L’attuale aumento delle capacità di calcolo dei computer e la maggiore disponibilità di dati per istruire gli algoritmi sono indubbiamente responsabili dei recenti sviluppi nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI). Riteniamo che sia importante essere disciplinati negli investimenti in AI trovandoci ancora in una fase iniziale dello sviluppo della tecnologia.
Gli ETF di Investlinx adottano 6 principi per investire nell’intelligenza artificiale:
- Gli ETF di Investlinx investono principalmente in società con attività già consolidate che incorporano l’intelligenza artificiale per migliorare i loro prodotti esistenti e rafforzare ulteriormente i propri vantaggi competitivi, come Microsoft, Alphabet o Adobe. Queste aziende possono facilitare l’adozione di tecnologie di AI da parte dei loro clienti grazie ai loro ecosistemi e alle esternalità di rete, sfruttando il first mover advantage, ovvero il vantaggio di avere già una posizione forte nel mercato rispetto ai concorrenti.
- Gli ETF di Investlinx adottano un approccio “pick and shovel”, ovvero investono nelle società che forniscono gli strumenti necessari per lo sviluppo e la gestione di modelli di intelligenza artificiale come ad esempio i produttori di semiconduttori (TSMC, ASML) e i fornitori di servizi cloud (Microsoft e Amazon). Ciò consente ai nostri ETF di ridurre i rischi tecnologici, in particolare quelli relativi a quale piattaforma o tecnologia AI sarà vincente. Data l’ampia e redditizia offerta di prodotti di queste aziende, questo approccio riduce anche il rischio di ritardi nell’utilizzo delle applicazioni di intelligenza artificiale, dato che tale tecnologia potrebbe richiedere più tempo di quanto attualmente previsto per diventare commercialmente disponibile.
- Gli ETF di Investlinx evitano di investire in società attive unicamente nel campo dell’intelligenza artificiale perché queste start-up hanno un alto rischio di fallimento, in quanto trovare la tecnologia di intelligenza artificiale vincente in questa fase è molto difficile. Il percorso verso la monetizzazione delle applicazioni di intelligenza artificiale vincenti non è chiaro per le piccole start-up, che probabilmente faranno affidamento sulle capacità informatiche delle aziende “Big Tech” e sulla loro disponibilità di dati per migliorare i propri modelli. Un esempio è OpenAI che ha dovuto collaborare con Microsoft per ottenere l’accesso a una potenza di calcolo sufficiente per lo sviluppo di ChatGPT.
- Gli ETF di Investlinx mantengono quote minori in società che offrono rendimenti potenziali più elevati dall’intelligenza artificiale come Tesla e ServiceNow. Pensiamo che Tesla abbia una buona possibilità di sviluppare una tecnologia di guida completamente autonoma in ogni luogo, non solo nelle aree che sono state ampiamente pre-mappate. ServiceNow svolge invece un ruolo fondamentale nel facilitare la trasformazione digitale delle grandi aziende trasferendo i loro flussi di lavoro su una piattaforma software basata su cloud. In un contesto in cui le aziende si sforzano di consolidare la loro spesa tecnologica, sono sempre più attratte da piattaforme che offrono un valore tangibile a costi minori. ServiceNow, con la sua attenzione alla riduzione dei costi operativi complessivi dell’IT e all’aumento della produttività, si allinea perfettamente con questo obiettivo. I progressi dell’intelligenza artificiale rafforzano ulteriormente il suo potenziale nel raggiungere questi obiettivi e guidare le aziende verso una maggiore efficienza.
- Gli ETF Investlinx forniscono esposizione all’AI attraverso un portafoglio azionario diversificato, in cui la diversificazione settoriale svolge un ruolo importante nel mitigare il rischio di potenziali correzioni di mercato delle società esposte all’AI. Il settore dell’Information Technology rappresenta solo il 24% dell’intero portafoglio azionario nell’ETF Capital Appreciation e solo l’11% nell’ETF Balanced Income. È importante riconoscere che mentre l’AI ha mostrato notevoli progressi e potenzialità, ci sono dei limiti intrinseci. Le reti neurali utilizzate nell’AI generativa eccellono nell’analisi statistica delle parole ma non sono così avanzate come le reti neurali umane dal momento che non hanno ancora capacità di ragionamento. Lo sviluppo dell’AI generale, se realizzabile, potrebbe essere ancora lontano. Ciò significa che alcuni casi d’uso di cui si parla oggi potrebbero richiedere decenni per materializzarsi. Settori come sanità, servizi finanziari e beni di consumo svolgono quindi un ruolo importante nella diversificazione degli ETF Investlinx.
- Gli ETF Investlinx mirano a evitare le società che hanno un’alta probabilità di essere disintermediate dall’AI. Le industrie che fanno molto affidamento sulla scala per ottenere vantaggi in termini di costi mentre impiegano manodopera poco qualificata sono particolarmente vulnerabili. Esempi di tali industrie includono l’elaborazione delle buste paga, i centri di assistenza clienti e i tradizionali servizi di taxi o di consegna merci. Evitare il rischio di disruption dell’attività a causa dell’AI è importante quanto trovare le giuste opportunità di investimento all’interno del settore dell’AI per preservare il capitale dei nostri investitori e offrire prestazioni di investimento superiori.
Matteo Solfanelli, CEO di Investlinx