Nel panorama italiano il 67% delle PMI afferma che il passaggio al digitale e il sostegno del Governo sono stati determinanti per la propria sopravvivenza.

passaggio al digitale

Salesforce, azienda globale di CRM, presenta la quinta edizione del report “SMB Trends”, condotta dalla società di ricerca The Harris Poll e che raccoglie le risposte di oltre 2.500 imprenditori e leader di piccole e medie imprese (PMI) in tutto il mondo tra Nord e Sud America, Europa e Sud Est Asiatico, sui risultati ottenuti in conseguenza al passaggio al digitale.

I risultati evidenziano diversi modi in cui le piccole e medie imprese hanno successo in un mondo digitale. In Italia il 51% dei leader delle PMI intervistati afferma che il supporto della business community portato dal passaggio al digitale è stato importante per il superamento della crisi dovuta alla pandemia, e il 67% afferma che il ruolo del Governo è stato altrettanto determinante.

Con l’arrivo della pandemia, le PMI hanno capito che avrebbero potuto garantirsi un futuro solo facendo forti investimenti a favore del passaggio al digitale. In moltissimi paesi, Italia compresa, abbiamo visto un vero e proprio cambio di passo. Le aziende sono diventate più digitali e quindi più agili”, commenta Giovanni Crispino, Senior Area Vice President France, Southern Europe Middle East & Africa.Quando l’emergenza sanitaria sarà finalmente terminata, i benefici risulteranno ancor più evidenti, la situazione sarà completamente nuova e i cambiamenti introdotti rappresenteranno il vero motore della crescita. Insomma un nuovo assetto che renderà le aziende più competitive soprattutto su scala internazionale”.

I principali trend emersi del passaggio al digitale evidenziano che:

  • Le PMI vedono come una priorità la fiducia dei propri dipendenti e clienti. La ricerca mostra che a livello globale il 50% delle PMI con fatturato in crescita, durante la pandemia ha offerto modalità di lavoro flessibile ai propri dipendenti, rispetto al 38% delle PMI che hanno subito un calo nella crescita.
    Ma non solo. Queste stesse realtà stanno lavorando duramente per creare fiducia anche con i propri clienti e alzare il livello di digitalizzazione dell’azienda. Ad esempio, a livello globale il 75% delle PMI in crescita afferma che i propri clienti si aspettano transazioni online, di conseguenza, il 72% di loro ha attivato una presenza e-commerce. Inoltre, il 95% delle PMI in crescita si sta attivando per proteggere i dati aziendali e difendere le informazioni dei clienti dagli attacchi informatici.
  • Le PMI abbracciano un mondo incentrato sul digitale. La stragrande maggioranza delle piccole imprese non erano assolutamente pronte ad affrontare l’impatto portato dalla pandemia e hanno dovuto attivare il passaggio al digitale in tempi rapidi. Molte realtà hanno avuto la necessità di assicurarsi che i propri dipendenti potessero comunicare, collaborare e promuovere le vendite in sicurezza in un nuovo mondo in continua evoluzione.
    A livello globale, il 71% delle PMI afferma di essere sopravvissuto alla pandemia grazie al passaggio al digitale. In Italia il 63% delle PMI intervistate dichiara che la propria attività non avrebbe potuto sopravvivere alla pandemia senza forti investimenti in ambito tecnologico. Inoltre, sempre in Italia, il 72% delle PMI ha aumentato la presenza online della propria azienda nell’ultimo anno (di cui il 17% in modo significativo). Per le PMI italiane gli investimenti si sono concentrati maggiormente nelle tecnologie a servizio del marketing (35%) e dell’assistenza clienti (31%). D’altra parte, solo il 45% delle PMI era già in possesso di una soluzione CRM.
  • Le PMI prevedono cambiamenti a lungo termine anche dopo la pandemia. Poiché tutte le PMI si stanno evolvendo, molte di loro (il 75% a livello globale) ritengono che i cambiamenti apportati alle operazioni commerciali negli ultimi due anni andranno a beneficio delle proprie imprese anche nel lungo termine. Per quanto riguarda le prospettive di sviluppo che le PMI immaginano per il futuro della propria forza lavoro, circa un terzo delle piccole e medie imprese italiane (il 29%) prevede che i propri dipendenti si adattino a una modalità di lavoro ibrida, dividendo il proprio tempo tra ufficio e remote working.
  • Le tendenze paese per paese mostrano un impatto su scala globale. Nonostante l’impatto economico della pandemia, la maggior parte dei leader delle PMI ritengono che i cambiamenti operativi che hanno introdotto nell’ultimo anno, anche grazie al passaggio al digitale, andranno a beneficio della loro attività a lungo termine. In particolare, le PMI si stanno anche impegnando attivamente per dare priorità alle esigenze dei clienti. In Italia, il 42% delle PMI ha ampliato i modi in cui i clienti possono entrare in contatto con loro e il 39% offre ai propri clienti maggiore flessibilità per soddisfare le loro necessità. Il 51% dei manager delle PMI in Italia afferma inoltre che il sostegno finanziario della propria comunità è stato fondamentale per la sopravvivenza del loro business.