I tassi di conversione sono sottostimati del 40%, con differenze simili in ogni fase del customer journey. I retailer che non hanno una prospettiva cross-device rischieranno di attribuire erroneamente fino al 31% delle loro transazioni

Una recente analisi realizzata da Criteo mette in evidenza le abitudini di acquisto dei consumatori e indica le previsioni relative al commercio cross-device a livello globale, fornendo anche interessanti informazioni sul nostro paese. 

Misurazione Cross-Device per investimenti più intelligenti e ritorni più elevati

E’ ormai un dato di fatto che i consumatori continuano a utilizzare più dispositivi lungo il percorso di acquisto, per questo diventa fondamentale per marketer dotarsi di una misurazione accurata e scalabile, per evitare sprechi legati agli annunci. Gli strumenti di analisi tradizionali studiano le attività dispositivo per dispositivo, fornendo una visione limitata e in silos del percorso multi-dispositivo dei clienti. Il passaggio a una vista user-centric che sfrutta strumenti di misurazione cross-device avanzati consente di identificare con precisione i consumatori e fotografare un quadro completo della loro esperienza di shopping. Questo approccio si allinea con i comportamenti di acquisto e l’intenzione di attribuire in modo più accurato le transazioni. I benefici di una corretta misurazione, identificazione e attribuzione cross-device è chiaro e può essere riassunto in questi punti:

  • Senza una misurazione cross-device quasi 1 transazione su 3 può essere attribuita erroneamente.
  • I tassi di conversione derivanti da una misurazione cross-device sono fino al 40% più elevati rispetto a una visione per singolo dispositivo.
  • I percorsi di acquisto sono fino al 41% più lunghi se tracciati utilizzando una misurazione cross-device rispetto a quanto i modelli con una visione parziale indicano.

In Italia

  • Con una misurazione user-centric e cross-device, i retailer possono monitorare con maggiore precisione la conversione e ottimizzare le spese di marketing; in Italia i tassi di conversione sono 1,6 volte più alti rispetto a quello che emerge attraverso un approccio device-centric.
  • In Italia il 46% di tutte le transazioni, dalla prima visita al sito web fino all’acquisto, ha coinvolto due o più dispositivi.

Il Mobile continuerà a essere una forza dominante

Il customer journey rimane dinamico attraverso più dispositivi, ma il mobile sta mostrando un tasso di transazione più elevato e una dimensione media maggiore del valore degli ordini. I dati chiave relativi alla crescita del mobile per il quarto trimestre del 2016 includono:

  • Il 36% di tutti gli acquisti online negli Stati Uniti sono stati completati su mobile, con un aumento anno su anno del 20%.
  • Il valore degli ordini su smartphone e tablet è in crescita. La spesa da smartphone è aumentata del 7% anno su anno, mentre i tablet stanno raggiungendo la parità con i desktop per valore di transazioni.
  • Al 55% rispetto al 45%, le app mobile hanno catturato più transazioni dei browser mobile, una tendenza notata la prima volta nel report di Criteo relativo alla prima metà del 2016.
  • Con il 41%, il settore Fashion & Luxury ha mantenuto la quota maggiore di transazioni mobili.
  • Il settore degli articoli sportivi ha guadagnato il secondo posto in classifica, grazie alla crescita da mobile anno su anno più elevata, un impressionante +30%.

In Italia

  • Con una crescita del 26% su base annua, i mass merchant hanno ormai la più grande quota di transazioni mobile in Italia. Health & Beauty si attesta al secondo posto, con un aumento del 28% su base annua. Entrambi i settori scavalcano Fashion & Luxury.
  • Anche la categoria relativa agli articoli sportivi ha mostrato una forte crescita: 31% su base annua.

Smartphone, dispositivo chiave per gli acquisti cross-device

L’adagio “si naviga su smartphone, si acquista sul desktop” è ufficialmente morto. I consumatori ora utilizzano gli smartphone sia per la ricerca che per l’acquisto, il che rende ancora più importante per i retailer fornire un’esperienza sincronizzata fra desktop e mobile:

  • Quasi 1/3 di tutti le transazioni cross-device negli Stati Uniti iniziano con uno smartphone.
  • Per i top retailer negli Stati Uniti, nella seconda parte del 2016 le transazioni da smartphone hanno rappresentato il 25% del totale delle vendite online, con un incremento del 41% anno su anno.
  • Gli acquirenti cross-device sono equamente rappresentati nei tre principali dispositivi di acquisto: smartphone (28%), tablet (36%) e desktop (31%).

I numeri in Italia

  • Nel nostro paese il 20% di tutte le transazioni cross-device completate su desktop sono iniziate su uno smartphone e il 36% di quelle completate su uno smartphone hanno avuto inizio su un desktop. E, indipendentemente dal dispositivo di acquisto, circa una transazione cross-device su quattro inizia con uno smartphone.
  • Le quote di transazioni eCommerce cross-device per dispositivo sono così rappresentate: smartphone (45%), tablet (50%) e desktop (46%).
  • In Italia, quasi un terzo degli acquisti online è completato sullo smartphone, con un incremento anno su anno (YoY) dell’11%.
  • Gli acquisti da smartphone rappresentano un quinto di tutte le vendite al dettaglio online in Italia, con un incremento su base annua del 24%, mentre quelli da tablet continuano a diminuire.
  • Le transazioni effettuate su iPhone stanno rapidamente recuperando su Android con una forte crescita del 50% su base annua – 2,5 volte superiore a quella di Android.

I marketer non possono più permettersi una vista in silos dei comportamenti di acquisto dei loro clienti. I retailer più consapevoli offrono una user experience coerente su tutti i dispositivi per catturare gli acquisti ovunque si svolgono – e, con una visione cross-device del percorso di acquisto degli utenti, spendono i budget di marketing in maniera più ponderata.

Il report completo State of Cross Device di Criteo è disponibile qui.