di Cisco dello scorso anno, verrà potenziato quest’anno il Digital Hub. Uno spazio in cui saranno protagoniste le aziende informatiche, che hanno creato autentiche aree formative per l’industria italiana. “L’obiettivo – ha chiarito Francesca Selva, responsabile Marketing di SPS Italia – è proprio quello di favorire il dialogo tra le aziende di automazione e quelle provenienti dal mondo strettamente digitale