Ogni computer dispone di un hard disk, scelto dal produttore in base a certe qualità e accordi commerciali. Durante l’utilizzo dell’hard disk negli anni, o più frequentemente in mesi, esso perderà prestazioni e/o manifesterà errori di superficie (settori danneggiati), fino in alcuni casi a diventare inaccessibile a tal punto da impedire al nostro sistema operativo di eseguire il boot.
Quali sono i casi più comuni di danneggiamento di un hard disk drive?
Partiamo col dire che ogni situazione è a sé e richiede comunque interventi tecnici e strategie specifiche per recuperare i dati, in quanto con l’evolvere della tecnologia, c’è sempre bisogno di un aggiornamento nei metodi di recupero dati, e in questo affidarsi a un professionista è la cosa migliore.
Detto ciò i casi più comuni sono:
- Danneggiamento causato da allagamento (flooding)
- Danneggiamento causato da incendio (firing)
- Danneggiamento Meccanico causato da caduta a terra o usura
- Danneggiamento elettrico
- Danneggiamento Superfici magnetiche
- Sabotaggio
- Interventi tecnici dannosi eseguiti da presunti professionisti
Le componenti principali di un hard disk sono la componente meccanica (gruppo testine e motore), e la componente elettrica (scheda elettronica o PCB).
I danneggiamenti di un hard disk possono interessare una o più componenti del drive, e ognuno di questi implica una modalità di intervento esatta e apposita.
Gli interventi sulla componente meccanica, nel lavoro di recupero dati dell’hard disk , richiedono necessariamente l’apertura del drive in Camera Bianca, unica soluzione per evitare contaminazioni ed esporre il drive ad ulteriori rischi. La Camera Bianca classe 100, certificata ISO professionale, con sistema di microfiltraggio dell’ aria HEPA rende perfettamente sterile e asettico l’ambiente in cui vengono predisposte e curate le operazioni di trapianto, apertura e analisi del drive.
Questo è un processo fondamentale nel recupero dati di un hard disk, in quanto il risultato del lavoro nella Camera Bianca permette di recuperare i dati salvati nell’hard disk. Il processo della Camera Bianca, inoltre, è l’unico mezzo utilizzabile su danneggiamenti che riguardano i componenti meccanici, perché sterilizza l’aria in modo ottimale e permette di aprire e analizzare l’hard disk in massima sicurezza.
Per quanto concerne l’intervento per il recupero dati da hard disk su drive danneggiato elettronicamente, è necessario disporre di una scheda PCB esattamente identica a quella dell’hard disk paziente, ma è importante sapere che la maggior parte degli hard disk drive è progettato con un firmware univoco il cui match avviene con informazioni uniche contenute nell’elettronica originale.
Oltre al danneggiamento delle componenti, l’utente può perdere i dati per cancellazione accidentale, formattazione, o inaccessibilità ai files.
Il recupero dei dati dall’hard disk in questi casi è di tipo logico e non occorre intervenire sulle componenti del drive, a meno che non esista anche un danneggiamento di tipo fisico.
Scegliere esclusivamente interventi professionali per il recupero dei dati da un hard disk, è l’unico modo per ridurre al minimo il rischio di complicare ulteriormente lo scenario di recuperabilità dell’hard disk.
E’ inoltre indispensabile evitare l’apertura “casalinga” dell’hard disk, e ridurre al minimo i tentativi di recupero dati “fai da te”, o di forzare situazioni di irregolarità del drive, che riducono le possibilità di recuperare i dati dall’hard disk , talvolta compromettendolo fino a renderlo irrecuperabile.
Oltre alle competenze tecniche e all’esperienza necessaria occorre soffermarsi sull’importanza delle strumentazioni di data recovery, come la Camera Bianca o i software professionali, che sono indispensabili per non correre alcun rischio prima, durante e dopo, il processo di recupero dati.