Trentino Sviluppo racconterà gli esiti e i “traguardi” di importanti progetti che coinvolgono l’intero territorio, le sue imprese, le startup, università e fondazioni.

Trentino Sviluppo sarà a Smau Milano, dal 24 al 26 ottobre a Fieramilanocity, per raccontare gli esiti e i “traguardi” dei diversi progetti portati avanti sul territorio che hanno come comune denominatore la collaborazione tra imprese, enti pubblici, privati ed associazioni di categoria. Il più recente esito di questa strategia di collaborazione tra pubblico e privato è il test site di Polo Meccatronica, un’area dedicata allo sviluppo di veicoli cooperativi operanti in ambiente “intelligente” e “connesso” il cui progetto è stato presentato lo scorso 2 ottobre. Il centro test, operativo entro la fine del 2018, si sviluppa su un’area di oltre 15 mila metri quadrati dentro Polo Meccatronica, l’hub hi-tech di Trentino Sviluppo dedicato all’Industry 4.0 che già ospita una trentina di aziende, tra cui startup e grandi gruppi industriali, centri di ricerca pubblici e privati e due scuole. Il sito è sviluppato all’interno del progetto “Digital Vehicles on Digital Roads” promosso dal Centro Ricerche FIAT (CRF) con sede a Trento e coinvolge sul territorio trentino 18 aziende e 6 diversi enti e centri di ricerca. Il test site di Polo Meccatronica permetterà di eseguire, con approccio scientifico e ripetibile, le attività di sperimentazione delle nuove tecnologie anticipando la loro applicazione su strade pubbliche. Si sperimenteranno e metteranno a punto in particolare: sistemi ITS (ausilio alla guida/navigazione e sicurezza di tutti gli utenti della strada), sistemi avanzati di controllo del traffico, infrastruttura stradale avanzata (connettività e progettazione), servizi d’informazione agli utenti, sistemi cooperativi (veicolo-veicolo e veicolo-infrastruttura).

Smau sarà inoltre l’occasione per Trentino Sviluppo e per Fondazione Bruno Kessler per fare il punto, nell’ambito di due Smau Live Show, sui progetti in tema Industria 4.0 e Smart Factory, temi su cui Fondazione Bruno Kessler ha una visione molto chiara: non limitata all’utilizzo di nuove tecnologie per ottimizzare la produzione migliorando efficienza e cooperazione fra tutti ma orientata a portare l’innovazione anche fuori dai confini della fabbrica per creare nuovi modelli di integrazione tra aziende e per dar vita a una nuova generazione di “smart service”, basati su nuove relazioni e nuovi modelli di business destinati a trasformare radicalmente le catene del valore alle quali siamo oggi abituati. Allo stand di Trentino Sviluppo presente anche l’Università di Trento per parlare di gestione della privacy/sicurezza nei sistemi informativi.

Al centro della partecipazione di Trentino Sviluppo a Smau anche Progetto Manifattura, uno dei più grandi incubatori d’Europa per progetti dedicati alla green economy: nella sede dello storico opificio Tabacchi di Rovereto, ospita oggi 17 startup e 28 aziende ma potrà arrivare ad accogliere oltre 100 realtà con 1.200 addetti non appena saranno conclusi i lavori di ristrutturazione e di costruzione dei nuovi edifici disegnati dall’archistar giapponese Kengo Kuma, iconici di un’architettura a basso impatto e low-carbon. A questo incubatore fanno riferimento due delle startup innovative trentine presenti a Smau: Siwego, piattaforma web (sito e app per smartphone e tablet) che consente agli utenti privati la condivisione del proprio mezzo di trasporto e del proprio itinerario per il trasporto di beni materiali e Upsens, startup che ha realizzato un dispositivo che individua l’elettrosmog presente all’interno degli ambienti domestici e lavorativi e prodotto da apparecchi come forno a microonde, Tv, cellulare, computer e router wifi.

E’ invece interamente dedicato ai temi dell’Industria 4.0 il Polo Meccatronica a cui fanno capo altre 3 le startup trentine presenti a Smau: Bermat, realtà lanciata da Industrio Ventures, il primo acceleratore hardware d’Italia, che produce un telaio innovativo con caratteristiche tecniche regolabili in grado di creare auto sportive uniche ed in linea con i bisogni dei clienti, seguendo uno stile italiano. I telai Bermat superano i limiti della personalizzazione offerta dal mercato automobilistico offrendo una soluzione a chi vuole una un’auto sportiva unica. Per personalizzare l’auto Bermat si avvale di due tecnologie: il 3D printing e il metal additive. La prima per la realizzazione in tempo reale delle carrozzerie in modo da accorciare la filiera produttiva e avere un responso immediato sulle varie personalizzazioni. La seconda per creare da zero le componenti del telaio che andranno a formare la base dell’autovettura; Riello Nplus, PMI innovativa impegnata sul fronte dell’illuminazione a LED e dell’automazione industriale, che di recente ha insediato a Rovereto tutte le attività di ricerca e sviluppo, progettazione, prototipazione e produzione. Fra le “frontiere” che vedono impegnata Nplus, lo sviluppo di sistemi di illuminazione a Led per il settore industriale e il grande commercio (centri commerciali, supermercati, cinema…); Robosense, startup nata con l’obiettivo di realizzare e commercializzare un sistema di identificazione pallet per veicoli automatici utilizzati nel settore della logistica automatica. Il dispositivo realizzato, SmartFinder, aumenta il grado di intelligenza artificiale a bordo del veicolo, rendendo quindi possibile e vantaggiosa la destrutturazione degli impianti, abbattendone notevolmente i costi fissi ed aumentando la flessibilità della produzione, rendendola di fatto più snella.

Infine Spazio Dati, nata grazie anche al contributo del fondo Seed Money-FESR gestito da Trentino Sviluppo, startup che attraverso le tecnologie Big Data, Machine Learning e Semantic Web più all’avanguardia ha creato il più grande knowledge graph italiano, che integra dati affidabili e di qualità. La società offre al mercato una soluzione SaaS per la text analytics (dandelion.eu) e una piattaforma B2B di lead generation, sales intelligence e monitoraggio news e social (atoka.io).

A Smau sarà raccontato anche il caso dell’emiliana Bonfiglioli che ha scelto Rovereto per insediare prima un centro di ricerca dedicato allo sviluppo di soluzioni innovative nel campo dei motori a magneti, poi addirittura la propria nuova unità di business “Mechatronic Drives and Solutions” diventata riferimento mondiale per l’intero Gruppo industriale.

“Se le esperienze sono diverse, simili sono le motivazioni alla base della scelta di queste realtà di basare la loro attività proprio in questo territorio: la possibilità di collaborazione con altre startup e imprese presenti, ma anche con le Università e le fondazioni che operano in partnership con Trentino Sviluppo, le opportunità offerte dalla formazione professionale e superiore messa in campo dalla Provincia, che consente di avere manodopera specializzata sul territorio, nonché la possibilità di usufruire di moderni laboratori comuni di prototipazione rapida quali la ProM Facility“, afferma Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo.

A queste parole segue la riflessione di Pierantonio Macola, Presidente Smau. “Quando un territorio riesce davvero a “fare sistema” la sua capacità attrattiva cresce in modo esponenziale. Spesso si pensa erroneamente che la maggior disponibilità di fondi per le imprese sia l’unica ragione che spinge tante realtà anche non nordestine a scegliere il Trentino, dimenticando che la capacità di “fare squadra” di tutti i soggetti istituzionali è un elemento che ha un peso non meno determinante”.