Secondo il rapporto di SEGITTUR e Minsait la digitalizzazione è l’alleato chiave per il settore turistico. L’obiettivo è evolvere verso un modello smart che garantisca resilienza.

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Si chiama “Smart Tourism: A path to more secure and resilient destinations“, il rapporto presentato da Minsait, società di Indra, insieme a SEGITTUR.
Lo studio affronta le tematiche chiave per uno sviluppo sostenibile ed efficiente del settore turistico e per il raggiungimento della redditività dopo un periodo di crisi generalizzata del settore, dovuta a problemi come la pandemia di Covid o l’instabilità del mercato. Il documento, che rappresenta un punto di partenza per la nuova concezione del turismo, è stato prodotto nell’ambito di United for Smart and Sustainable Cities (U4SSC), un’iniziativa globale delle Nazioni Unite creata per guidare le città e le comunità nel loro percorso verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

Con un’attenzione particolare alla digitalizzazione, il rapporto “Smart Tourism” mostra come la pianificazione e la gestione integrata del turismo possano orientarsi verso un modello in grado di garantire la resilienza del settore in qualsiasi scenario, nonché la sua competitività e sostenibilità.

Settore turistico: turismo intelligente vuol dire resilienza

Per Alberto Bernal, direttore di Phygital Territories di Minsait, “il turismo intelligente è diventato uno strumento collaudato per misurare e gestire il turismo, incoraggiando un processo decisionale guidato dai dati su questioni chiave come le infrastrutture, la capacità di trasporto, l’alloggio, la mobilità, la gestione delle risorse naturali e culturali e il coinvolgimento della comunità nel turismo“.

L’Italia sta scommettendo sulla modernizzazione del turismo con importanti investimenti e progetti, sia nel settore privato che in quello pubblico, incentrati sul miglioramento della gestione del rapporto con i visitatori attraverso, soprattutto, lo sviluppo e l’integrazione dei canali digitali. Il miglioramento e la personalizzazione del rapporto con i turisti attraverso la digitalizzazione è la grande sfida di un settore chiave per l’economia del Paese e che deve evolvere verso un modello più integrato, intelligente e sostenibile“, ha dichiarato Alberto Bazzi, Direttore Digital Business Technologies di Minsait in Italia.

Il nuovo modello di Smart Tourism

Secondo Minsait, il settore turistico dovrebbe adottare un modello basato su cinque assi di sviluppo: governance, innovazione, tecnologia, accessibilità e sostenibilità. Questo modello, che promuove la partecipazione attiva e costante di tutti gli attori del turismo, è la chiave per costruire il “turismo del futuro”.

Un nuovo modo di concepire il viaggio in modo sostenibile e sicuro, celebrando le culture e le identità locali e fornendo benefici economici e sociali e che allo stesso tempo aiutano a preservare l’ambiente. Questo modello ambizioso deve essere accompagnato dallo sviluppo di standard e norme per valorizzare le risorse e le caratteristiche delle destinazioni”, ha affermato Luigi Borrelli, responsabile di Phygital in Italia di Minsait.

Il rapporto auspica inoltre l’implementazione di Piattaforme di Destinazione Intelligenti al fine di rispondere alle sfide della destinazione in modo integrato. Queste Piattaforme integrerebbero una gestione unificata attraverso un sistema data-driven che si avvale di modelli di intelligenza distribuita per estrarre informazioni nel modo più qualitativo possibile. Le piattaforme dovrebbero inoltre promuovere lo sviluppo di un ecosistema di open innovation, in modo da essere aperte ad evolvere con nuove soluzioni e proposte.

Inoltre, tecnologie come l’IoT, la realtà virtuale, la cybersecurity e la multicanalità saranno essenziali per far sì che le destinazioni rispondano alle esigenze e alle richieste dei visitatori di oggi, turisti sempre più digitali che chiedono un’offerta nuova, personalizzata e proattiva, gestita con il concetto di sostenibilità come asse centrale, e che raggiunga l’utente finale in modo semplice e diretto.