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L’Italia è tra i “big five” dei Paesi europei più preparati sulle nuove regole per la protezione dei dati: l’85% ha già avviato i lavori di adeguamento e il 46% ha dichiarato di conoscere bene il regolamento

Di fronte alla prossima entrata in vigore del GDPR, le aziende a livello mondiale mostrano confusione e scarsa preparazione

È necessario tutelare i dati sin dalla prima condivisione delle informazioni tra cliente e azienda per assicurarsi la conformità agli standard PCI o al GDPR

Molte aziende vivono l’avvento della PSD2 come un’ulteriore incombenza, in quanto impone una in alcuni casi una revisione profonda dei processi di governance, controllo e sicurezza. Certo, l’adeguamento richiede un impegno consistente, ma ancor prima di porre nuovi vincoli la normativa ridisegna lo scenario stesso dei pagamenti. Infatti, se prima dell’avvento della PSD2 il mondo dei pagamenti online rappresentava una sorta di “giungla” con la PSD2 emergono nuovi ruoli, responsabilità e relazioni tra gli attori, e anche nuove opportunità e modi di fare business.

Solo meno della metà dei dirigenti aziendali nel mondo ritiene che la conformità GDPR sia importante per la propria azienda

Sebbene molte aziende si lamentano del costo della compliance, potranno acquisire l’opportunità per migliorare le proprie pratiche di sicurezza esistente

Da una nuova ricerca Ricoh emerge come i consumatori europei chiedano alle aziende trasparenza nella gestione dei dati personali. Da Ricoh tre consigli per rispondere a questa richiesta e prepararsi allo stesso tempo al nuovo GDPR.

Nonostante ci sia ancora un anno di tempo, è fondamentale che le aziende europee identifichino fin da subito le modalità in cui adeguarsi alla nuova normativa, evitando così di arrivare impreparate

GDPR e Cloud per mettere in sicurezza la trasformazione digitale negli Istituti di Credito

Con l’entrata in vigore del GDPR tutte le aziende dovranno dotarsi di questa figura professionale