Il nuovo report di Enterprise Strategy Group indica che le difficoltà delle imprese nello sviluppo di soluzioni tramite la GenAI sono dovute alla mancanza di governance, di preparazione dell’infrastruttura e di talenti IT

GenAI

Sfide notevoli emergono attualmente nelle imprese che impediscono il successo dei progetti di GenAI, nonostante vi sia un grande interesse e ottimismo a suo favore. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Enterprise Strategy Group (ESG) e Hitachi Vantara – controllata di Hitachi – focalizzata sull’archiviazione dati, sulle infrastrutture e sulla gestione del cloud ibrido. Nonostante dunque tale interesse, le sfide sono significative e minacciano il successo dei progetti in cui GenAI sia protagonista.

L’indagine di Enterprise Strategy Group

L’indagine, condotta su 800 responsabili IT e leader aziendali negli Stati Uniti, in Canada e in Europa occidentale, analizza il ruolo critico che l’infrastruttura dati riveste per la GenAI aziendale e le relative decisioni su cui si basa un’implementazione di successo. I dati evidenziando che il 97% delle organizzazioni considerano la GenAI una delle prime 5 priorità, con il 35% delle aziende U.S. più propense ad affermare che si tratta della massima priorità rispetto agli intervistati europei.

Inoltre, quasi due terzi (63%) dichiara di aver già identificato almeno un caso d’uso per la GenAI. Nonostante il crescente interesse per l’implementazione dell’IA Generativa, diversi fattori comportano rischi notevoli per le aziende:

  • Meno della metà (44%) delle aziende dispone di politiche ben definite e complete in materia di GenAI.
  • Solo poco più di un terzo (37%) ritiene che la propria infrastruttura e il proprio ecosistema di dati siano adeguatamente preparati per l’implementazione di soluzioni di GenAI.
  • Il 61% degli intervistati concorda sul fatto che la maggior parte degli utenti non è in grado di capitalizzare sulla GenAI, e il 51% segnala la mancanza di dipendenti qualificati con conoscenze sul tema.
  • Il 40% degli intervistati ha dichiarato di non essere ben informato sulla pianificazione e l’esecuzione dei progetti di GenAI.

“Le aziende stanno evidentemente iniziando a sfruttare l’opportunità che la GenAI offre, il che non sorprende, ma è anche chiaro che le basi per un suo uso di successo non sono ancora state create e il suo pieno potenziale non può essere realizzato”, ha dichiarato Ayman Abouelwafa, Chief Technology Officer di Hitachi Vantara. “Per sbloccare il vero potenziale della GenAI, è necessaria una solida base con un’infrastruttura robusta e sicura in grado di gestire le richieste di questa potente tecnologia”.

Costruire le fondamenta per la GenAI aziendale

I dati dimostrano che le imprese sono alla ricerca di opzioni infrastrutturali a basso costo, ma anche la privacy e la latenza sono fattori di primaria importanza. Il 71% degli intervistati concorda sulla necessità di ammodernare la propria infrastruttura prima di intraprendere progetti di GenAI – il 96% preferisce modelli non proprietari, l’86% sfrutterà la Retrieval-Augmented Generation (RAG) e il 78% indica un mix di on-premise e cloud pubblico per la creazione e l’utilizzo di soluzioni di GenAI. Nel lungo termine, le aziende prevedono che l’uso di modelli proprietari aumenterà di sei volte, secondo l’indagine, man mano che acquisiranno competenze e cercheranno di differenziarsi dalla concorrenza.

“L’esigenza di una maggiore accuratezza mostra che le imprese danno priorità ai dati più rilevanti e recenti che vengono incorporati in un Large Language Model, seguiti dal desiderio di stare al passo con la tecnologia, le normative e i modelli di dati in evoluzione”, ha dichiarato Mike Leone, principal analyst di Enterprise Strategy Group. “La gestione dei dati con la corretta infrastruttura non solo consentirà di ottenere livelli di accuratezza maggiori, ma migliorerà anche l’affidabilità in funzione dell’evoluzione dei dati e delle condizioni aziendali”.

Fattori trainanti e barriere all’adozione

Il report ha rilevato che sono diverse le aree che spingono le aziende verso la GenAI, ma anche che le mettono a dura prova. In merito alle motivazioni che portano le aziende a investire nella GenAI, i casi d’uso più citati riguardano l’automazione e l’ottimizzazione dei processi (37%), l’analisi predittiva (36%) e il rilevamento delle frodi (35%). Non sorprende quindi che il miglioramento dell’efficienza operativa sia l’ambito più citato tra quelli in cui le aziende stanno ottenendo risultati; tuttavia, meno della metà (43%) ha ottenuto benefici, che si possano considerare tali, fino a questo momento.

Per quanto riguarda alcune delle principali criticità e sfide da affrontare, più di quattro intervistati su cinque (81%) concordano sulla necessità di garantire la privacy e la conformità dei dati durante la creazione e l’utilizzo di applicazioni che sfruttano la GenAI, mentre il 77% ritiene fondamentale risolvere i problemi legati alla qualità dei dati prima di accettarne i risultati.

Hitachi Vantara è impegnata nella realizzazione di soluzioni AI per soddisfare le esigenze delle imprese moderne. L’azienda ha infatti recentemente introdotto Hitachi iQ, un portafoglio di soluzioni progettate per guidare il processo di generazione di risultati guidati dall’intelligenza artificiale attraverso la stratificazione di funzionalità specifiche del singolo settore a soluzioni di IA già esistenti. In questo modo sarà possibile produrre risultati più rilevanti legati alla specificità delle singole imprese. Ad integrazione di Hitachi iQ, Hitachi Vantara mette a disposizione il Center for Excellence (COE) for generative AI che supporta le aziende nei loro percorsi accelerando e contribuendo a controllare i rischi in modo che possano velocizzare il proprio cammino per diventare i leader dell’AI di oggi e del mercato di domani.