Il settore tech del benessere wellbeing europeo in 5 anni ha ricevuto capitali per 2,3 miliardi di dollari (16 miliardi a livello globale), 580 milioni dei quali destinati al segmento delle App

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La Banca paneuropea indipendente Klecha & Co. specializzata nei settori tech, dedica il nuovo insight report al settore del Digital Wellbeing, con un focus sulle App dedicate a fitness, nutrizione, salute e relax.

Il fiorire delle App wellbeing

I lockdown imposti dalla pandemia hanno accelerato la diffusione delle App dedicate al benessere: basti pensare che il download di tali App in Europa dal 1° al 2° trimestre 2020 è cresciuta del +46% e che i ricavi generati dal 2019 al 2020 sono cresciuti dell’86%. In particolare, i soli acquisti in App (IAP) nel 2023 in Europa hanno generato ricavi per 420 milioni di dollari, con un aumento del 9% su base annua, trainati dalle App per ciclismo, corsa ed escursionismo, con player leader come Strava, Kamoot e AllTrails.

Oggi le App sono oltre 100.000 e sono utilizzate da circa 900 milioni di utenti in tutto il mondo, un numero in forte crescita rispetto ai circa 150 milioni del 2017 e ai 480 milioni del 2020, e che si prevede supererà 1 miliardo nel 2026.

Il mercato delle App

Quanto al valore globale del mercato delle App, il valore varia in funzione della segmentazione del mercato: alcune analisi parziali lo indicano in oltre 9 miliardi di dollari (Grandview Research), altri ad oltre 14 miliardi (Statista), ma la certezza che tutte le analisi hanno in comune è il trend di crescita che il settore attraversa e che potrebbe portarlo a valere oltre 26 miliardi in 5 anni.

A livello europeo si stima che il mercato valga circa 3,8 miliardi di dollari e che arriverà a 5,4 miliardi di dollari entro 5 anni.

A supportare la diffusione delle App non ci sono solo nuovi stili di vita e la diffusione degli smartphone e dei dispositivi indossabili, ma vi è anche una spinta connessa alla necessità di diffondere in modo crescente stili di vita salubri.

Promuovere uno stile di vita sano

In Europa il 50% degli adulti è in sovrappeso e si prevede che i problemi legati a sovrappeso e obesità costeranno oltre 800 miliardi di dollari all’anno nei prossimi 10 anni. Una cifra che a livello globale sale a oltre 4 trilioni di dollari all’anno.

L’Italia, insieme a Germania e Francia, è uno dei paesi europei su cui l’attività fisica insufficiente grava maggiormente sulla spesa sanitaria. Secondo una relazione dell’OMS/OCSE, questi tre paesi spenderanno in media 2 miliardi di euro l’anno per il trattamento delle malattie legate all’insufficiente attività fisica. E sempre l’Italia, insieme a Spagna e Francia, è tra i paesi con il minor numero di ore di esercizio fisico a settimana e hanno la più alta frequenza di coloro che non praticano mai sport né esercizio fisico.

Investimenti in tech wellbeing

Il settore tech del benessere europeo ha toccato il picco in termini di raccolta di capitali nel 2022 con circa 10 miliardi di Euro investiti in larga parte dal Venture Capital. Il primo semestre 2024, dopo un 2023 in netto calo, evidenzia capitali investiti in decisa ripresa a 3 miliardi di euro, ammontare già superiore ai livelli pre-pandemici (2 miliardi nel 2019). In crescita anche la dimensione degli investimenti: se nel 2023 sono state realizzate 58 operazioni per 1 miliardo di euro complessivo, nei primi sei mesi del 2024 attraverso 25 operazioni sono stati investiti ben 3 miliardi di euro:

graficiFonte: Pitchbook

Prosegue anche l’attività di m&a nel settore e tra le operazioni in Europa si segnalano la recente acquisizione da parte della tedesca Adidas della popolare app austriaca per il fitness Runtastic per 240 milioni di dollari (maggio 2024) e l’acquisto dell’app irlandese per il benessere KeepAppy per 6,4 miliardi di dollari da parte del colosso tecnologico statunitense Concentrix (luglio 22).

Stephane Klecha, Co Fondatore e Managing Partner di Klecha & Co., ha dichiarato: “Il digital wellbeing è in costante crescita e sarà sempre più rilevante non solo in ambito consumer, ma anche business. Basti pensare alle possibili intersezioni e sinergie con altri settori come quello assicurativo, che potrebbe contare su sistemi di definizione dei premi variabili in funzione dei dati forniti, o HR, con le aziende che sempre più metteranno al centro il benessere dei propri dipendenti. E quindi, se il settore del digital wellbeing è da un lato piuttosto concentrato, è d’altra parte caratterizzato da una forte capacità di generare impatti significativi in altri settori e potremmo quindi assistere a operazioni trasversali di m&a, fenomeno peraltro sempre più diffuso nel tech”.

I principali trend 

L’intelligenza artificiale è sempre più integrata nelle App allo scopo di personalizzare gli allenamenti o le diete, ma anche per fornire feedback utili a migliorarne l’efficacia. Ciascun segmento dele App del benessere è inoltre caratterizzato da specifici trend:

App fitness

Il 75% degli utenti di smartphone ha almeno un’App per la salute o il fitness installata sul proprio dispositivo e oltre il 70% dei frequentatori di palestra ha dichiarato di aver pianificato di continuare a utilizzare i corsi di fitness online anche dopo aver ripreso la normale routine post-pandemia. Oltre il 50% degli utenti preferisce utilizzare piattaforme di fitness digitali rispetto alle palestre fisiche per comodità.

App Nutrizione

Gli utenti trascorrono in media 6-10 minuti per sessione sulle app Dieta e Nutrizione e circa il 50% degli utenti interagisce con l’app almeno 3 volte a settimana. I tassi di fidelizzazione per le app Dieta e Nutrizione scendono al 30% dopo il primo mese. La tedesca Yazio e l’americana MyFitnessPal sono leader indiscussi nel settore delle app per la dieta e la nutrizione in Europa, con una quota di mercato di circa il 20% ciascuna.

App relax

Tra il 2012 e il 2023 c’è stato un aumento dell’800% della meditazione tra i giovani e le ricerche di app per yoga e meditazione sono aumentate di quasi il 65% ogni anno dopo il COVID-19. Il settore è molto concentrato con sei app, secondo Business of Apps, che detengono una quota di mercato globale di circa l’85%.