La crescente richiesta di soluzioni digitali porterà ad uno sviluppo del settore edilizio con la tecnologia sempre più determinante anche in ottica sostenibilità

Smart Building: opportunità e benefici delle nuove tecnologie

Innovazione, efficienza e sostenibilità. Sono questi i pilastri della società del futuro, con lo smart building che sta assumendo un ruolo chiave per il settore dell’edilizia sia Enterprise che privata. Non mancano però le sfide da dover affrontare, ma i benefici sono considerevoli. Ne abbiamo parlato con Gian Piero de Martino EMEA Alliance Manager di Panduit con il quale abbiamo delineato l’andamento del settore e le tecnologie che avranno un maggiore impatto.

Come si sta evolvendo il mercato dello Smart Building in Italia?

Dopo il rallentamento dovuto alle restrizioni causate dalla pandemia di Coronavirus, a partire dai primi mesi del 2021 il settore dello Smart Building sta tornando a crescere come avveniva nel 2019. Gli analisti si aspettano che la crescita avverrà anche nei prossimi anni.

A quanto ammontano i benefici economici nella realizzazione di uno smart building rispetto ad un edificio tradizionale?

I vantaggi economici e gestionali ottenibili con le strutture intelligenti sono significativi rispetto alle costruzioni tradizionali. Una percentuale esatta è difficile da delineare in quanto molto dipende dai materiali, tecnologie e applicazioni introdotte e ovviamente dalla capacità dei fruitori di sfruttare le soluzioni tecnologiche implementate. Sicuramente il vantaggio supera di almeno il 10%. Ci sono però alcuni ambiti dove questi valori sono molto più alti: considerando ad esempio soltanto il fabbisogno energetico per l’illuminazione si può arrivare anche al 40-50% di risparmio annuale.

Gian-Piero-De-Martino_2Esistono alcune sfide per rendere gli edifici davvero sostenibili?

La sostenibilità non può essere innanzitutto considerata come un trend, ma deve entrare a far parte della cultura aziendale e di ogni singolo individuo. Serve un approccio consapevole da parte di tutti gli attori in gioco e in tutte le sue fasi: dalla progettazione alla realizzazione pratica dell’edifici, fino alla sua obsolescenza. Si devono progettare infatti soluzioni sostenibili ed utilizzare materiali e tecnologie integrate che assicurino lo sviluppo dell’economia circolare. Basti pensare alla riduzione degli scarti di lavorazione, all’utilizzo di materiali riciclati o alla minimizzazione degli sprechi ad esempio.

Quali sono le tecnologie digitali che maggiormente contribuiranno allo sviluppo degli edifici intelligenti?

Per prima cosa i data center saranno fondamentali. Possono essere considerati complementari allo smart building e più in generale con le smart city. Senza di essi i dati provenienti dai sensori IoT e da altre fonti non potrebbero essere raccolti ed analizzati così come l’introduzione di numerose applicazioni sarebbe impossibile. Sono poi determinanti tecnologie innovative come la sensoristica di ultima generazione, l’intelligenza artifciale, l’Internet of Things e il Power over Ethernet.

Che cosa è il Power over Ethernet?

Si tratta di una tecnologia che combina su un unico cavo Ethernet la comunicazione dati con l’alimentazione elettrica: si possono così alimentare tutti i dispositivi collegati alla rete IP (telefoni, telecamere, access point, illuminazione intelligente) tramite un singolo cavo in rame che fornisce sia la carica elettrica necessaria per poterli utilizzarli che la possibilità di connetterli alla rete. Il Power over Ethernet non è però una nuova tecnologia. Il PoE era stato introdotto circa 20 anni fa, ma soltanto nell’ultimo periodo permette di collegare dispositivi ad alto consumo energetico: ora la carica elettrica trasmissibile è pari a circa 90-100 Watt rispetto ai 7 Watt degli anni 2000. Quest’ultima evoluzione del Power over Ethernet viene chiamato PoE++ e permette sviluppi prima impensabili.

Quali sono quindi i vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa tecnologia?

Tra i numerosi benefici derivanti dall’introduzione del PoE c’è sicuramente l’ottimizzazione degli impianti speciali all’interno degli edifici digitalizzati. E’ possibile infatti gestire un’unica rete integrata di alimentazione e dati per un numero sempre crescente di dispositivi. A tutto questo si aggiunge una maggiore facilità di istallazione, manutenzione ridotta, migliori prestazioni ed interoperabilità tra i diversi elementi dell’edificio. Non solo: si riducono gli impianti complementari e le diverse competenze necessarie per gestire l’intera infrastruttura perché tutto passa da un unico punto di controllo centralizzato che garantisce una gestione della rete più efficace. Maggiori dettagli sono pubblicati all’interno di un nuovo white paper gratuito realizzato da Panduit e relativo proprio allo smart building.

La tecnologia PoE può essere introdotta anche in edifici tradizionali?

Si, anche se solitamente è più difficile da installare proprio perché l’edificio è già stato realizzato e ci sono alcuni ostacoli strutturali. Nonostante ciò il restyling degli edifici è ampiamente praticato e spesso vengono sfruttati gli impianti già in essere.

Ogni quanto tempo l’infrastruttura digitale interna agli edifici deve essere sostituita?

Ci sono diversi fattori che ne influenzano le tempistiche come il grado di digitalizzazione raggiunto con l’istallazione dell’attuale infrastruttura e l’evoluzione delle tecnologie ed applicazioni utilizzate. Per le realtà più innovative il refresh tecnologico avviene ogni circa 8-10, mentre per la maggior parte delle organizzazioni le tempistiche si allungano. Sicuramente è bene scegliere un’infrastruttura basata su standard e che già si adatti alle nuove tecnologie e al crescente numeri di dispositivi e applicazioni. In questa direzione il Power over Ethernet risponde sicuramente a queste necessità.

Come Panduit sostiene lo sviluppo dello smart building?

Panduit è attiva nella realizzazione delle applicazioni core e dei servizi fruibili all’interno degli edifici intelligenti, come il controllo accessi, la sensoristica ambientale, la videosorveglianza e i sistemi audio-video, tutti gestibili tramite un’unica piattaforma (UPI) ed alimentati proprio attraverso il PoE. Non solo: Panduit realizza sistemi per il contenimento termico dei costi energetici e ha lanciato nuove tecnologie di connessione come il Single Pair Ethernet che grazie ad una sola coppia di conduttori ad alta densità, permette di semplificare led efficientare l’infrastruttura.

Oltre a fornire tecnologie per rendere gli edifici più sostenibili, Panduit ha in essere alcune iniziative interne che vanno in questa direzione?

Nonostante Panduit sia un’azienda con 70 anni di storia, è una realtà moderna, con l’innovazione e la sostenibilità che fanno parte nel proprio DNA: processi interni, metodi operativi e la mission vengono costantemente aggiornati. La recente introduzione di nuove tecnologie ha consentito di operare sulle inefficienze di illuminazione permettendo a Panduit di risparmiare a livello globale solo in questo ambito circa 13 milioni di KWH, pari a circa 800 mila euro annuali. Sono stati inoltre ridotti i consumi di acqua nei siti produttivi per 20 milioni di litri annui che corrispondono a 7 piscine olimpioniche. Tutti i dipendenti vengono infine formati e orientati alla dematerializzazione e alla riduzione del consumo della carta.