TheFork lancia i dining bond per supportare la ristorazione con il sostegno delle principali associazioni di settore

thefork dining bond

Stiamo finalmente per entrare nella fase 2, il che significa l’inizio delle riaperture di molti settori e un primo allentamento del lockdown pur in osservanza di tutte le misure di sicurezza necessarie. Per i ristoranti dovremo invece aspettare il 1° giugno e sarà un passaggio importante per tornare un po’ alla normalità. Secondo un sondaggio condotto dall’Osservatorio Lockdown di Nomismaandare a cena al ristorante è uno dei principali desideri da esaudire dopo la quarantena per quasi metà degli intervistati (43%)[1]. Per questo TheFork, principale applicazione per la prenotazione online dei ristoranti a livello globale, ha deciso di lanciare la campagna “Salviamo i ristoranti” per dare ulteriore supporto al settore della ristorazione nella fase di riavvio che li attende. Una nuova iniziativa grazie alla quale gli utenti possono comprare “dining bond” – altrimenti detti voucher prepagati – presso centinaia di ristoranti della piattaforma che hanno deciso di offrirli direttamente dall’applicazione e dal sito di TheFork.

Per acquistarli è sufficiente identificare il ristorante preferito attraverso la selezione dedicata in homepage e – una volta sulla scheda del locale – cliccare sul pulsante “Acquista un voucher prepagato”.  A questo punto si aprirà la pagina dedicata all’acquisto in cui sarà necessario inserire l’importo del voucher che si desidera comprare e completare il pagamento. I soldi verranno direttamente accreditati al ristorante[2] senza alcuna commissione per l’esercente da parte di TheFork, mentre l’utente riceverà i dettagli dell’acquisto via e-mail e potrà spendere il suo voucher alla riapertura.

L’iniziativa dei dining bond appena sbarcata in Italia, è stata testata con successo da TheFork in diversi mercati (Spagna, Francia, Svizzera, Belgio e Australia), dove ha permesso ai ristoranti aderenti di raccogliere complessivamente 500 mila euro[1], cifra che continua a crescere giorno dopo giorno.

“Il settore della ristorazione, come e più di altri comparti economici, sta scontando gli effetti della chiusura forzata. In questo contesto è doveroso fare sistema e impegnare ogni risorsa disponibile per sostenere i ristoranti, una componente essenziale del nostro tessuto imprenditoriale e culturale. In qualità di servizio per la ristorazione più diffuso in Italia, abbiamo deciso di mettere in campo tutte le nostre competenze attivando gratuitamente per i ristoranti Partner che ne fanno richiesta il delivery e ora anche i dining bond. L’obiettivo è duplice: da un lato i ristoranti riescono a raccogliere liquidità in attesa di riaprire, dall’altra gli utenti possono sostenere i propri locali del cuore, con un pensiero rivolto al futuro, ora che cresce il desiderio di andare a mangiare fuori ”, ha spiegato Almir Ambeskovic, membro del Board di TheFork.

La campagna “Salviamo i ristoranti” è stata accolta positivamente anche dalle principali associazioni italiane del settore. Prima tra tutte la  Federazione Italiana di Pubblici Esercizi (FIPE), che è già impegnata in un’iniziativa simile e che è sempre in prima linea quando si tratta di fare sistema per permettere agli imprenditori della ristorazione di affrontare la crisi.  Positivi anche i pareri di APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, ADG – Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto e Le Soste.

“L’attuale condizione offre la grande opportunità di dar vita ad un progetto strutturato di Rete e l’implicazione in idee concrete rappresenta la base costruttiva di una logica che coinvolga tutta la filiera agroalimentare. La ristorazione è da sempre leva strategica del Paese, ora più che mai necessita di azioni congiunte che aiutino a superare l’attuale stato di crisi. Per questo siamo contenti di supportare tale azione, convinti che aiuterà a risollevarci più forti di prima” , ha concluso Gianluca De Cristofaro – responsabile tecnico-scientifico dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.