Il 30% circa delle fintech della Community sono realtà straniere con una presenza in Italia: Al via il 15 aprile il primo appuntamento della serie di webinar dedicati agli ecosistemi internazionali “A Global Fintech Bridge”

Fintech District

Fintech District è la Community internazionale di riferimento per l’ecosistema Fintech e  Techfin in Italia che oggi conta più di 300 aziende tra fintech e Corporate di primaria  importanza. Sono stati oltre 60 gli incontri di matchmaking facilitati nel 2024 dalla Community con l’obiettivo di promuovere partnership e collaborazioni che spaziano dall’open innovation alla creazione di progetti pilota con i Corporate partner. Numeri che testimoniano l’importanza e il valore della collaborazione, che rappresenta una  vera e propria leva per la crescita dell’intero ecosistema del Fintech, non solo per quanto  riguarda l’Italia ma anche in un’ottica internazionale.

 

Tanti Paesi, una sola lingua 

Oggi le aziende straniere con una presenza in Italia costituiscono circa il 30% della  Community. Alle realtà italiane, infatti, si sono aggiunte nel tempo anche fintech nate in  diversi Paesi del mondo, tra cui spiccano Francia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera e USA.  Inoltre, tra i 28 Ecosystem Partner, più del 60% rappresenta gli interessi di uno stato estero,  con una presenza di più di 15 Paesi (90% europei).

A conferma di una dimensione sempre più internazionale, infatti, il Fintech District si  confronta costantemente con gli altri HUB fintech e le agenzie di promozione di altri Paesi,  tra cui Portugal Fintech, la community no-profit nata nel 2016 che annualmente pubblica un  report sullo stato dell’ecosistema fintech portoghese, che nell’ultima edizione ha visto un  contributo di Fintech District. Inoltre, da un sondaggio effettuato sulla community, il 45% dei  rispondenti ha detto di aver bisogno di attività di mentorship su “entering new geographies”.

 

“A Global Fintech Bridge” 

Proprio dall’esigenza di circa una fintech su due, il 2024 ha visto l’avvio di collaborazioni con  altri hub fintech in Europa, tra cui nel 2024 si ricordano Fintech Belgium, Fintech Latvian  Association e Fintech Poland, attraverso accordi di Ecosystem Partnership.

In virtù di queste collaborazioni, il 15 aprile e il 13 maggio si terranno i primi due  appuntamenti della serie di Webinar “A Global Fintech Bridge”, un format che può essere  replicato con altre realtà internazionali del settore. L’evento prevede da parte del Fintech  District e di rappresentanti del mercato fintech coinvolto una panoramica degli sviluppi dei  rispettivi ecosistemi, seguita dal racconto di realtà che stanno esplorando o sviluppando  soluzioni in quel nuovo mercato.

Gli incontri virtuali saranno un’occasione di confronto e condivisione e permetteranno anche  di interagire con aziende interessate a entrare nel mercato italiano.

  • Il 15 aprile sarà l’occasione per un confronto Italia-Polonia, a valle dell’accordo che ha  permesso al Fintech District di partecipare alla Warsaw Fintech Week per raccontare  l’ecosistema italiano e portare la propria esperienza. Ci si può registrare gratuitamente al  webinar a questo link.
  • Il 13 maggio sarà, invece, la volta della Lettonia, come parte di una collaborazione all’interno  della quale il Fintech District è già stato invitato come Leader ed esperto di riferimento a due  eventi a Riga, mentre le principali organizzazioni lettoni del settore hanno partecipato al  Milan Fintech Summit 2024 con uno stand dedicato e uno speech sul Main Stage.

 

Il Soft Landing Program 

Fintech District, dunque, si posiziona come riferimento per tutto il comparto italiano e, allo  stesso tempo, come punto di accesso e facilitatore per le realtà straniere che vogliono  entrare nel nostro mercato, grazie anche al programma di Soft Landing offerto insieme a  Milano&Partners – l’agenzia ufficiale di promozione della città di Milano – per fornire tutto il  supporto necessario durante i primi step di ingresso.

Attraverso il Soft Landing Program, Fintech District offre connessioni rilevanti e servizi su  misura per garantire un agevole sbarco delle imprese in Italia: dalle informazioni preliminari  sul panorama fintech e techfin italiano a quelle sul mercato attraverso l’analisi dei  competitor, survey, brand awareness, passando per l’introduzione agli stakeholder locali  (istituzioni, autorità e organi regolatori).

In 4 anni, Fintech District e Milano & Partners sono entrati in contatto con oltre 250 aziende,  provenienti da diversi Paesi (principalmente da USA, UK, Francia, Canada). Di queste, più  del 10% è entrato a far parte della community di Fintech District e circa il 5% ha aperto una  sede legale a Milano grazie al programma.

 

Milano capitale europea del fintech 

In questi anni, Fintech District si è distinto oltre i confini nazionali anche grazie al Milan  Fintech Summit, l’evento organizzato insieme a Fiera Milano-Business International per  rafforzare il ruolo di Milano come capitale del fintech a livello internazionale e accendere i  riflettori sull’ecosistema del nostro Paese, rafforzando l’interesse e gli investimenti da parte  di player internazionali.

L’ultima edizione, la quinta, si è svolta a ottobre 2024 e ha visto la partecipazione di oltre  1.300 persone (di cui il 27% proveniente dall’estero), oltre 130 speaker e 77 partner. 

Clelia Tosi, Head of Fintech District ha commentato: “Attraverso il proprio ecosistema in  espansione, il Fintech District guida il settore del fintech italiano verso una dimensione  sempre più internazionale. L’obiettivo per il 2025 è proseguire nel nostro percorso dando  continuità a quanto fatto fino a oggi, moltiplicando i punti di contatto e il supporto per la  Community. Grazie ai progetti e alle attività messe in campo, come il Milan Fintech Summit, divenuto ormai un punto di riferimento per tutto l’ecosistema fintech, il Soft Landing Program  e il webinar “A Global Fintech Bridge”, ci impegniamo a promuovere l’innovazione e la  cooperazione a livello internazionale. Sono convinta che l’Italia possa ritagliarsi un ruolo  sempre più rilevante all’interno dell’ecosistema fintech europeo e rispondere alle sfide che  un settore sempre più strategico come quello del fintech ci riserverà in futuro”.