Uno dei principali player nel Learning & Development, il Gruppo Cegos, ha messo a punto la survey internazionale « Radiografia dei Dipartimenti HR » condotta in 9 Paesi tra Europa e America Latina.
L’indagine ha coinvolto 5.052 dipendenti e 554 Responsabili HR, provenienti da organizzazioni del settore pubblico e privato con 50 o più dipendenti.
Dallo studio è emerso che:
- L’81% dei dipendenti ritiene che i propri dipartimenti abbiano un ruolo fondamentale nel supportare gli sviluppi sociali, inclusa la parità di genere e le politiche HR inclusive.
- Il 68% dei dipendenti riconosce che i leader HR supportano lo sviluppo tecnologico come l’IA e la trasformazione digitale. Tuttavia, solo il 21% degli esperti considera l’integrazione dell’AI una questione strategica e quasi il 70%non l’ha ancora incorporata nelle pratiche HR.
- Le principali priorità per i direttori HR includono il miglioramento della qualità della vita lavorativa (60%), il supporto allo sviluppo professionale e delle competenze (55%) e l’attenzione alla diversità e all’inclusione (54%).
- I Professionisti delle Risorse Umane devono affrontare importanti sfide strategiche in termini di attraction e recruiting del Personale (45%), retention dei talenti (41%), supporto alla trasformazione(35%) e sviluppo delle competenze(upskilling e reskilling).
- L’80% dei Director riconosce il ruolo dei manager nella gestione delle risorse umane. Questa opinione è condivisa dai dipendenti, anche se in misura minore (67%).
- Secondo l’85% dei Professionisti delle Risorse Umanela funzione HR è diventata più strategica e anche più semplice grazie all’automazione di alcune attività e allo snellimento delle procedure.
- Le principali difficoltà incontrate dai Direttori del Personale internazionali sono: reagire e risolvere le emergenze(70%), far fronte alle crescenti pressioni (68%) e adattarsi ai regolari cambiamenti di strategia (66%).
Alessandro Reati, HR Business Practice di Cegos Italia, spiega:
“Negli ultimi anni, i Direttori HR non hanno avuto un attimo di tregua. Dopo la crisi sanitaria, che li ha portati a gestire il telelavoro e il lavoro ibrido, hanno dovuto affrontare le emergenti sfide tecnologiche (come l’arrivo dell’Intelligenza Artificiale) e le nuove sfide sociali (l’ascesa della CSR, la diversità e l’inclusione, la parità professionale tra uomini e donne, l’occupabilità del personale senior, le dinamiche retributive…). Tutti questi sviluppi hanno anche un impatto sulle competenze. I Responsabili HR, quindi, sono stati spinti a diventare attori chiave nella trasformazione strategica della loro organizzazione. E ora devono affermare questa posizione”.