Si prevede che entro il 2029 il mercato del voice cloning crescerà del 75% grazie soprattutto al contributo dell’Intelligenza Artificiale.

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Eventi, Turismo, Medicina, Cinema, Education, Gaming e Banche sono i settori in cui il voice cloning viene applicato. In questo articolo scopriremo come viene usato e i benefici che ne conseguono.

Parliamo del voice cloning

La voce è lo specchio dell’anima e il tratto distintivo che contraddistingue ogni essere vivente: le parole in questione emergono come un arcobaleno al termine di un temporale, soprattutto, in vista della Giornata Mondiale della Voce. Si tratta di una ricorrenza, nata in Brasile nel 1999, che coinvolge il mondo intero e che viene celebrato il 16 aprile di ogni anno al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica proprio sull’importanza della voce stessa. Quest’ultima non risulta solo oggetto di ricerche mediche, fondamentali per curare le innumerevoli patologie ad essa relazionate, e motivo di proteste politiche nell’arco della storia, ma anche un tema futuristico che può essere associato alla tecnologia e all’innovazione. Com’è possibile? Grazie al voice cloning, definito nel 1970 semplicemente “digital cloning” dallo studioso nipponico Mashito Mori, che a sua volta viene perfezionato dalla tecnologia del momento, ovvero l’intelligenza artificiale. Quest’ultima, come indicato da Maximixe Market Research, risulta fondamentale per il successo del voice cloning sia in termini operativi sia dal punto di vista economico: entro il 2029 è previsto, infatti, un incremento di fatturato pari a quasi 2 miliardi di dollari (+75% sul 2019) con un CAGR del 17% entro i prossimi sei anni. Entrando più nel dettaglio, il Nord America risulta la capitale economica della business unit, seguita dall’Europa () e dall’Asia ().

Eventi e turismo: le applicazioni del voice cloning

Al di là dei dati di mercato, sorprendono le applicazioni del voice cloning nella vita di tutti i giorni: il primo settore su cui viene focalizzata l’attenzione è quello event addicted e, per analizzarlo nel migliore dei modi, viene studiato un case study 100% made in Italy. Nello specifico si parla del Palio di Siena, importante manifestazione in cui, durante l’ultima edizione, lo storico telecronista Franco Masoni è stato trasformato in un artificial human capace di parlare con la voce della persona fisica. Per l’occasione, l’avatar è stato inserito all’interno di appositi totem e aveva il compito di rispondere a domande e curiosità dei presenti in merito all’organizzazione e alla storia del tradizionale appuntamento. Restando in Toscana, si passa al turismo: in questo caso specifico la protagonista è Masha, ovvero un virtual human che aiuta locali e turisti a prenotare e a organizzare nei minimi dettagli il proprio soggiorno presso un centro termale situato a Rapolano Terme (SI). Dietro alla realizzazione di questi avatar dotati di IA e arricchiti proprio dalla tecnica di voice cloning c’è il lavoro di QuestIT, tech company senese specializzata nella produzione di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale.

La tecnologia non sostituisce la voce naturale

L’artificial intelligence è la soluzione del momento perché, attraverso la clonazione della voce, è in grado di dare voce a progetti, iniziative ed eventi di ogni tipologia”, afferma Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT. “Ci tengo inoltre a precisare che i nostri avatar vengono realizzati nel pieno rispetto della privacy delle persone fisiche coinvolte e in totale accordo con loro. La tecnologia non deve essere vista come un sostituto della voce naturale, bensì come un aiutante capace di semplificare la vita delle persone, rendendola così più immediata, semplice ed inclusiva”.

Il contributo della clonazione della voce alla medicina

Il viaggio alla scoperta delle applicazioni più sorprendenti del voice cloning nella vita quotidiana prosegue grazie ad ulteriori spunti offerti dal portale Medium. In primis, viene analizzata la tematica da un punto di vista medico: nel caso in cui ad un paziente venga diagnosticata una malattia limitante, come l’aprassia o la sclerosi laterale amiotrofica che sono in grado di compromettere le capacità comunicative, è possibile depositare la voce del paziente in quanto tale e, in un secondo momento, clonarla al fine di regalare alla persona stessa, qualunque sia la sua condizione, la possibilità di parlare utilizzando il suo tone of voice.

E ancora, cinema, education, gaming e banche

Si prosegue con il cinema e con gli attori, i cui tratti vocali, al termine delle riprese, vengono clonati per archiviarli in occasione di doppiaggi o spot pubblicitari, risparmiando così tempo utile e riducendo il numero delle attività svolte dagli addetti ai lavori. E ancora, il mondo dell’education non resta a guardare: in occasione di video corsi di formazione, clonare la voce dei professori consente ai singoli educatori di spiegare concetti e definire argomenti senza essere fisicamente presenti alle lezioni. E Il mondo del gaming? Ecco un altro spunto interessante: per dare voce agli eroi di guerra o personaggi animati dei videogiochi viene clonata la voce di personaggi di spicco al fine di regalare esperienze uniche e immersive ai player di tutto il mondo. Infine, Cyber News si focalizza sul mondo delle banche: i siti, infatti, possono prevedere l’utilizzo di un avatar in grado di parlare attraverso la clonazione della voce di un responsabile o di un addetto ai lavori e guidare i clienti all’interno della piattaforma, effettuando così pagamenti, operazioni bancarie ed eventuali modifiche contrattuali nel più breve tempo possibile.