Nella giornata di giovedì 20 dicembre, il tribunale del distretto di Monaco ha stabilito che Apple sta violando, con la tecnologia di risparmio energetico degli smartphone, la proprietà intellettuale di Qualcomm, accogliendo la richiesta di ingiunzione permanente di quest’ultima e ordinando quindi ad Apple di cessare immediatamente vendita, commercializzazione e importazione ai fini di vendita in Germania di tutti gli iPhone che violano il brevetto.
Nello specifico, l’ingiunzione viene applicata ai soggetti Apple nell’Unione Europea e ad Apple Incorporated, e diventerà esecutiva non appena Qualcomm depositerà la cauzione a copertura dei potenziali che Apple dovrebbe sostenere qualora la sentenza dovesse essere annullata o modificata in appello. La richiesta al tribunale da parte di Apple di sospendere l’ingiunzione è stata respinta. La corte ha inoltre stabilito che Apple è responsabile per danni monetari, con un importo che sarà determinato a seguire.
Inoltre, il tribunale del distretto di Monaco ha accolto la richiesta di Qualcomm di analizzare nel dettaglio i rendiconti associati a tutte le vendite, compresi i ricavi e i profitti dei dispositivi sotto accusa in Germania, nonché il ritiro e la distruzione da parte dei rivenditori in Germania di tutti i dispositivi imputati.
Situazione analoga in Cina, dove il tribunale popolare di Fuzhou ha accolto le richieste di Qualcomm per due ingiunzioni preliminari contro quattro sussidiarie cinesi di Apple, ordinando di interrompere le pratiche che violano due brevetti Qualcomm attraverso l’importazione senza licenza, la vendita e le offerte di vendita in Cina di diversi modelli di iPhone.
Qualcomm ha infatti accusato la società di Cupertino della violazione di una serie di brevetti, tra cui due ritenuti in precedenza validi da SIPO, l’ufficio brevetti cinese.
La corte ha vietato la vendita di quasi tutti i modelli di iPhone in Cina, in particolare i modelli lanciati lo scorso anno iPhone X, iPhone 8, 8 Plus ma anche dei modelli precedenti. I modelli più recenti iPhone XS, XS Max e XR non rientrano nel caso essendo stato lanciati dopo che era stato aperto.
In una nota, Apple ha dichiarato che “Lo sforzo di Qualcomm di vietare i prodotti è un’altra mossa disperata da parte di un’azienda” sostenendo che le violazioni riguarderebbero comunque solo brevetti software legati a iOS 11, il sistema operativo per iPhone e iPad lanciato nel 2017, e non il più recente software iOS 12 lanciato lo scorso settembre. Dal momento che Apple adesso vende i suoi dispositivi con iOS 12 già in esecuzione, può di fatto continuare a vendere i suoi prodotti senza violare quanto stabilito dal tribunale.
“La nostra relazione con i clienti è per noi un elemento prioritario, e preferiamo rivolgerci raramente ai tribunali, ma siamo anche profondamente convinti della necessità di proteggere i diritti relativi alla proprietà intellettuale”, ha dichiarato Don Rosenberg, executive vice president and general counsel, Qualcomm Incorporated. “Apple continua a beneficiare della nostra proprietà intellettuale e allo stesso tempo si rifiuta di indennizzarci. Queste decisioni giudiziarie sono un’ulteriore conferma della forza del vasto portafoglio di brevetti di Qualcomm.”