La biologa marina Lisa Steiner, tramite il machine learning di Capgemini, sta portando avanti una ricerca trentennale per seguire la migrazione dei capodogli

migrazione dei capodogli AWS

Negli ultimi anni la tecnologia è diventata parte integrante della vita di tutti: a casa, a lavoro, nel tempo libero. La biologa marina, Lisa Steinder, nel suo campo, sfrutta appieno il potenziale dato dalle nuove tecnologie, in particolare il machine learning, con il quale riesce a proseguire la sua ricerca trentennale di osservazione e studio della migrazione dei capodogli.

Steiner segue le migrazione dei capodogli al largo delle Azzorre dal 1988. Fotografando le loro uniche pinne caudali, catalogando le immagini in un database e confrontandole, può identificare gli individui e tracciare i loro movimenti. Nonostante la sua passione, Steiner rischiava di restare indietro in quello che era un lavoro manuale e minuzioso, almeno fino ad ora.

Capgemini, partner di AWS, ha sviluppato uno strumento utilizzando la tecnologia AWS, per aiutarla a ordinare e abbinare ad alta velocità le oltre 8.000 immagini di code di capodogli della sua collezione. L’obiettivo è quello di rendere lo strumento pubblicamente disponibile, per accelerare la ricerca e gli sforzi di conservazione al fine di proteggere questa specie in pericolo, tracciandone velocemente e con precisione i flussi migratori.

Il Fluketracker è lo strumento che utilizza la tecnologia di apprendimento automatico AWS per ordinare e abbinare le immagini della migrazione dei capodogli ad alta velocità. Questa tecnologia ha già aiutato Steiner a classificare tutte le sue foto dal 2019 al 2020, identificando più di 200 nuove balene. Nella sua chiamata settimanale con il team di AWS, fornisce un feedback su come lo strumento sta funzionando, in modo che possano migliorare l’applicazione stessa e l’intelligenza artificiale, oltre ad aggiungere nuove funzionalità.

“Ora devo solo caricare le immagini, aspettare qualche minuto, e se c’è una balena nel catalogo che è già online, troverà la corrispondenza”, ha affermato la biologa spiegando la migrazione dei capodogli. “L’obiettivo finale è davvero quello di rendere la piattaforma pubblicamente disponibile, e open source, in modo che chiunque possa inviare foto. La mia ricerca copre per ora solo le Azzorre, quindi sarebbe fantastico raccogliere foto da altre regioni. Più collaboriamo, più informazioni possiamo avere a disposizione e meglio possiamo capire dove vanno le balene e come socializzano”.

Le pinne dei capodogli sono uniche per ogni individuo, proprio come le impronte digitali per gli esseri umani.

La storia sulla migrazione dei capodogli della biologa e del team di ricercatori di AWS, è raccontata in questo video:

Per approfondire l’argomento della biologa sull’argomento della migrazione dei capodogli, è possibile leggere il blog post a questo link.

Per concludere, possiamo affermare che come la biologa marina, Lisa Striner, con la migrazione dei capodogli, anche ricercatori scientifici, fanno largo uso della tecnologia, per sviluppare modelli che aiutino a semplificare i calcoli per il cambiamento climatico, il rispetto della natura, la salvaguardia degli animali.