Il progetto realizzato da Tim con Olivetti permette di accrescere ulteriormente la sicurezza delle infrastrutture e abilita servizi innovativi

tim Smart Lock

TIM ha avviato un progetto, denominato Smart Lock, per la digitalizzazione della propria infrastruttura di rete fissa che ha l’obiettivo di accrescerne ulteriormente la sicurezza abilitando al contempo innovative funzionalità in ottica Smart City. In particolare, TIM ha affidato ad Olivetti, polo digitale del Gruppo, la realizzazione del  programma di  rinnovamento tecnologico dei circa 150.000 armadi stradali che supportano la distribuzione della connettività su rete fissa comprendendo tutte le architetture in fibra e rame.

Il progetto Smart Lock permette di rafforzare ulteriormente la sicurezza e  l’efficienza delle infrastrutture grazie alla digitalizzazione dei sistemi di accesso agli armadi, aggiornandone le caratteristiche tecnico-funzionali. La soluzione adottata prevede infatti l’utilizzo di serrature elettroniche gestite tramite una piattaforma da remoto e l’introduzione di procedure informatiche, tramite app, per l’autorizzazione all’accesso da parte del personale incaricato degli interventi di manutenzione sull’infrastruttura.  Elemento particolarmente distintivo del progetto è la possibilità di ampliare le funzionalità degli armadi dotandoli di un’ampia varietà di dispositivi in grado di interagire con la piattaforma di gestione da remoto. La soluzione prevede infatti l’installazione in ciascun armadio di una unità di controllo locale collegata a sensori Internet of Things, configurabili secondo le specifiche esigenze e utilizzabili per raccogliere e aggregare dati utili alle amministrazioni  comunali per realizzare servizi in ambito Smart City.

Gli Smart Lock possono essere installati, per esempio, videocamere, rilevatori di parametri ambientali (smog, acustica, elettromagnetismo), hot spot wi-fi , sensori di mobilità, pannelli per l’information point e advertsing. L’unità di controllo locale, progettata appositamente per funzionare anche in condizioni ambientali difficili e in un contesto non protetto come quello dei siti su strada, raccoglie i dati rilevati dai sensori e li trasmette alla piattaforma centrale di gestione, consentendone l’archiviazione e l’aggregazione per tipologia e rendendoli fruibili tramite report e dashboard. La flessibilità di impiego è molto elevata e gli ambiti di possibili applicazioni svariati.

«Il progetto rappresenta un ulteriore step nell’evoluzione tecnologica della rete TIM e, oltre all’ulteriore efficientamento dei processi di gestione operativa delle attività, abilita lo sviluppo di applicazioni IoT e la diffusione di soluzioni per le Smart City a beneficio delle amministrazioni locali, delle imprese e dei cittadini. Gli armadi stradali di TIM costituiscono infatti una infrastruttura unica in Italia, estremamente capillare per numerosità e rappresentativa della distribuzione della popolazione e delle unità abitative su tutto il territorio nazionale», dichiara Carlo Filangieri, Deputy COO di TIM.