Paolo Delnevo, Vice President PTC Southern Europe, illustra le cinque tendenze nella trasformazione digitale da tenere d’occhio nel 2022.

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Sulla base dell’esperienza dei propri clienti e sulle ricerche dei principali analisti di mercato, il Vice President PTC Southern Europe, Paolo Delnevo, ha delineato i 5 trend della trasformazione digitale che influenzeranno il 2022.

  1. L’importanza di un investimento concreto nella trasformazione digitale 

Implementare con successo un progetto di trasformazione digitale non è un compito facile. Il sondaggio realizzato nel corso del 2021 da McKinsey ha rivelato che le aziende che fanno investimenti significativi in tecnologia, talenti, leadership e risorse per la digitalizzazione, registrano consistenti benefici.

Il 10% delle aziende con le migliori performance, tra quelle che hanno risposto al sondaggio, è molto più avanti dei propri concorrenti in tutte e quattro queste aree. Per esempio, il top 20% ha il doppio delle probabilità rispetto agli altri di assumere in poco tempo talenti qualificati per i propri ruoli tecnologici.

I risultati del sondaggio McKinsey riflettono la realtà che anche noi abbiamo riscontrato sul campo: il 77% dei programmi di trasformazione digitale costa più di 1 milione di dollari, con il 30% che costa più di 5 milioni di dollari all’anno. Questi sforzi richiedono la collaborazione tra leader tecnologici, leader strategici, responsabili di funzione aziendali e molti altri stakeholder.

Raggiungere una trasformazione digitale di successo non è facile, ma con una visione chiara e focalizzata, le giuste risorse, un team dedicato e un’implementazione mirata, i benefici sono esponenziali.

  1. I benefici di una trasformazione digitale mirata

Un progetto di Digital Tranformation può essere così vasto e avere così tanti scopi diversi che molte aziende riscontrano difficoltà già dai primi passi, ossia da dove cominciare. Alcune scelgono di affrontare diverse sfide contemporaneamente, spesso a loro danno. In media, i produttori iniziano con otto progetti pilota, ma il 75% di essi non riesce a passare alla fase successiva, il che può mettere in discussione la sostenibilità e il finanziamento del progetto e l’impatto sulla competitività dell’azienda.

Con questo approccio dispersivo, le iniziative di trasformazione digitale si moltiplicano all’interno dello stesso ambiente e faticano a dare frutti, portando alla tipica e poco gradita situazione di stallo dei progetti pilota. Troppi parametri da prendere in considerazione sono spesso causa di sovraccarico decisionale, o addirittura di paralisi, con conseguente fallimento delle iniziative.

Le aziende che procedono invece per priorità:

  • identificando i loro problemi strategicamente più rilevanti ed urgenti da risolvere;
  • valutando i vantaggi della loro risoluzione;
  • investendo con fiducia in una strategia di trasformazione digitale ed eseguendola efficacemente, ne traggono invece tutti i benefici.

La chiave per un programma di trasformazione digitale di successo, oltre alla consulenza di esperti esterni, è che le funzioni aziendali interessate dai cambiamenti lavorino a stretto contatto con l’IT per determinare le loro esigenze strategiche.

  1. L’esperienza digitale dei dipendenti e i suoi benefici

Il recente report di AccentureThe Future of Work: A Hybrid Working Model” ha rivelato che la maggior parte dei lavoratori (83%) preferisce un approccio che combina il lavoro in loco e quello da remoto. Un risultato che non stupisce, dato che molti dipendenti si sono abituati a tale flessibilità negli ultimi due anni. Lo studio riporta anche che il 63% delle aziende ad alta crescita ha già adottato un modello di “produttività ovunque”, in cui i datori di lavoro assicurano che i loro team abbiano le risorse e il supporto di cui hanno bisogno per lavorare bene, in ogni circostanza.

L’esperienza digitale dei dipendenti aumenta la produttività, riduce il turnover e promuove la retention dei talenti. È un importante vantaggio competitivo per le aziende. La realtà aumentata (AR) è già utilizzata in numerosi di settori, come l’addestramento nella US Air Force e il supporto alla manutenzione dei macchinari industriali, e le aziende hanno riscontrato notevoli risparmi nelle spese di viaggio negli ultimi due anni. Se non ci sono impatti negativi sui risultati aziendali, perché non continuare?

  1. Il ruolo crescente dell’AI generativa nella trasformazione digitale

Come osserva Gartner, l’AI generativa è una delle grandi tendenze tecnologiche da osservare quest’anno. Secondo Gartner, l’AI generativa “si riferisce a metodi di machine learning che imparano a riconoscere contenuti o oggetti a partire dai loro dati, e poi usano queste informazioni per generare manufatti completamente nuovi e originali”. Questa capacità è già parte dei programmi di trasformazione digitale esistenti e sarà sempre più integrata, di pari passo con la maturazione di questa tecnologia. Gartner prevede che il 10% dei dati prodotti, rispetto all’1% di oggi, verrà dall’AI generativa.

Mentre il machine learning continua a progredire, il suo contributo al design è già fonte di valore. Attraverso il generative design, gli ingegneri possono elaborare nuove idee in modo rapido e creativo, lasciando che il software li guidi verso soluzioni nuove ed ecologiche. Oggi, questa tecnologia sta plasmando una serie di prodotti, come veicoli e tute spaziali e, nel tempo, è destinata a giocare un ruolo ancora più importante nel modo in cui le aziende progettano e producono la prossima generazione di prodotti.

  1. Il crescente ritmo di cambiamento e la personalizzazione dell’infrastruttura IT 

Gli ultimi due anni sono stati segnati da molte incertezze. In un articolo di Deloitte sulla strategia di trasformazione digitale, oltre il 75% dei dirigenti intervistati ha detto che si aspetta più cambiamenti nei prossimi cinque anni di quanto sia avvenuto nei cinque precedenti. Oltre la metà di loro crede che il rapido ritmo del cambiamento tecnologico non sia positivo per le proprie organizzazioni o i propri clienti.

Per rimanere competitivi, i produttori devono orientarsi verso infrastrutture informatiche agili. Mentre il percorso di ogni azienda verso la trasformazione digitale è diverso, è probabile che un approccio misto «on-premise» (in loco) e cloud si evolverà in una combinazione di «on-premise e multi-cloud». Allo stesso tempo, il modello SaaS sta guadagnando terreno perché offre maggiore mobilità, migliore collaborazione, innovazione più veloce, facile scalabilità e costi totali inferiori.

L’evoluzione del cloud ibrido verso il multi-cloud e il SaaS consentirà alle aziende di soddisfare meglio le loro esigenze IT, favorendo i partner che possono fornire e integrare questi tipi di servizi in modo ottimale.

Conclusioni

La tecnologia è senz’altro l’elemento chiave che sta alla base della trasformazione digitale ed entrambe continueranno a svilupparsi e progredire nel 2022. Tenendo a mente le tendenze di cui sopra, le aziende saranno in grado di condurre efficacemente le loro iniziative di digitalizzazione e avere successo a lungo termine, nonostante le modifiche nello scenario che le circonda.