Oltre 1000 campagne di pubblicità digitale realizzate tra gennaio a dicembre 2022, hanno riscontrato perdite del 35% sull’investimento. Si deve puntare su un’efficace gestione delle relazioni con i clienti.

Perdite sull’investimento fino al 35% per le aziende che nel 2022 hanno puntato solo sulla pubblicità digitale. Lo afferma lo studio sull’efficacia del digital advertising effettuato dalla digital company Traction.

L’indagine ha preso in esame oltre 1000 campagne di marketing digitale realizzate da gennaio a dicembre 2022. Obiettivo, individuare le strategie da mettere in campo nel 2023 per aumentare i ricavi. Il risultato è una rilevazione che dimostra come la pubblicità online risulti efficace solo se affiancata da un’efficace gestione delle relazioni con i clienti.

Perché fare advertising non basta

Secondo lo studio di Traction, la pubblicità digitale da sola non è sufficiente per garantire un ritorno sull’investimento. L’analisi di oltre 1000 campagne effettuate nel 2022 ha rilevato infatti per la pubblicità digitale una perdita del 35% sull’investimento per l’acquisizione di un nuovo cliente.

Il dato è determinato dal fatto che ogni nuovo cliente spende in media per il suo primo acquisto circa il 65% del costo sostenuto dall’azienda per acquisirlo. Il problema è che questo primo acquisto il più delle volte è anche l’unico.

La tendenza si inverte nel momento in cui alla pubblicità online si associano una serie di attività volte a gestire le relazioni con i clienti. Questo avviene adottando una strategia di Digital CRM (Customer Relationship Management).

L’importanza delle relazioni

Sì, perché dopo il primo acquisto il cliente è pronto a farne altri. Tuttavia, questo accade se l’azienda sceglie un approccio volto all’ascolto e al dialogo.

Lo studio ha preso in considerazione un ciclo di vita di 12 mesi all’interno del quale i clienti, ricontattati con email, sms e messaging tagliati su misura, tendono a compiere ulteriori acquisti per un valore pari al 75% del costo di acquisizione. Tra il primo acquisto e i successivi quindi l’azienda totalizza il 140% dell’investimento iniziale, generando un profitto del 40%.

Il cliente lascia tracce navigando in Internet e interagendo con le comunicazioni inviate. I suoi interessi vengono delineati nel tempo grazie all’intelligenza artificiale e le promozioni inviate si fanno sempre più personalizzate. Ecco che a un primo acquisto ne seguono altri.

Il tutto in maniera automatizzata grazie all’utilizzo di moderne piattaforme multicanale e multifase gestite da professionisti.

Come aumentare i ricavi

Ma come è possibile raggiungere questo risultato? Secondo Traction, la prima variabile su cui agire è la Frequenza di acquisto, ossia il numero di acquisti fatti da un cliente nel suo ciclo di vita. Tale dato aumenta con offerte che portano i clienti a ridurre gli intervalli di tempo tra un acquisto e l’altro.

La seconda è il Valore della transazione, ossia la spesa sostenuta per ogni singolo acquisto. Anche in questo caso solo una comunicazione personalizzata porterà il cliente ad acquistare prodotti aggiuntivi o correlati a quello già scelto.

La maggior parte delle aziende investe in pubblicità digitale sperando di ricavare più di quanto ha speso in tempi brevi. Il 2023”, ha concluso Pier Francesco Geraci, CEO di Traction, “vedrà un numero crescente di aziende puntare sulle relazioni. A supporto degli imprenditori, piattaforme di marketing automatizzate sempre più performanti e competenze crescenti nel settore”.

Quali opportunità per il 2023

Dopo un periodo di grande crescita, dal +3% nel 2022 contro il +24% del 2021. Un rallentamento dovuto a molteplici fattori, primo tra tutti la crisi energetica, che modifica le priorità aziendali. Parallelamente, l’aumento della concorrenza e del numero di offerte fa crescere il costo di acquisizione dei nuovi clienti, tanto da rendere la pubblicità online inefficace.

Eppure, si tratta ancora di un mezzo fondamentale per aumentare i ricavi. A costo di seguire i clienti in tutto il loro percorso.