Ivanti, fornitore della piattaforma di automazione Neurons che rileva, gestisce, protegge e supporta gli asset IT dal cloud all’edge, ha divulgato i risultati dello studio sullo stato della Digital Employee Experience (DEX), che indaga proprio sulla qualità dell’esperienza digitale dei dipendenti. Ivanti ha collaborato con esperti di processi di trasformazione digitale e ha intervistato 10.000 impiegati, responsabili IT e dirigenti per valutare il livello di priorità e di adozione della DEX nelle imprese e qual è l’impatto sull’esperienza lavorativa quotidiana dei dipendenti. Il report ha rivelato che il 49% dei dipendenti è insoddisfatto dalla tecnologia e dagli strumenti che l’impresa mette a disposizione e il 64% ritiene che il modo in cui interagiscono con la tecnologia influisca direttamente sul morale. Infatti:
- Il 26% dei dipendenti sta pensando di lasciare il lavoro per mancanza di tecnologie adeguate;
- il 42% ha investito soldi propri per acquistare tecnologie migliori e lavorare in modo più produttivo;
- il 65% ritiene che sarebbe più produttivo se avesse a disposizione una tecnologia migliore.
Si riscontrano opinioni contrastanti tra dirigenti, IT e dipendenti quando si affrontano i temi sul futuro del lavoro e sul ruolo della tecnologia nel favorire la cultura del lavoro ibrido. Solo il 13% dei knowledge worker preferisce lavorare esclusivamente in ufficio, mentre il 56% dei CXO ritiene ancora che i dipendenti debbano essere in ufficio per essere produttivi, sebbene il 74% dei dirigenti dichiari di essere più produttivo dall’inizio della pandemia – a dimostrazione di una discrepanza tra ciò che hanno sperimentato e ciò che pensano che i dipendenti dovrebbero fare per rimanere produttivi.
A livello globale, la priorità numero uno dei dirigenti aziendali è la produttività dei dipendenti, mentre la qualità dell’ambiente di lavoro e la soddisfazione dei collaboratori restano in fondo alla lista. Inoltre, il 62% dei dirigenti ammette che la leadership impatta sulla redditività rispetto all’esperienza dei dipendenti. Mentre l’importanza sull’employee experience si mantiene tra le ultime posizioni nell’agenda dei dirigenti aziendali, anche l’IT continua a non considerarla prioritaria, e solo il 21% dei responsabili IT valuta l’esperienza dell’utente finale prima di scegliere i nuovi strumenti.
“Un’esperienza digitale ottimale dei dipendenti deve essere garantita dalle aziende e deve diventare un elemento fondamentale nella moderna gestione IT aziendale”, ha osservato Steve Brasen, Research Director di Enterprise Management Associates. “Il miglioramento della produttività dei collaboratori aiuta ad attrarre e trattenere i talenti, accelera l’agilità e la competitività aziendale, riduce i costi operativi e guida il successo e la redditività dell’impresa. La comprensione dei requisiti DEX è la chiave per adattare le tecnologie e le relative practice che supporteranno l’ambiente unico di ogni organizzazione“.
L’innovazione è innegabilmente l’elemento trainante del lavoro ibrido, ma purtroppo molte organizzazioni incontrano ancora grandi difficoltà nella sua adozione. Tra i principali problemi segnalati dai dipendenti aziendali ci sono le troppe e-mail o messaggi di chat (28%), la mancanza di connessione con i colleghi (27%) e il software che non funziona correttamente (23%). Tuttavia, nonostante queste sfide e lo scetticismo dei dirigenti, tutti gli intervistati hanno dichiarato di essere più produttivi nell’era del lavoro ibrido, evidenziando il fatto che non è tanto il luogo di lavoro a incidere sulla produttività, quanto l’esperienza che le persone hanno quando interagiscono con la tecnologia.
“L’Everywhere Workplace ha cambiato per sempre le aspettative dei dipendenti per quanto riguarda il luogo di lavoro, il modo in cui lavorano e il dispositivo con cui lavorano“, ha dichiarato Jeff Abbott, CEO di Ivanti. “Il modo in cui i dipendenti interagiscono con la tecnologia e la loro soddisfazione per questa esperienza sono direttamente collegati al successo e al valore che offrono all’organizzazione. L’esperienza digitale dei dipendenti dovrebbe essere una priorità a livello di consiglio di amministrazione e i team IT sono pronti a diventare leader strategici nella loro organizzazione per realizzarla“.
La crescente varietà di dispositivi e reti utilizzati dai lavoratori cosiddetti ibridi ha ampliato notevolmente l’inventario delle risorse che i team IT devono gestire, ma il 32% dei professionisti IT utilizza ancora fogli di calcolo per tenere traccia di queste risorse e solo il 47% è d’accordo sul fatto che le loro organizzazioni abbiano piena visibilità su ogni dispositivo che tenti di accedere alla rete. Una delle maggiori sfide che i responsabili IT devono affrontare oggi è la necessità di consentire un’esperienza digitale dei dipendenti senza soluzione di continuità, mantenendo al contempo una solida postura sicurezza. La sfida diventa più complessa quando dagli executive vengono esercitate pressioni per aggirare le misure di sicurezza con il 49% dei dirigenti che ha dichiarato di aver chiesto di aggirare una o più misure di sicurezza nell’ultimo anno.
“Mantenere un ambiente sicuro e concentrarsi sull’esperienza digitale dei dipendenti sono due elementi inseparabili di qualsiasi processo di trasformazione digitale“, prosegue Jeff Abbott. “Un fattore chiave di differenziazione per le imprese nel provare a trattenere i talenti, è certamente quello di fornire un’esperienza digitale eccezionale e sicura. Sapere che le organizzazioni non danno priorità al modo in cui i loro dipendenti vivono la tecnologia, pensiamo sia un fattore negativo che contribuisce al fenomeno delle Grandi Dimissioni“.
Con la disponibilità di nuove tecnologie innovative che abilitano e supportano le forze di lavoro ibride, l’IT ha oggi l’opportunità di avere un impatto positivo sulla strategia organizzativa più ampia. Assumendo la responsabilità dell’esperienza digitale dei dipendenti e lavorando a stretto contatto con i dirigenti per raggiungere obiettivi comuni, l’IT può favorire risultati aziendali migliori, dalla produttività dei dipendenti alla fidelizzazione dei collaboratori. Dopotutto, l’Everywhere Workplace è innegabilmente il futuro del lavoro e l’esperienza digitale è il principale fattore abilitante.