Tra gli scienziati informatici che secondo l’Association for Computing Machinery – con sede a New York – stanno ridefinendo l’era digitale, c’è anche un professore della Libera Università di Bolzano. Il suo nome è Diego Calvanese ed è uno dei 58 informatici nominati nel 2019 dall’ACM per il contributo scientifico dato in diversi settori dell’informatica, tra cui: intelligenza artificiale, cloud computing, computer grafica, biologia computazionale, scienza dei dati, sicurezza e privacy, ingegneria del software, quantum computing e web science. Gli ACM Fellow costituiscono un gruppo d’élite che rappresenta meno dell’1% dei membri globali dell’associazione e quelli nominati nel 2019 provengono da università, aziende e centri di ricerca in Australia, Canada, Cina, Egitto, Francia, Germania, Israele, Italia, Svizzera e Stati Uniti.
Gli italiani che nel 2019 sono entrati nel Gotha dell’informatica sono cinque. Calvanese è l’unico – assieme a Elena Ferrari, dell’Università dell’Insubria – a vivere e fare ricerca nel nostro Paese mentre i restanti tre insegnano in atenei degli Stati Uniti. La motivazione per la decisione dell’ACM di annoverare Calvanese tra i suoi Fellow è la seguente: “Per i contributi dati alle logiche descrittive e alle loro applicazioni nella gestione dei dati e nell’ingegneria del software”.
Attualmente Diego Calvanese è al primo posto per le citazioni su Google Scholar nell’area di ricerca della Description Logics, all’ottavo posto a livello mondiale per il Data Management, al settimo anche per il settore della Knowledge Representation e al terzo per la Verification, ovvero quattro dei suoi cinque campi di ricerca. Professore alla Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche unibz da 16 anni (2003), Diego Calvanese ne è stato vice preside alla ricerca e, attualmente, dirige un’équipe di ricerca nel Research Centre for Knowledge and Data (KRDB) che si occupa dello sviluppo di strumenti software per l’integrazione dei dati. Proprio grazie a questo lavoro, il team di Calvanese ha costruito una tecnologia open source, denominata ontop, che nel 2019 ha permesso la nascita del primo spinoff di unibz: Ontopic Srl, con sede al Noi Techpark.
“Sono particolarmente orgoglioso di questa nomina perché rappresenta un riconoscimento del fatto che il lavoro di ricerca che svolgiamo nella Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche della Libera Università di Bolzano si colloca ai massimi livelli nel panorama internazionale. La ACM è un’associazione di accademici e di professionisti dell’informatica, e la nomina a Fellow richiede che il lavoro di ricerca svolto sia particolarmente rilevante non solo da un punto di vista scientifico, ma anche per i suoi risvolti applicativi”, afferma Diego Calvanese.
“La tecnologia informatica ha avuto un impatto enorme nel plasmare il modo in cui viviamo e lavoriamo oggi”, ha dichiarato la presidente di ACM Cherri M. Pancake nell’annunciare i Fellow ACM per il 2019. “Tutte le tecnologie che direttamente o indirettamente ci influenzano sono il risultato di innumerevoli ore di lavoro collaborativo e/o individuale, nonché di ispirazione creativa e, a volte, di consapevole assunzione di rischi. Ogni anno, non vediamo l’ora di accogliere tra i nostri Fellow alcune delle persone più importanti. Il programma ACM Fellows è una pietra miliare del nostro sforzo di riconoscimento generale. Nel mettere in evidenza i risultati ottenuti dagli ACM Fellows, speriamo di dare credito dove è dovuto, ma anche di educare il pubblico sulla straordinaria varietà di aree in cui lavorano i professionisti dell’informatica”, aggiunge Pancake.
ACM riconoscerà formalmente i suoi Fellow 2019 all’annuale Awards Banquet, che si terrà a San Francisco il 20 giugno del 2020. L’ACM – con quasi 100.000 membri – è la maggiore associazione internazionale di professori, scienziati, tecnologi e ingegneri dedicati al progresso dell’informatica. ACM riunisce professionisti dell’informatica, professori universitari e ricercatori dell’industria, del mondo accademico e del governo, con l’obiettivo di favorire lo scambio di informazioni e competenze, la condivisione delle risorse e per affrontare le sfide del settore, promovendo politiche e ricerche che vadano a beneficio della società.