Una ricerca di JLL stima che nel 2021 ci saranno circa 7,2 milioni di data center nel mondo e sostenibilità ed efficienza energetica influenzeranno le decisioni dei clienti.

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La sostenibilità e l’efficienza energetica sono fattori che pesano sempre di più sulle decisioni dei clienti e JLL, azienda operante nel settore immobiliare, ha pubblicato i risultati di una ricerca circa l’ottimizzazione energetica dei data center.

La crescita nell’utilizzo dei dati – e la conseguente necessità di disporre di data center – è guidata dalla domanda dei consumatori: le persone si aspettano un accesso a prodotti e servizi senza restrizioni di tempo e spazio. Si stima che la quantità di dati creati ogni anno sia in forte crescita. Nel 2020, ogni essere umano sul pianeta ha generato 1,7 megabyte di informazioni ogni secondo.

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Entro il 2025 si stima che la quantità di dati generati ogni giorno potrebbe raggiungere i 463 exabyte a livello globale.

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Con il lavoro flessibile e i modelli di lavoro ibridi che sembrano destinati a diventare la nuova normalità per molte persone e organizzazioni, la domanda di dati è destinata a crescere con un conseguente sviluppo della tecnologia applicata nei data center.

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Si stima che entro la fine del 2021 ci saranno circa 7,2 milioni di data center nel mondo.

Nuove esigenze per il settore.

Oggi il focus è su cambiamento climatico e centralità dei dati. Due aspetti che vanno in direzioni opposte, in quanto i data center toccano elevate soglie di consumo energetico e arriveranno ad assorbire il 3,2% di tutta la domanda di elettricità nel 2030.

La sostenibilità e l’efficienza energetica sono fattori che pesano sempre di più sulle decisioni dei clienti; anche per questo motivo, in un recente sondaggio di S&P su 825 operatori di data centres multitenant (MTDC), circa il 43% ha dichiarato di avere programmi volti a implementare la sostenibilità dei propri impianti.

La sostenibilità dei data center è ora in cima all’agenda di operatori, clienti e stakeholder. La pandemia di Covid-19 non solo ha evidenziato la crescente domanda di infrastrutture digitali, ma ha anche rafforzato il ruolo che gli immobili devono svolgere nella lotta contro il cambiamento climatico. Si stima che il settore immobiliare sia responsabile di quasi il 40% del totale delle emissioni dirette e indirette di CO2, il che significa che ha un grande ruolo da svolgere nel guidare la strada verso la sostenibilità.

In un’ottica sostenibile bisognerà ripensare agli edifici più vecchi e che continueranno ad operare almeno per i prossimi 10 anni, mentre per i nuovi data center il focus sarà su progettazione, materiali e design sostenibili.

Se i data center tradizionali – costruiti più di dieci anni fa – sono stati concepiti in un’epoca in cui la disponibilità annuale garantita era al primo posto, oggi l’attenzione si è spostata verso la sostenibilità e la responsabilità aziendale.

L’impegno per la sostenibilità è in forte crescita, dimostrandosi sempre più urgente e in primo piano nelle agende di molte organizzazioni. Molti dei cosiddetti data center tradizionali saranno ancora in funzione nei prossimi dieci anni, il che solleva alcune domande importanti su come raggiungere i nuovi obiettivi dell’industria. Guardando al futuro, il settore dei data center deve affrontare l’ulteriore sfida della decarbonizzazione degli impianti tradizionali per la quale serviranno investimenti e tecnologia.

L’importanza degli indicatori: il PUE e il WUE

La reportistica sulla sostenibilità sta diventando un elemento distintivo e di client attraction anche per i data center.

Vi sono una serie di KPI standard, allineati con il Climate Neutral Data Centre Pact e gli SDGs ONU 2030. In particolare vanno considerate le seguenti metriche:

  • Il PUE (Power Usage Effectiveness): il rapporto tra la potenza totale assorbita dal data center e quella usata dagli apparati IT. Un punteggio PUE di 1,0 indicherebbe un’efficienza del 100%, mentre un punteggio di 2,5 o superiore indicherebbe un livello di efficienza molto basso.
  • Il WUE (Water Usage Effectiveness): il rapporto che misura la quantità di acqua usata dai data center per il raffreddamento, la temperatura, il controllo dell’umidità e la produzione di elettricità.

PUE e WUE

L’ottimizzazione dell’energia è un punto chiave per l’infrastruttura dei Data Centre esistenti. Anche se il PUE è un buon indicatore, è fondamentale concentrarsi anche sulla gestione del flusso d’aria, indipendentemente dalla strategia di raffreddamento. È di fondamentale importanza abbassare il consumo di energia dei data center, che sono grandi produttori di calore e per questo necessitano di essere raffreddati. Circa il 30% dell’energia consumata è infatti destinata ai sistemi di raffreddamento. I centri nei climi più freddi avranno tipicamente PUE più bassi di quelli in luoghi più caldi.

Raggiungere gli obiettivi PUE e WUE è complesso dato il considerevole numero di centri obsoleti attualmente operativi sul mercato. Poiché il PUE determina comportamenti molto diversi tra i data center vecchi e quelli nuovi, è una metrica spesso considerata controversa.

L’Uptime Institution Global Data Centre Survey 2019 ha riportato che il PUE medio dei suoi 624 partecipanti è effettivamente aumentato da 1,58 nel 2018 a 1,67 nel 2019, ma è rimasto relativamente stabile a quel livello negli ultimi due anni.

I data center europei devono raggiungere il target PUE dell’1,3-1,4% entro il 2025 per quanto riguarda i nuovi data center ed entro il 2030 per quelli costruiti più di 10 anni fa. Simili tempistiche sono previste per il WUE mentre entro il 2025, il 75% dell’energia utilizzata dovrà pervenire da fonti rinnovabili. Se gli operatori non riusciranno a rispettare questi impegni, potrebbero risultare meno appealing per i clienti che avranno sempre più obblighi etici e di sostenibilità da rispettare in tutta la catena del valore.

 

Cosa dovrebbero prevedere i data center per essere competitivi:

  • Definire una strategia di sostenibilità
  • Sviluppare una roadmap di obiettivi da implementare
  • Fornire un annual report sulla sostenibilità con metriche affidabili e trasparenti