GlueGlue lancia l’app Font Master che attraverso la gamification forma i designer del futuro e permette loro di indovinare e scegliere il giusto carattere da utilizzare.

font-master

Si tratta del Comic Sans, di Basier o Karla? Scegliere il font è oggi più che mai importante per il branding di un’azienda perché può influenzare fortemente la percezione di un brand e del suo messaggio. Un carattere da solo può trasmettere un certo tono o sentimento, come professionalità, ludicità o serietà. Pertanto, è importante scegliere un carattere appropriato per il messaggio di un marchio e il pubblico di destinazione. Inoltre, è importante garantire che un font sia leggibile e facile da leggere, oltre che coerente su diversi mezzi e piattaforme. Ma quanti riescono realmente ad identificare un carattere rispetto ad un altro? Riconoscere ed indovinare i font non è più una missione impossibile grazie a Glueglue. L’agenzia specializzata nel design e nello sviluppo di applicazioni mobile e web di alta gamma e che ha all’attivo collaborazioni con Norma’s Teaching, Roofus, Confindustria, Flower Burger e Vodafone ha infatti lanciato e sviluppato Font Master, un’app gratuita disponibile sia su IOS e Android che consente agli utenti di indovinare i font ed al contempo, attraverso la gamification, forma ed allena i designer del futuro.

Font Master sfida l’utente: di che font si tratta?

“L’app è pensata per tutti quei designer ed utenti che quando vedono un visual vedono quello che ci sta dietro, e non possono fare a meno di chiedersi ossessivamente: di quale carattere si tratta? I font, che a migliaia affollano il mondo nelle strade, sui cartelloni, sui palazzi ma anche il mondo digitale dai siti alle app che usiamo tutti i giorni, sono i protagonisti di questo esperimento”, afferma Matteo Lo Manto, co-founder di GlueGlue.

La sfida di Font Master si basa su 3 livelli di difficoltà.

I protagonisti del gioco sono quindi dai font più classici come il Baskerville, un serif font la cui creazione risale addirittura al 1750, all’Helvetica uno dei sans-serif più utilizzati ed amati dai designer degli ultimi decenni e sviluppato nel 1957 da Max Miedinger e Eduard Hoffmann. Si arriva quindi ai font più contemporanei come il Basier, creato nel 2018 dallo studio spagnolo Atipo e a font molto recenti e addirittura open source come il Karla, disegnato da Jonathan Pinhorn. Infine, non potevano mancare i font più criticati della storia, come il Comic Sans ed il Papyrus, creato da Chris Costello nel 1982 e protagonista di numerosi Meme e video online, largamente odiato dalla design community e considerato da sempre un font non font.

Se al primo livello del gioco si ha una visione completa del font grazie ad una frase, al secondo livello le cose si complicano e la sfida si gioca su una parola ed al terzo livello, su una porzione di una lettera: una grazia, un dettaglio caratteristico di quel carattere che bisogna indovinare.

Dieci secondi per 102 font da indovinare, se si sbaglia si ricomincia da capo

Difficile? Sì, ma non impossibile perchè in Font Master la sfida è continua, grazie ad una leaderboard mondiale sempre aggiornata, che mette in luce gli utenti che hanno fatto i punteggi maggiori. Per una sana competizione che incentiva a scalare la classifica e crescere di livello. Dai primissimi che scherzano sui classici font Meme del design (Comic Sans lover, Papyrus estimator per esempio) fino al livello supremo di font Master.