La nuova opera transmediale di Francesco D’Abbraccio basata sull’Intelligenza Artificiale sfrutta la tecnologia di BenQ per sperimentare nuove forme d’arte.

BenQ

BenQ sarà partner tecnico di Distrust Everything, il nuovo lavoro immersivo di Lorem, progetto transmediale dell’artista visivo e musicista Francesco D’Abbraccio. Curato dall’associazione culturale Re:Humanism e presentato dalla piattaforma indipendente per lo sviluppo professionale di progetti e processi artistici Cosmo, Distrust Everything sarà allestito a Venezia, sull’isola della Giudecca, presso la chiesa sconsacrata dei santi Cosma e Damiano, dal 15 al 24 luglio 2022.

Costituita da una camera immersiva collocata all’interno dell’abside seicentesco della struttura, l’installazione utilizza sistemi di Intelligenza Artificiale per tradurre in arte audiovisiva un mondo onirico che deriva da 21 anni di trascrizioni dei sogni di Mirek Amendant Hardiker, artista americano ed ex ricercatore a Stanford.

Per esprimere al meglio il realismo estremo delle proiezioni e delle composizioni elettroniche che avvolgono lo spettatore, sono stati scelti tre videoproiettori BenQ LU9800 WUXGA 10000lms con lenti LS1ST3A a ottica corta.

Concepito per grandi spazi e un’operatività 24/7, il modello LU9800 si distingue per la tecnologia proprietaria laser DLP, in grado di combinare un’elevata luminosità a una qualità d’immagine impeccabile e a una copertura cromatica più ampia rispetto ai classici videoproiettori a lampada. A questo si aggiungono un’estrema flessibilità di installazione, un ciclo di vita di 30.000 ore ed esigenze di manutenzione praticamente inesistenti.

Non è la prima volta che BenQ sceglie di sostenere l’arte nelle sue forme più evolute, di cui condivide l’attitudine per l’instancabile ricerca e sperimentazione”, dichiara Giacomo Rocchi, Sales and Marketing Director di BenQ Italy. “Un’opera così innovativa e sfidante come Distrust Everything ci permette inoltre di mettere alla prova la nostra tecnologia su terreni performativi estremi e inesplorati, tanto più in una cornice di inarrivabile fascino come la laguna veneziana”.