Uncem esprime preoccupazione per i ritardi nelle autorizzazioni ai lavori per il Piano Bul, e nella spesa delle risorse per le quattro aree pilota piemontesi della Strategia Nazionale aree interne

Piano Banda Ultralarga: dati e numeri di tutti i comuni e regioni

I dati sugli avanzamenti della spesa del Programma di Sviluppo rurale della Regione Piemonte sono incoraggianti; tuttavia, Uncem ha espresso preoccupazioni su due aspetti relativi all’attuazione del Piano Bul (banda ultralarga), al quale il Psr del Piemonte contribuisce con oltre 40 milioni di euro, e della Strategia nazionale aree interne.

Sul Piano Bul, vi sono troppi ritardi a partire dalle autorizzazioni per i lavori. Il Piemonte ha tantissimi Comuni che aspettano con ansia l’avvio degli interventi, hanno firmato le convenzioni con Mise e Infratel, ma le autorizzazioni non arrivano. E le imprese incaricate da Open Fiber non possono agire. Secondo Uncem, la Regione deve spingere tutti i soggetti autorizzatori a non perdere ulteriore tempo e ad intervenire per far sì che i cantieri della fibra siano avviati rispettando le scadenze di messa in opera, spesa, rendicontazione. Non è un problema solo di Psr e uso dei fondi europei, bensì di più generale coesione, riduzione delle sperequazioni, rimozione del divario digitale.

Altro tema delicato è quello relativo alla Strategia nazionale aree interne nelle quattro aree pilota piemontesi: Maira e Grana, Ossola, Bormida, Valli di Lanzo. Troppo il ritardo nella spesa delle risorse, anche del Psr. Un ritardo non certo imputabile ai territori: Maira e Grana sono infatti state tra le prime delle 72 aree in Italia a firmare l’Accordo di Programma Quadro con la Presidenza del Consiglio. Finora hanno speso solo qualche centinaia di migliaia di euro su 10 milioni di euro disponibili. La Regione Piemonte non ha peraltro, inspiegabilmente, chiesto l’anticipo dei fondi nazionali per permettere alla Grana e Maira, ad esempio, di partire con il cantiere della scuola di valle. Anche dei bandi di Psr e Fesr non vi è traccia. Le altre aree piemontesi chiedono velocità a Invitalia, all’Agenzia della Coesione e alla Regione. Uncem si unisce a loro e i due temi saranno posti alla nuova Giunta regionale affinché i processi vengano accelerati per poter dare risposte alle comunità e agli Enti locali.