C’è un’età che più di tutte le altre si rivela ideale per apprendere le lingue: quella dell’adolescenza anche se, quando possibile, sarebbe preferibile iniziare ancora prima, fin dall’infanzia. Parliamo di un periodo della vita in cui memorizzare determinati meccanismi e nozioni, risulta di per sé più semplice ed efficace, offrendo degli automatismi – e delle competenze – che appaiono di notevole utilità più avanti.
Il modo migliore per studiare una lingua straniera? Quello di farlo laddove viene parlata dalla popolazione e quindi, nel caso di giovani e giovanissimi, optando per delle vacanze studio all’estero per ragazzi: una soluzione che permette di coniugare divertimento, curiosità, viaggio e, appunto, studio, vivendo questa esperienza istruttiva più come un piacere che come un dovere.
Vacanze studio: vivere l’estate in maniera diversa
Le vacanze estive sono uno dei momenti più attesi dell’anno. La ragione è semplice: assicurano uno stacco dalle giornate monotone della scuola e dell’inverno, con le loro pressioni e la fonte di stress considerevole, in attesa dell’interrogazione e della pagella.
Un viaggio studio permette di approcciare il momento dell’apprendimento in maniera più rilassata e allegra, sapendo che sì, bisognerà continuare ad avvalersi di libri e quaderni, ma senza particolare sforzo, accedendo a percorsi che stimolano la curiosità e la relazione.
Una vacanza studio diventa così un’occasione per vivere il periodo gioioso dell’estate in maniera più profittevole e persino bella. Un modo per instaurare nuove amicizie e realizzare avventure inaspettate, imparando con naturalezza, facendo leva sulle potenzialità infinite che l’essere umano presenta in questa parte della vita.
5 motivi per fare una vacanza studio da giovanissimi
Perché fare una vacanza studio da giovanissimi è una buona idea? Oltre alle motivazioni che abbiamo indicato poc’anzi, ce ne sono diverse altre che risultano interessanti. Ne abbiamo individuato 5 particolarmente degne di nota:
- viene stimolata l’autonomia dello studente, che si trova fuori dalle attenzioni dei genitori e deve cavarsela da sola, anche per quanto riguarda la gestione del budget;
- possibilità di fare attività che diversamente non sarebbero contemplabili, all’interno di contesti d’eccezione e di città come, per citarne alcune, Brighton, New York, Singapore, Dublino e molte altre: c’è solo l’imbarazzo della scelta;
- confronto con ragazzi provenienti da tutto il mondo, della stessa età e con esperienze/storie diverse;
- modo di vivere la lezione in classe divertente, complice una metodologia fondata sull’interazione;
- si tratta di un ottimo investimento in chiave futura, a livello personale e professionale.
Infine, fare una vacanza studio lontano dalla propria e abituale zona di comfort mette la persona nelle condizioni di interrogarsi sulla propria identità, conoscendosi meglio e incentivando l’autostima. Parliamo infatti di un’esperienza che stimola a utilizzare risorse individuali che non si conoscono eppure che sono lì, pronte ad attivarsi.
Meglio partire da soli o in gruppo?
Premesso che entrambe le opzioni sono valide, l’ideale è approntare programmi a misura del singolo ragazzo, partendo dalle sue caratteristiche, attitudini ed esigenze. Cosa che risulta possibile avvalendosi di una realtà qualificata in grado di consigliare al meglio e affiancare in tutte le fasi della vacanza studio all’estero, a cominciare da quelle iniziali di valutazione, particolarmente delicate.