La modalità di lavoro agile e smart promossa da Giuneco porta vantaggi in termini di fiducia e confronto continuo con i partner.

Giuneco

Stimolare la crescita individuale e la condivisione delle informazioni di progetto mantenendo sempre i collaboratori allineati sullo stato dei lavori, facilitando la pianificazione adattiva e lo sviluppo evolutivo, oltre ad offrire al cliente un feedback continuo sullo sviluppo del proprio prodotto. Sono questi i punti di forza della metodologia agile, la modalità di lavoro e di sviluppo dei progetti che ha deciso di abbracciare Giuneco, technology house con sede a Firenze che basa la propria forza su un laboratorio creativo di talenti.

È stato uno sviluppo naturale per Giuneco adottare la metodologia Agile in quanto perfettamente in linea con la vision aziendale”, afferma Marco Castellani, CTO e Agile Coach. “Il manifesto AGILE dichiara infatti di dare priorità alle persone sopra i processi, sottolinea e punta ad implementare l’importanza e la capacità di reagire al cambiamento ed essere flessibile. Il mondo, soprattutto nel nostro settore, va molto veloce e rispondere ai cambiamenti in modo strutturato e organico è una sfida importante: le pratiche AGILI aiutano a creare quella struttura che ti permette di essere flessibile. Per fare sì che questo approccio sia veramente efficace l’intera azienda ha deciso di abbracciare questa metodologia comprese le aree sales e amministrative”.

Le fasi della metodologia Agile di Giuneco ed i vantaggi di utilizzare un approccio smart

La metodologia principale adottata da Giuneco per organizzare il lavoro è rappresentata da alcune fasi ben strutturate: un planning, in cui si discute delle attività dei 15 giorni seguenti, denominato sprint, e uno stand-up meeting quotidiano tutte le mattine prima di iniziare il lavoro nel quale ogni persona condivide con i membri del team le attività svolte, gli eventuali problemi da risolvere e le attività del giorno. “Per ottimizzare il lavoro del Product Owner organizziamo una riunione di refinement, a metà dello sprint, utile a identificare le informazioni mancanti per lo sprint successivo”, precisa Federico Barsotti, Socio e Head of Product Owner. “Oltre a questi momenti, sempre a cadenza quindicinale, si effettua una riunione di retrospettiva per identificare momenti di crescita per il team, nell’ ottica del miglioramento continuo.”

Per poi affrontare nel migliore dei modi i nuovi progetti, il team di Giuneco ha definito una vera e propria attività di workshop.

“Ciò ci permette di entrare nel dominio applicativo del cliente e di distillare i principali requisiti tecnici e funzionali in modo da poter avere una maggiore focalizzazione e portare subito valore effettivo sul progetto ad esempio definendo un MVP e poi un roadmap di sviluppo per milestone”, prosegue Claudio Sorbi, Socio e Sales Manager. “Sfruttando il workshop aiutiamo il cliente ad “andare velocemente” sul mercato, minimizzando l’investimento, così che noi allo stesso tempo acquisiamo competenza sull’ambito lavorativo del cliente e lo possiamo consigliare al meglio”.

La differenza ed il vantaggio di un progetto sviluppato in modalità “agile” rispetto ad uno in modalità tradizionale stanno proprio nel rapporto di fiducia e di confronto continuo che si crea con il partner. Demo e incontri cadenzati permettono di rispondere velocemente al cambiamento, riorganizzando l’ordine delle prioritá e certificando step by step che il risultato sia quello atteso dal cliente.

In un approccio “waterfall” o a cascata, invece, i punti di contatto con il cliente sono solo in fase iniziale e finale, andando a perdere la possibilità di effettuare correzioni e cambiamenti durante lo sviluppo e rischiando di rendere l’intero processo più “bloccato” e meno agile”. Per quanto riguarda i team di sviluppo abbiamo impostato una politica della trasparenza e questo ha reso tutte le persone più coinvolte e attente agli obiettivi, favorendo la crescita di nuovi talenti e la compenetrazione delle conoscenze individuali”, conclude Marco Castellani.